Il chitarrista della band si toglie qualche sassolino dalla scarpa contro gli ex-Pooh
In molti avevano avuto il sentore, all’indomani dell’annuncio dello scioglimento, che il “divorzio” dei 5 Pooh non fosse stato affatto consenziente ma che, anzi, avesse lasciato non pochi strascichi e questioni aperte tra i suoi storici membri Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Red Canzian, Stefano d’Orazio e l’ultimo “innesto” Riccardo Fogli.
A confermare tutto ciò è, infatti, Dodi Battaglia, storico chitarrista del gruppo di Uomini soli, che, in un’intervista a La stampa, racconta: “Non nego che non ho mai capito perché ci siamo sciolti. Non solo non mi è andata mai giù la decisione, ma oggi posso dire che non sono d’accordo su come è stato gestito il ‘dopo’. La storia dei Pooh ha significato troppo per meritare un finale da fuochi artificiali e nulla più”.
A quanto s’intuisce, dunque, l’artista non solo ha confermato la sua non-adesione alla decisione dello scioglimento avvenuto nel 2016 ma, soprattutto, ha aspramente criticato ciò che è successo dopo non risparmiando le critiche soprattutto a 3 dei suoi ex compagni che, nell’ultima stagione, sono stati protagonisti del Festival di Sanremo: “Credo che al Festival ci si debba presentare quando si ha una canzone per vincere e non per andare a far la gara e perderla contro Lo Stato Sociale. Dovrebbe essere una bomba e non qualcosa giusto per partecipare. I Pooh ci andarono nel ’90 con ‘Uomini Soli’ e vinsero: così si deve fare”.
Battagli pare non aver proprio digerito il destino dei Pooh e tutta la sua rabbia pare essere ancora oggi focalizzata sul terzetto Facchinetti-Fogli-Canzian che, a detta dell’artista, non si sono nemmeno presentati alla sua ultima festa per i 67 anni e i 50 anni di carriera: “È stata una festa in mezzo alla gente e sono venuti tutti, a parte Roberto Facchinetti, Red Canzian e Riccardo Fogli. Mi hanno detto che in quei giorni erano impegnati. Prove, registrazioni, eventi tv, nemmeno mi ricordo, ma non m’importa: Stefano D’Orazio pur impegnatissimo, c’era”.
Nonostante tutto, però, alla remota ipotesi di una nuova reunion con i Pooh Battaglia sentenzia la sua completa disponibilità: “Ne sarei felice, tornerei nel gruppo anche domani mattina. Quando mi hanno detto che avremmo smesso di essere i Pooh al compimento dei 50 anni di carriera ho abbozzato che non ero d’accordo”.
Ilario Luisetto
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