Almanacco musicale del 11 agosto
Giorno per giorno, le curiosità, i compleanni dei personaggi più amati e le uscite da non dimenticare
Almanacco musicale del 11 agosto
1964 – Bobby Solo vince la prima edizione del Festivalbar con “Credi a me”*
1978 – Antonello Venditti è ai vertici delle classifiche con “Sotto il segno dei pesci”
1983 – Nasce a Bari il cantante Tommy Parisi
1990 – Francesco Baccini e Ladri di Biciclette sono primi in classifica con “Sotto questo sole”
1998 – “Mai come ieri” di Carmen Consoli e Mario Venuti è in cima alla hit parade
2011 – Giusy Ferreri raggiunge la top 10 con “Piccoli dettagli”
2013 – Max Gazzè debutta su EarOne con “I tuoi maledettissimi impegni”
2014 – Biagio Antonacci è tra gli artisti più presenti in radio con “Dolore e forza”
2015 – Emma è in vetta alle classifiche con “Occhi profondi”
2017 – “Ragazza paradiso” di Ermal Meta è tra i brani più trasmessi*
*Il personaggio del giorno: il Festivalbar
Sono trascorsi cinquantaquattro anni dalla prima storica edizione del Festivalbar, manifestazione musicale ideata da Vittorio Salvati, che ha accompagnato le estati di intere generazioni. Tra gli artisti che si sono esibiti sul palco di Asiago nel lontano 1964, ricordiamo: Gene Pitney, Robertino, Catherine Spaak, i Les Surfs, Fabrizio Ferretti e il vincitore assoluto Bobby Solo, che bissa con “Credi a me” il grande successo riscosso a Sanremo con “Una lacrima sul viso”.
**La canzone del giorno: Ragazza paradiso
“…Mi hai dato tutto
ma niente avevi
mi hai fatto amare tutti i miei difetti
e come ho fatto io quando non c’eri?
non prendere impegni per i prossimi anni
Che sarà domani
non so che cosa dirti
domani sarà ieri, ma si
noi non saremo uguali
ma dentro i nostri abbracci, quelli si
Nei tuoi occhi c’è il celo più grande che io abbia visto mai
e le tue braccia una spazio perfetto in cui ci tornerei per sempre
in cui ci resterei per sempre
Siamo due gocce
dello stesso mare
ma abbiamo già trovato l’ultimo amore
nemmeno un’ombra nel tuo sorriso
Beatrice non avrebbe niente da insegnarti
ragazza paradiso
Nei tuoi occhi c’è il celo più grande che io abbia visto mai
e le tue braccia una spazio perfetto in cui ci tornerei per sempre
in cui ci resterei per sempre
E di tutta questa vita
io non butterei via niente
solo una mi completa fra milioni di persone
ogni cuore ha le sue pieghe
ogni volto ha le sue rughe
non hai fatto mia promesse
ma le hai mantenute tutte
si, le hai mantenute tutte
tu le hai mantenute tutte
si, le hai mantenute tutte
Nei tuoi occhi c’è il celo più grande che io abbia visto mai
e le tue braccia una spazio sicuro in cui ci tornerei per sempre
in cui mi perderei per sempre
e poi ci resterei per sempre
si…”
Nico Donvito
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