venerdì 22 Novembre 2024

ULTIMI ARTICOLI

SUGGERITI

Gianni Morandi, dopo Rovazzi rivede la luce grazie a Ligabue

I due artisti emiliani insieme nel singolo “Dobbiamo fare luce”, in rotazione radiofonica da oggi.

Gianni Morandi - Dobbiamo fare luceLa distanza chilometrica che intercorre tra Monghidoro e Correggio è di circa 100 km, ma per un maratoneta come Gianni Morandi non rappresenta alcuna difficoltà, anche se a destare qualche perplessità è piuttosto la lontananza che si interpone tra il pianeta morandiano e la nuova galassia inesplorata rappresentata, in questo caso, da Luciano Ligabue. Le loro sono due carriere diverse e ben distinte, così come i rispettivi timbri vocali e i personaggi che hanno saputo costruirsi in tanti anni di attività. Il diavolo e l’acquasanta, direbbero alcuni, (un po’ come era già accaduto a Sanremo 2012 con la strana coppia Bertè-D’Alessio), due artisti caratterialmente così lontani che si fondono nella canzone “Dobbiamo fare luce”, in radio da venerdì 6 ottobre, che anticipa il nuovo e ambizioso progetto dell’eterno ragazzo intitolato “D’amore d’autore”, il quarantesimo tassello discografico di una carriera che non ha bisogno certo di presentazioni. Nell’album, in uscita il prossimo 17 novembre, ci saranno le firme di altri interessanti protagonisti della scena musicale italiana, da Ivano Fossati a Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, passando per Elisa, Levante, Ermal Meta, Paolo Simoni e Tommaso Paradiso, altro nome che stuzzica la nostra curiosità e che susciterà sicuramente un dettagliato articolo in futuro.

Insomma, Gianni Morandi è sempre stato un interprete che ha eseguito brani dei più grandi autori in circolazione, ma questa volta gli va riconosciuta ancora più audacia del solito. Un capitano coraggioso capace di passare dalla prestigiosa collaborazione con Claudio Baglioni all’indecifrabile marketing partnership con Fabio Rovazzi, quindi, capirete bene che quest’ultimo singolo non può che segnare un gigantesco salto di qualità rispetto al tormentone della scorsa estate. “Dobbiamo fare luce” è un brano in perfetto stile del Liga, in cui si sente prepotentemente tutto il suo registro vocale e autorale, un esperimento riuscito ma abbastanza inconsueto per Morandi, a cui va riconosciuto il merito di donare energia e solarità al pezzo, attraverso l’esperienza, la professionalità e la positività che, da sempre, lo contraddistinguono.

Dobbiamo fare luce | Video

Dobbiamo fare luce | Testo

L’aereo è in ritardo
atterra quando atterra
io ti chiamo appena posso
tanto so come finisce
non rispondi
e non rispondi
non rispondi

Allora prendo un taxi
e vado non so neanche dove
lei va da che ci penso
ed eccoci che chiama
non rispondo
e non rispondo
non rispondo

E’ un po’ come all’asilo
me a un certo punto
c’hanno detto
fuori dall’asilo

Dobbiamo fare luce
su cosa siamo noi
magari siamo ancora in prova
dovremmo fare luce
soltanto in casomai
intanto guarda come piove

Finisco in un albergo
non disfo neanche la valigia
mi arriva un tuo messaggio
mi accusi di qualcosa
e non rispondo
non rispondo
non rispondo

Da quando mi ricordo
ci promettiamo passi avanti
e la fiducia serve
dovresti farci i conti
e non rispondi
non rispondi
non rispondi

E’ peggio dell’asilo
me forse non c’è niente
che sia meglio dell’asilo

Dobbiamo fare luce
su cosa siamo noi
magari siamo ancora in prova
dovremmo fare luce
soltanto in casomai
intanto guarda come piove

E’ troppo faticoso
e ciò che penso te lo scrivo
e poi mi trovo ancora
a suonarti sotto casa
e tu mi chiedi solo
che cosa è faticoso
e non rispondo

Dobbiamo fare luce
su cosa siamo noi
magari siamo ancora in prova
dovremmo fare luce
soltanto in casomai

The following two tabs change content below.

Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.