venerdì 22 Novembre 2024

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Leda Battisti e la forza analogica sprigionata da “Il tatuaggio”

Tempo di nuova musica per la cantautrice reatina, protagonista di un pezzo originale ed esplosivo

Irrompe sul mercato come un uragano di freschezza e di originalità Leda Battisti, protagonista dell’ennesima ottima proposta discografica, che segue a distanza di pochi mesi i precedenti singoli “Seconda notte”, “Solo un’estate fa” e la cover Parla più piano (brucia la terra). Si intitola “Il tatuaggio” il pezzo scelto per accompagnarci lungo l’imminente stagione estiva, realizzato in collaborazione con Lion D, tra i maggiori esponenti mondiali della musica reggae, che impreziosisce il tutto con i colori tipici del patwa.

Un brano di carattere, dal sound travolgente, che permette di mostrarci nuove sfumature della vocalità dell’interprete di “Un fiume in piena”, sempre più intenzionata a sperimentare nuovi territori sonori non adagiandosi nelle solite zone di comfort. L’impronta c’è e l’energia pure, riconoscibili in un’estensione vocale piena di grinta e di un ritrovato entusiasmo, senza far riferimento nel testo alla passione, come accaduto più volte in passato, ma trasmettendola con tutta se stessa mediante questa impetuosa e riuscita interpretazione.

Infine, altro aspetto da non sottovalutare, sono le sonorità orgogliosamente analogiche, che dimostrano quanto si possa abbracciare l’originalità senza alcun tipo di compromesso o abuso della tecnologia digitale. Perché la musica è un tatuaggio che ci accompagna per il resto della nostra vita, gli strumenti consentono di assaporare suoni reali, senza tempo o date di scadenza, l’uso smodato di frequenze computerizzate porta ad un inevitabile invecchiamento precoce di un pezzo che, riascoltato a distanza di pochi anni, risulta già passato di moda. Chitarre, tastiere e batterie resteranno per sempre il vero cuore pulsante della musica, per questo motivo bisogna sostenere gli artisti che portano avanti un discorso di questo genere, con coraggio e passione.

Il tatuaggio | Audio

Il tatuaggio | Testo

Woman you got stuck pon me like a tattoo
yes you got stuck pon me just like a tattoo
you ah  follow me anywhere me go

Passa il tempo e cresce
anche la voglia in me
di fare questo viaggio
di farlo insieme a te

Con la passione ed il coraggio
di un amore appena nato
giuro che da ora
la vita ho ritrovato

One more time: woman, you got stuck pon me like a tattoo
yes you got stuck pon me just like a tattoo
you ah  follow me anywhere me go

Strade che ho percorso
quante ne ho sbagliate
la sofferenza insegna
a fare come il mare
che qualche volta si alza
ed altre fugge via
si calma e poi ritorna
come la vita mia

E come il sole poi
tu mi scalderai
un tatuaggio in me
che non sbiadisce mai
e come l’alba poi
tu mi sveglierai
sarai un ricordo che
non mi abbandona mai
che non mi abbandona mai

Woman, you got stuck pon me like a tattoo
yes you got stuck pon me just like a tattoo
girl ah  follow me anywhere me go

Giuro che da oggi
non eviterò più
i doni del destino
fra questi ci sei tu
e giuro che da oggi
l’inverno passerà
non voglio più svegliarmi
se questa è la realtà

E come il sole poi
tu mi scalderai
un tatuaggio in me
che non sbiadisce mai
e come l’alba poi
tu mi sveglierai
sarai un ricordo che
non mi abbandona mai

Woman, you got stuck pon me like a tattoo
my love for you is so true and i’ll never let you go
you got stuck pon me just like a tattoo
anywhere i go
yes you got stuck pon me just like a tattoo
and me nah care what the people wanna say or do
me ah go stick pon you just like a tattoo ahahah
I will never turn my back on you
no matter what they say or do

E come il sole poi
tu mi scalderai
un tatuaggio in me
che non sbiadisce mai
e come l’alba poi
tu mi sveglierai
sarai un ricordo che
non mi abbandona mai

E come il sole poi
tu mi scalderai
un tatuaggio in me
che non sbiadisce mai
e come l’alba poi
tu mi sveglierai
sarai un ricordo che
non mi abbandona mai
che non mi abbandona mai

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.