Dopo aver emozionato e incuriosito pubblico e critica per l’incisività delle sue proposte musicali, per l’acutezza della sua scrittura nonchè per la delicatezza della sua voce in “Eschimesi”, Udi è nuovamente presente in radio e nei digital store con Sushi Misto, il suo nuovo singolo che parla alle pance e ai cuori degli ascoltatori, una vera e propria metafora gustosa e ricca di simbolismo. Con la costante attenzione che Recensiamo Musica dedica ai giovani emergenti gli abbiamo voluto porre qualche domanda sul significato di questa sua ultima produzione, sulla sua musica e sui suoi progetti futuri, ecco le sue risposte :
Il tuo ultimo singolo Sushi misto; è una celebrazione del cibo come conforto, come un qualcosa per prendersi cura di sè e dei propri desideri, un’esortazione a fermarsi rispetto a tutto ciò che è frenetico e prendersi una
pausa. Da cosa nasce l’idea di portare in musica un messaggio del genere?
“L’idea nasce dalla dimensione e dalla necessità. Non penso di essere un innovatore, introducendo termini vicini alla dimensione culinaria in musica, ma sicuramente l’uso di metafore e allegorie, può aiutare nell’immedesimazione. Ascoltare e al tempo stesso suggerire un immagine, conferisce alla musica una duplice valenza, in effetti le conferisce efficacia.”
Hai detto che l’amore a volte non basta per riappropriarsi di sè stessi, che è necessario fare piccoli passi, sei arrivato a questa considerazione dopo una tua esperienza personale?
“Si, anche. C’è una citazione che adoro, in un film divertentissimo, “credo che riesci a interrompere con una persona, solo quando ne incontri una di cui ti importa di più”. Questo lo sottoscrivo e raccomando, tuttavia l’amore ha bisogno di nutrimento, un nutrimento che non può derivare solo e soltanto dai sentimenti, intesi come legati all’amore stesso. Esiste anche una dimensione materiale, non di meno importante, che non è fine a sé stessa, ma anzi necessaria e imprescindibile!”
Ti senti un cantautore non omologato, nel senso reputi che la tua produzione esuli dai trend discografici convenzionali? Dal debutto con Stelle e Universi fino a Eschimesi, che è l’ultimo singolo prima di Sushi misto sembri alzare sempre un po’ di più l’asticella, sembra che tu abbia instaurato un percorso con chi ti segue, quasi che il messaggio che porti assuma sfumature diverse conservando però qualcosa che hai voluto portare nei singoli precedenti, ti ritrovi in questa analisi?
“Si e no. Alcuni produttori con cui ho collaborato, non hanno esattamente esaurito appieno le mie esigenze. Vado a spiegarmi. Perfino cantanti famosi, famosissimi, alcuni dei quali hanno anche recentemente calcato il palcoscenico dell’Ariston, hanno ammesso di odiare la loro musica, ma di farla perché rispecchia esigenze di mercato. Ora, sarei ipocrita se dicessi di non voler sfondare, tuttavia quando porto un pezzo da produrre, non bado troppo alla struttura, la canzone oggi deve essere un tormentone, ritornello che sfonda, bridge riconoscibile, possibilmente devi stare entro i 3 minuti. Condivido tutto ciò, ma non posso pensare, di non essere parte attiva in tutto questo, io devo partecipare assolutamente al processo creativo. Voglio che il prodotto finale rispecchi quasi del tutto quello che avevo in mente da principio, non riconoscersi nella propria musica penso sia scomodo e insensato. “Eschimesi” è super-radiofonica, attualmente sono in gara in un contest con un inedito country, quindi…”
Sei reputato una delle rivelazioni indie-pop italiane, ti senti musicalmente un punto di riferimento? Per cosa ti piacerebbe che il tuo pubblico ti seguisse, per quale caratteristica?
“Non mi sento tale, anzi, rubo da chiunque, mi ritengo musicalmente molto valido, questo sì, ma non posso permettermi di diventare arrogante. Mi piacerebbe che la mia versatilità arrivasse, anche la mia veridicità!”
Il brano è accompagnato da un videoclip molto particolare, all’interno ci sono immagini evocative, personali, il percorso visivo si allinea alla dimensione emotiva del brano, è stato realizzato per rendere il tutto ancora più
emotivamente coinvolgente?
“Fondamentalmente si, ma non era programmato. Il brano contiene un bella contaminazione, volevo che anche il video fosse così, Sushi Misto, video misto, dentro c’è tutta la mia vita.”
Concludiamo con i progetti futuri, dopo Sushi misto hai in testa un nuovo tassello da aggiungere al tuo percorso musicale e se hai un sogno nel cassetto!
“Un sogno ce l’ho, ma non lo svelerò per ora, sono uno molto concreto io. Sicuramente quest’estate proverò a fare uscire un brano “estivo” che ho in mente da un paio di anni!”
Giuseppe Scuccimarri
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