Non si placano le polemiche su Sanremo 2024, l’Agcom approva la multa per pubblicità occulta e bacchetta la Rai sulla questione televoto, confermando che nella serata finale sono andati persi milioni di voti
Sono passati 165 giorni dalla fine di Sanremo 2024 e ne mancano 200 dall’inizio di Sanremo 2025, eppure si continua a parlare più del passato che del futuro. In mancanza del regolamento ufficiale della prossima edizione, che sarà guidata come tutti sappiamo da Carlo Conti, le notizie che trapelano continuano a riguardare lo scorso Festival dei record. Record per i numeri, sia per ciò che riguarda gli ascolti che i risultati discografici, ma record anche per le polemiche. Amadeus lascia dunque una pesante eredità, anche sotto questo aspetto.
Ed è così che nell’afa di fine luglio giungono due notizie che gettano nella bufera la kermesse canora, o perlomeno chi la amministra. Si parte dalla multa da 206mila euro per pubblicità occulta a carico della Rai, per il tanto chiacchierato caso delle scarpe di John Travolta. Mercoledì 24 luglio, una nota dell’Agcom conferma la sanzione per: “la violazione delle disposizioni relative alla corretta segnalazione dei messaggi pubblicitari durante la 74esima edizione del Festival della canzone italiana di Sanremo”.
L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha poi aggiunto che si tratta di un episodio di estrema gravità, in quanto l’esposizione del prodotto è avvenuta nel corso del principale programma della Tv di Stato in termini di audience e durante l’esibizione di un ospite di chiara fama internazionale, con notevoli effetti pregiudizievoli a danno dei telespettatori. Si tratterebbe inoltre di un’ulteriore ammenda che considera la reiterazione della condotta da parte della Rai, già sanzionata per episodi di pubblicità occulta nel corso dell’edizione 2023. Ricordate il caso Ferragni-Instagram?
Bisogna precisare che per il caso-Travolta, nell’audizione davanti alla Commissione di Vigilanza all’inizio di maggio l’amministratore delegato Rai Roberto Sergio, la Rai aveva segnalato l’avvio di un’azione al tribunale civile di Roma, a carico di Divina Luna (l’agenzia) e di U-Power (il marchio di scarpe di cui John Travolta è testimonial), per inadempimento contrattuale e violazione degli obblighi di correttezza, per il risarcimento danni anche reputazionali.
Ma i guai per l’azienda di Viale Mazzini non finirebbero qui, nella stessa seduta del consiglio, Agcom è inoltre intervenuta sul bailamme relativo ai problemi sorti con il sistema di televoto nella serata finale del Festival di Sanremo, in cui il ribaltone dei voti della sala stampa e della giuria delle radio ha consentito ad Angelina Mango di aggiudicarsi la vittoria a Sanremo 2024, con Geolier che aveva invece dalla sua parte la giuria popolare.
Un’ora dopo la precedente nota, l’Agcom ha diramato un secondo comunicato stampa, con il proprio esito delle attività di vigilanza sul televoto di Sanremo 2024. Tra le righe si apprende che: “Nell’ultima serata del Festival sono stati fatturati circa 1,8 milioni di voti con relativo riscontro all’utente mediante SMS, altri circa 0,9 milioni hanno ricevuto un SMS di informativa di mancato addebito, mentre 0,3 milioni voti non validi, pur essendo stati elaborati, non sono stati riscontrati. Dalle verifiche effettuate è emerso che, a fronte di un numero di voti mediante SMS contabilizzati pari a circa 3 mln, il numero di SMS effettivamente pervenuti alla piattaforma è stato di circa 9,5 milioni. Il valore in eccesso non contabilizzato è stato causato da una saturazione della capacità di elaborazione della piattaforma di televoto”.
TIM ha comunicato all’Autorità di aver avuto contezza del predetto numero effettivo di SMS pervenuti nell’ultima serata, non durante il Festival, ma solo a seguito di una analisi successiva. Da questa rivelazione si è evinto che circa 4,3 milioni avevano superato il limite dei 5 voti validi, con la conseguenza che i voti potenzialmente validi e non elaborati erano pari a circa 2,2 milioni. L’Agcom ha quindi richiamato la Rai a una revisione del Capitolato tecnico della piattaforma del Televoto, con riferimento alla capacità di elaborazione di più elevati flussi di voti mediante SMS, in modo da prevenire futuri analoghi disservizi.
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