giovedì 24 Ottobre 2024

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Rap Italy, dal freestyle al mainstream

Viaggio nella storia e nell’evoluzione dell’hip hop italiano, tra derive, evoluzioni e sottogeneri. A cura di Mattia Cantarutti

Nato nei ghetti d’America come espressione di ribellione e rivalsa sociale, l’hip hop ha attraversato l’oceano per piantare le sue radici anche in Italia. Quello che inizialmente era visto come un fenomeno d’importazione, con il tempo è stato assorbito e trasformato, diventando qualcosa di profondamente nostro. freestyle mainstream

Dalle rime grezze dei pionieri fino alla conquista delle classifiche, il rap italiano ha saputo imporsi come una nuova forma di cantautorato contemporaneo, capace di raccontare le sfide e i sogni di un’intera generazione. In questa rubrica, Mattia Cantarutti ci guiderà attraverso la storia e l’evoluzione di un genere che, da sottocultura, è diventato parte integrante della nostra identità musicale.

Rap Italy, dal freestyle al mainstream

Il nuovo che avanza è una costante del rap. Le collaborazioni, il senso di fratellanza e allo stesso tempo le rivalità hanno sempre contraddistinto questo genere musicale. L’equilibrio tra forte individualismo e la grande cooperazione tra gli artisti ha sempre permesso un fiorire di continue opportunità, storie e occasioni da vivere.

Ed è proprio per mantenere sempre florida la scena e le sue situazioni che le nuove leve sono sempre state una grande benzina per il rap. 

Le citate collaborazioni sono sempre state fondamentali per il rap italiano. E se è vero che oggi l’effetto “inflazione” nel mondo dei featuring comincia a farsi sempre più forte, è impossibile non restare affascinati dalle occasioni che vengono date all’interno del disco di qualche grande nome o da un rapper in hype ai giovani rapper

E proprio di (non più) nuove leve che vogliamo parlare in questo nuovo approfondimento. Concentrandoci su due figure che hanno dato un enorme scossone al rap e lo hanno indubbiamente traghettato nel mainstream. Emis Killa e Fedez.

I due hanno avuto nella loro carriera un percorso in qualche modo particolare. Molto simile ad un primo sguardo ma estremamente diverso nel concreto.

Entrambi frequentatori del Muretto di Milano e dei pochi giri hip hop dell’epoca,  si sono fatti valere nel freestyle, dove però alla lunga è stato Emis Killa a dominare, entrando nella leggenda dello stile libero improvvisato nel 2007, anno in cui vince il Tecniche Perfette. 

Emis Killa non si adagia sugli allori e riconoscendo che la sua grande abilità, mai scomparsa, nell’improvvisare rime e punchline lo stava forse limitando nella stesura delle canzoni, decide di dedicarsi più alla scrittura e allo studio. Continuando un percorso, ovviamente intrapreso già da tempo, che lo porterà a realizzare con la leggendaria Blocco Recordz i mixtape supercult “Keta Music” (2009) e “Champagne e Spine” (2010). Il primo progetto diventerà perfino una trilogia, seguiranno infatti nel 2015 “Keta Music Vol.2” e nel 2021 un riuscitissimo e variegato “Keta Music Vol.3”.

Il paragone con Fedez a cui spesso molte persone fuori dal mondo Hip-Hop fanno riferimento è dovuto forse a diversi fattori. Si può quindi parlare di una banale somiglianza fisica (in particolare nei tatuaggi), a un inizio carriera in cui i due rapper effettivamente collaboravano molto tra di loro, ma forse soprattutto ad un momento chiave per Emis Killa: la sua esplosione nel mainstream.

Ma di questo e molto altro ancora, parleremo nel dettaglio nel prossimo appuntamento di Rap Italy…

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Mattia Cantarutti

Sono Mattia Cantarutti e le mie più grandi passioni sono il cinema e la musica. Ho studiato al DAMS di Gorizia e frequentato un master in Digital Marketing. Negli anni ho realizzato vari cortometraggi, collaborato a qualche film e fatto tantissime esperienze in tanti campi e ruoli diversi. Adoro leggere saggi di vario tipo e il mio genere musicale preferito è il rap, però non credo nei compartimenti stagni e le mie influenze e ascolti in realtà sono parecchio variegati tra loro. La mia trilogia cinematografica preferita è quella del Signore degli Anelli di Peter Jackson.