Si è tenuto ieri, martedì 19 novembre 2024, in occasione della Milano Music Week 2024, Kids Go Pop, talk organizzato da Sony Music Entertainment Italy e Rockol per esplorare il crescente impatto della musica dedicata al segmento infanzia e analizzarne le tendenze all’interno dell’industria musicale.
I relatori dell’incontro – Luca Fantacone (Director Catalogue Sony Music Entertainment Italy), Lino Prencipe (Director Digital & Business Development Sony Music Entertainment Italy), Mamo Giovenco (Owner Ocho; Editore, Manager, Discografico, Consulente artistico), Cinzia Del Vecchio (Uff. stampa e Com.ne Digitale Antoniano di Bologna/Zecchino d’Oro) e Jacopo Failla (MTKG specialist & CEO RockSlam) – moderati da Giampiero Di Carlo (CEO, Editore Rockol), hanno dialogato sulla creazione di contenuti e linguaggi (testi, messaggi e stili musicale) appropriati per i più piccoli e coerenti con specifici comportamenti di consumo e di accesso alle piattaforme.
Come coniugare strategie di marketing e di brand partnership con la garanzia di un’esperienza sicura? Quali sono le sfide e le opportunità del presente e del futuro legate alla costruzione di una connessione duratura con il pubblico più giovane? Come si comunicano i contenuti per questo target e come vengono diffusi e come si promuovono? Qual è il confine tra musica dell’infanzia e musica mainstream?
Queste e molte altre le domande a cui si è risposto grazie alle riflessioni mirate dei presenti.
Lo spunto da cui è partito il dibattito è stato lo Zecchino d’Oro, simbolo italiano della musica per bambini, da prima che l’espressione “mercato kids” fosse coniato, e legato da una collaborazione ultradecennale con Sony Music. La 67ᵃ edizione andrà in onda su Rai1 dal 29 novembre al 1° dicembre, con Carolina Benvenga e Lorenzo Baglioni alla conduzione nelle prime due puntate e con Carlo Conti – Direttore Artistico dello Zecchino – alla finale del 1° dicembre.
Cinzia Del Vecchio (Uff. stampa e Com.ne Digitale Antoniano di Bologna/Zecchino d’Oro):
«Lo Zecchino d’Oro nasce con lo scopo di promuovere la produzione di canzoni che fossero adatte ai bambini sia nella musica che nel testo. Nell’intenzione originalec’è questa sfida, una visione che mette al centro il lavoro sulle canzoni, nel rispetto del mondo dell’infanzia e con lo sguardo rivolto al proprio tempo: a livello musicale nei vari decenni sono stati coinvolti tanti artisti famosi della musica pop del momento della musica “per grandi” e a livello tematico si è deciso da sempre di scegliere spunti legati all’attualità. Partendo da questa sfida, in più di 60 anni lo Zecchino d’Oro è diventato parte della tradizione culturale italiana, un vero e proprio fenomeno di costume e un punto riferimento per la musica dell’infanzia, diventando un fenomeno televisivo e parallelamente un fenomeno musicale e discografico. Lo Zecchino ha attraversato tutte le ere del mercato musicale, dal 45 giri e 33 giri, alle musicassette, ai cd e alle piattaforme digitali. Ci sono canzoni dello Zecchino d’Oro che negli anni sono diventate delle vere e proprie hit, un repertorio di 846 canzoni che spopolano ancora oggi. Repertorio vive grazie un lavoro importante che stiamo facendo con Sony e che negli ultimi anni ha davvero trasformato lo Zecchino d’Oro. Il nostro canale YouTube/Vevo ha raggiunto negli ultimi anni numeri da record, e attualmente abbiamo un totale di 2,8 miliardi di views e circa 2 milioni e mezzo di iscritti. Si iscrivono al canale una media di circa 20 mila iscritti ogni mese.
Proprio il canale YouTube/Vevo è rappresentativo del lavoro che con Sony stiamo facendo, un mondo attivo tutto l’anno che possa offrire e proporre costantemente contenuti che siano stimolanti, educativi, divertenti e sicuri. Su YouTube nel formato video/shorts con cartoni animati, videoclip, format di racconto dal backstage, ad esempio. In formato audio lo Zecchino è su tutte le piattaforme digitali, Spotify, Amazon Music (su entrambe 30 milioni di streams nell’ultimo anno), Apple Music e Alexa.Decliniamo i contenuti sui social – Instagram, Facebook e Tik Tok – e sulle varie piattaforme rivolgendoci alle diverse audience con linguaggi dedicati. Ascoltiamo le nostre community, monitoriamo le preferenze da ascolti e views, attenzioniamo continuamente i trend social e lavoriamo a una strategia multipiattaforma, per raccontaretutto il nostro repertorio, ma anche per promuovere le nuove canzoni, frutto di un lavoro che dura un intero anno e che parte dalla scelta, che facciamo insieme a Sony, delle 14 canzoni in gara tra le centinaia di proposte che arrivano.
E il mondo della musica pop, il digital, i trend certamente contaminano la scelta dei brani, è un lavoro costante di ricerca e di studio. È un lavoro che passa anche dallacontaminazione con altre realtà, con partner, e dalle collaborazioni, come quella con Carolina Benvenga».
Jacopo Failla (MTKG specialist & CEO RockSlam):
«Non ci si rivolge solo ai bambini ma anche e soprattutto ai genitori, che oggi sono in gran parte Millenial o fanno parte della Gen Z, un pubblico che è nato con il mondo digitale e ha ben chiaro cosa far vedere ai propri figli e che vuole contenuti che, oltre che intrattenere, siano soprattutto educativi e sicuri. La musica è lo strumento principale che utilizziamo per raggiungere questo obbiettivo e i contenuti devono essere interattivi, emozionare i bambini e farli sentire parte attiva, stimolando la loro creatività, cantando, ballando...
Nel caso di Carolina Benvenga (ndr: Jacopo Failla è il social media manager della Benvenga) realizziamo contenuti che creano una sinergia tra genitori e bambini, cerchiamo di pubblicare i contenuti quando i bambini sono insieme a loro e questo crea un valore aggiunto importante. Sono i genitori a mostrare ai bambini il contenuto: l’obbiettivo è ilrafforzare il rapporto tra genitori e bimbi».
Mamo Giovenco (Owner Ocho; Editore, Manager, Discografico, Consulente artistico):
«Le canzoni dello Zecchino d’Oro sono le prime hit comparse sul pianeta Terra, i bambini sono il pubblico più esigente in assoluto perché non scelgono per moda ma per istinto. Quelle canzoni sono costruite con lo stesso livello di costruzione delle hit pop, soprattutto quelle estive.
Per me non c’è distanza tra la musica per l’infanzia e quella mainstream. Io lavoro con Rondine, che è già un autore multiplatino, e più volte mi ha detto che parte proprio dalle hit dello Zecchino per scrivere brani».
Lino Prencipe (Director Digital & Business Development Sony Music Entertainment Italy):
«Il nostro obiettivo è cercare di intercettare un’audience e fornire contenuti di qualità, l’evoluzione che ha avuto questo mondo è assolutamente pop.
È anche importante portare avanti strategie e collaborazioni. Un esempio? Un dispositivo come Alexa, che fa ascoltare canzoni per bambini con una richiesta vocale immediata, è una grande opportunità su cui, infatti, abbiamo lavorato».
Luca Fantacone (Director Catalogue Sony Music Entertainment Italy):
«C’è la tendenza sempre più forte dei bambini di 4-5 anni ad abbracciare il pop e a lasciare da parte la musica per piccini vera e propria. Questo cambia molte dinamiche e avviene nel momento in cui la musica pop ha una struttura estremamente semplificata, nel senso che è focalizzata su una parola, un ritornello, un gancio, un giro strumentale. Questo il punto centrale di questo talk.
Elementi che riescono a destare l’attenzione dei bambini. I più piccoli sono infatti gli utenti di musica più spietati e più liberi possibili, perché non hanno sovrastrutture come noi adulti, dicono subito se un pezzo piace o meno. Mahmood, i Pinguini Tattici Nucleari, per esempio, sono seguiti da tanti bambini».
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