mercoledì 27 Novembre 2024

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Dillo con una canzone: “La città addosso” de La Rappresentante di Lista

Le parole che contano nell’era digitale: un viaggio tra i cantautori della Gen Z e oltre, alla scoperta della bellezza nascosta nelle canzoni degli ultimi anni. A cura di Sara Garlaschelli

“Dillo con una canzone” è una rubrica dedicata a chi crede ancora nel potere delle parole, anche in un’epoca digitale che sembra prediligere la velocità all’essenza. Sara Garlaschelli ci guiderà in un viaggio tra i cantautori del nuovo millennio, esplorando le loro opere. La città addosso La Rappresentante di Lista

In un mondo sovraffollato e pieno di rumore, scavando con attenzione si possono trovare autentici gioielli: storie, emozioni e bellezze nascoste nelle canzoni di oggi, che sanno ancora parlare al cuore, attraverso concetti ed emozioni che non passeranno mai di moda.

Dillo con una canzone: “La città addosso” de La Rappresentante di Lista

Questa rubrica tratta di parole. Potenti e spietate, se vogliono violente, plasmano il nostro pensiero e mondo circostante. Sono tante le parole stressate e abusate nel  digitale, rimbalzano sui social, consumano il proprio valore in una spirale di detto e stradetto. Un’inflazione pericolosa che sciupa significati, al tempo stesso raggiunge pubblici, sguardi e orecchie anche molto giovani, che in questo modo intensificano il proprio vocabolario ed esplorano concetti altrimenti ignorati.

Gratitudine, benessere, resilienza, mindfullness, produttività ed ADHD, sono queste alcune tra le nozioni più scritte e pronunciate fra i giovani di TikTok ed Instagram. Mi fermo all’ultima, ADHD, che è il titolo di molti brani pop, ma anche e prima di  tutto una particolare condizione neurologica caratterizzata da difficoltà a mantenere l’attenzione unita a comportamenti iperattivi ed impulsività.

Per intenderci, una persona con ADHD potrebbe faticare a concentrarsi su un compito, tendere a procrastinare, ma anche aver difficoltà a gestire l’enorme quantità di stimoli a cui  siamo esposti quotidianamente. Proprio questo è il punto potenziale per cui è  divenuto così popolare identificarsi in un soggetto ADHD: la sovrastimolazione. La sensibilità all’ambiente intorno a noi è una naturale, biologica risposta del corpo umano.

Ciò che è meno naturale, spesso, è l’eccessiva quantità di sensazioni, odori, luci, suoni, colori e voci che ci circondano; rischiano di soffocarci. “La città addosso”, de La Rappresentante di Lista, è un brano che appartiene all’ultimo album del duo, “Giorni felici“, uscito il mese scorso, giorno 25 ottobre. Il cuore di  questo pezzo è la città nella sua essenza più alienante. Una protagonista (che chiunque di noi cittadini potrebbe ben incarnare) è bloccata in una realtà vorticosa  di impulsi, dinamiche sociali e schemi ripetuti. La città non scorre autonoma, bensì  ci rimane “addosso”. É capace di plasmare.  

Mi sento la città addosso, la confusione nella radio
La musica, io non mi riconosco
La televisione ha detto: “È tutto a posto”
La mia delusione: “Non ho scelto quello giusto

Agli eccessi metropolitani si aggiungono i media, come la radio, la televisione. Quest’ultima è culla di rassicurazione, accomodante, spegne pensieri la notte e ci  accompagna, innocente, al sonno. Ci ripete che è tutto a posto. Non so quanti soffrano davvero di ADHD, ma so che la sovra-esposizione, se non digerita, può  ferire anime sensibili come una lama. Lunga vita alla musica, primo strumento di creazione di mondi immaginari, via di fuga gentile a un mondo a 190 bpm. Per quanto siamo noi ad abitarla, la città ci rimane addosso. 

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Sara Garlaschelli

Classe 2001, gusto anni ‘80. Conduttrice e autrice radiofonica, collaboratrice giornalistica, laureata in Comunicazione, Innovazione e Multimedialità. Penna della newsletter settimanale “SaraCinesca” su Substack. Quando non scrive, pensa a cosa scrivere.