lunedì 16 Dicembre 2024

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Emis Killa e il ritorno al live senza la distrazione degli smarphone – RECENSIONE CONCERTO

Il resoconto del live di Emis Killa al Fabrique senza smartphone, in scena domenica 15 dicembre. La nostra recensione del concerto

In attesa di esibirsi, per la prima volta in carriera, alla 75esima edizione del Festival di Sanremo, Emis Killa ha ritrovato il suo pubblico al Fabrique di Milano dove ieri, domenica 15 dicembre, è andato in scena il suo “No Phone Party”, data evento che, come suggerito dal titolo, non prevedeva l’utilizzo dei cellulari. Emis Killa RECENSIONE CONCERTO

Una volta giunti al Fabrique, i telefonini sono stati sigillati in una busta nera e non più utilizzati. Sembrerà anacronistico nel 2024, ma il rapper vimercatese ha spesso richiamato i suoi fan per l’uso eccessivo degli smartphone durante i suoi concerti. Da un semplice invito a godersi lo show, lo step successivo è stato questo esperimento… devo ammettere riuscito.

L’evento, organizzato da Frineds and Partners, si è rivelato una sorpresa, sia per i giovanissimi che probabilmente non hanno mai assistito a un live a mani libere, sia per i più grandicelli che da tempo non provavano una simile ebbrezza. Il momento migliore? Quando sul finale Emis Killa ha intonato la sua “Parole di ghiaccio” con gli accendini accesi al posto delle più comuni torce degli smartphone. Emis Killa RECENSIONE CONCERTO

Tre gli ospiti che hanno raggiunto il rapper sul palco: Neima Ezza, Massimo Pericolo e Jake La Furia, amici di lungo corso. La scaletta si è articolata sui pezzi che hanno scandito le tappe della carriera di Killa, il tutto impreziosito da brani più ricercati che hanno permesso al pubblico di pagare dall’inizio alla fine… pogando con entrambe le mani!

Non sappiamo se “No Phone Party” aprirà o meno una strada, ma sicuramente deve innescare una riflessione. Perché è vero che ciascun pagante ha il diritto di vivere come vuole l’evento acquistato attraverso un titolo d’ingresso, ma è anche vero che per una volta si può e si deve provare l’esperienza opposta, per capire la differenza e poter tornare indietro di almeno vent’anni. E non è detto he tornare indietro sia un male.

Poi, vietare qualcosa non è mai bello ed è chiarissimo che quella di Emis Killa è una provocazione per riflettere su un tema, quello della digitalizzazione estrema, più che mai attuale. Per questo e per altri motivi che non sono stati immortalati e ripresi, si è trattato di una serata da ricordare. Per dirla con le parole di una canzone assente dalla scaletta: il concerto senza smartphone di Emis Killa è stato wow.

No Phone Party, la scaletta del concerto di Emis Killa

  1. INTRO
  2. SONO CAZZI MIEI + SULLA LUNA
  3. ON FIRE + SERIO
  4. COL CUORE IN GOLA
  5. A CENA DAI TUOI
  6. LINDA
  7. 2 PRINCIPI con NEIMA EZZA
  8. MILLE STRADE
  9. QUELLA FOTO DI NOI DUE
  10. NEVE E FANGO
  11. CULT
  12. SCORDARMI CHI ERO + SOLI
  13. ROLLERCOASTER
  14. ATTORI DI STRADA
  15. NEL MALE E NEL BENE con MASSIMO PERICOLO
  16. MONEYLOVE con MASSIMO PERICOLO
  17. 3 MESSAGGI IN SEGRETERIA
  18. MARACANÀ
  19. LA MIA MALATTIA
  20. FUOCO E BENZINA
  21. SU DI LEI
  22. BIG BANG
  23. BROKEN LANGUAGE con JAKE LA FURIA
  24. RENE E FRANCIS con JAKE LA FURIA
  25. NO INSTA con JAKE LA FURIA
  26. SENZ’ ANIMA + MORTO DI FAME
  27. NOTTE GIALLA
  28. PAROLE DI GHIACCIO
  29. SUPEREROE
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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.