venerdì 22 Novembre 2024

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Almanacco musicale del 24 luglio

Giorno per giorno, le curiosità, i compleanni dei personaggi più amati e le uscite da non dimenticare

Almanacco – 24 luglio: 205esimo giorno del calendario gregoriano, mancano 155 giorni alla fine dell’anno. Ecco i fatti del giorno, compleanni e ricorrenze dei personaggi più amati della musica leggera italiana.

Almanacco musicale del 24 luglio

1944 – Nasce a Roma il cantante Peppe Barra
1953 – Nasce a Grosseto il cantante Alberto Feri
1953 – Nasce a Livorno la cantante Rossella Canaccini
1953 – Nasce a Roma il musicista Stefano Disegni
1956 – Nasce a Roma il cantautore Gianni Togni
1976 – Gianni Bella è primo in classifica con “Non si può morire dentro”
1984 – Nasce a Guayaquil il cantante Salvatore Gabriel Valerio degli Studio 3
1989 – “Viva la mamma” di Edoardo Bennato è in vetta alla hit parade
2001 – I Gemelli DiVersi rilasciano il singolo “Come piace a me”
2005 – Ci lascia il cantante Enzo Del Forno
2007 – Claudio Baglioni pubblica l’album dal vivo “Buon viaggio della vita”
2011 – Ci lascia il cantante e attore Armando Marra
2014 – I Club Dogo e Arisa incidono “Fragili”
2015 – Clementino pubblica il singolo “Sotto le stelle”
2017 – “Voglio ballare con te” di Baby K entra nella top10 di EarOne
2020 – Esce l’album “1990″ di Achille Lauro
2021 – “Teatro d’ira vol.1 dei Maneskin è certificato doppio disco di platino
2022 – Ci lascia il polistrumentista Vittorio De Scalzi, fondatore dei New Trolls
2023 – Ci lascia il cantautore Otello Profazio

*La canzone del giorno: Fragili

 “…Siamo fragili se tutti ci toccano
siamo fatti di sogni che non ci fanno dormire

Io non dormo quando ti penso
io non dormo basta e compenso
io lo so che siamo uniti se a capirsi basta il silenzio
senza te sarei nel vuoto mentre insieme siamo immortali
baby accelero la moto, chiudi gli occhi e spegni i fanali
vedi noi siamo la luce insieme
il male che produce il bene
la notte abbassa lo sguardo che guardarci non gli conviene
noi fumiamo questa vita, una paglia dopo l’orgasmo
stanno tutti quanti a riva, facciamo l’amore al largo
siamo il bianco siamo il nero, siamo Dio che appare davvero
siamo piccoli e perfetti come il mondo visto dal cielo.

Siamo fragili se tutti ci toccano
siamo fatti di sogni che non ci fanno dormire
cose che non si possono dire
insieme siamo l’inizio e la fine
e la fine

Per te cammino sulle mine
per te passo questo confine
portando nel bagagliaio cose che non ti posso dire
la mia vita è un film come al cine
io e te poli opposti: alcaline
solo tu mi rilassi alla fine
solo tu mi rilasci endorfine
non mi fido delle altre bambine
siamo unici: tigri alpine
sotto il sole di mezzanotte io ti scriverò le mie rime
e la nostra vita è musica quindi rappo sopra il tuo battito
e quanta gente ci giudica, nessuno coglie quest’attimo
sognavo che ero innocente ma poi mi sono svegliato
e tu non c’eri per niente e restavo il tipo sbagliato.

Siamo fragili se tutti ci toccano
siamo fatti di sogni che non ci fanno dormire
cose che non si possono dire
insieme siamo l’inizio e la fine
e la fine

Ci cerchiamo come animali
a piedi nudi come i gitani
contro il mondo con le mani
come se non ci fosse un domani
ora siamo pronti a tutto, a cose che non possiamo dire
a sogni che non fanno dormire, noi siamo l’inizio e la fine

Non devo guardare il cielo per capire da dove piove
se mi cerchi sono già altrove: indirizzo nuvola 9
io che ti ho coperta d’oro, dei nostri giorni preziosi
ed ora piango sangue e di te son tutti invidiosi

Siamo fragili se tutti ci toccano
siamo fatti di sogni che non ci fanno dormire
cose che non si possono dire
insieme siamo l’inizio e la fine
e la fine…”

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.