venerdì 22 Novembre 2024

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Jovanotti si illumina di immenso romanticismo al “Chiaro di luna” – RECENSIONE

In radio dal 9 novembre il nuovo singolo dell’ispirato cantautore, quinto estratto da “Oh, Vita!”

Pochi accordi e un’infinità di parole d’amore per Lorenzo Cherubini, al secolo Jovanotti, che rispolvera la sua innata capacità di dedicare versi profondi e incisivi alla propria amata. Un innato talento che negli anni ha saputo affinare, partendo da ballad più adolescenziali come “Quando sarai lontana” a “Chissà se stai dormendo”, passando per “Serenata rap”, “Io ti cercherò”, “Bella”, “Stella cometa”, “Ti sposerò”, “A te”, “Come musica” e “Baciami ancora”, fino ad arrivare a “Ragazza magica” e questo nuovo suggestivo singolo intitolato “Chiaro di luna”. Una scelta inevitabile, indubbiamente la canzone più bella contenuta all’interno del suo quattordicesimo album in studio Oh, Vita!, pubblicato lo scorso anno. Un’intensa ninna nanna dedicata alla propria donna, senza retorica o filtri, minimale e pura come le canzoni di una volta, composta della stessa sostanza delle ballate di Tenco e Paoli. 

Un’evoluzione incredibile per Jovanotti, soprattutto se pensiamo al brano “Abbasso i lenti” inciso nel lontano ’91,  che nel testo cantava: “A settembre compio venticinque anni, nel 2000 sarò grande avrò trentaquattro anni, certe volte mi domando come cacchio sarò e se avrò ancora la carica pazzesca che ho, per adesso mi va bene così, le tue storie puoi tenerle lì, ho provato a stare in riga con te ma non mi riesce. A me mi piace la batteria e una chitarra che ti porta via io amo i ritmi che viaggiano”. Ecco, oggi Lorenzo è cresciuto sotto tutti i punti di vista, ha compiuto di recente cinquantadue anni ed è diventato uno dei massimi rappresentanti dell’attuale cantautorato e della melodia italiana, la stessa che da ragazzo ascoltava con un po’ di diffidenza e puzza sotto il naso e che, prima o poi, viene fuori perché fa parte del nostro DNA. Quindi, c’è davvero speranza per tutti, anche per Young Signorino.

“Chiaro di luna” è un diamante prezioso e di inestimabile valore, grazie al suo arrangiamento essenziale e alla capacità dell’artista di giostrarsi mettendosi a nudo con le parole, tirando fuori tutte quelle cose che, almeno una volta nella vita, ognuno di noi ha pensato di dire al proprio partner, ma che non ha avuto il coraggio di tirare fuori. Quella di Lorenzo è una poetica fanciullesca, da eterno Peter Pan, perché racchiude quel tratto distintivo tipico dei bambini, che esprimono ciò che pensano senza farsi troppi problemi. La sua capacità è proprio questa: non risultare mai banale o stucchevole, perché dopo un “luce dei miei occhi” rincara subito la dose con un “sangue nelle arterie”, versi crudi e delicati che si susseguono accompagnati da una chitarra acustica che fa da tappeto a questa intensa favola d’amore, perché non c’è nulla di più rivoluzionario del provare un sentimento così universale verso un’altra persona. “Dicono finiscila con questa storia, di essere romantico fino alla noia” canta Jovanotti, noi speriamo vivamente che non accetti questo insensato consiglio e che continui ad osservare “quel comandamento scritto sui cuscini”, ossia che “gli innamorati restan sempre ragazzini”.

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Chiaro di luna | Audio

Chiaro di luna | Testo

Proverò a pensarti mentre mi sorridi
la capacità che hai di rasserenare
mi hai insegnato cose che non ho imparato
per il gusto di poterle reimparare
ogni giorno mentre guardo te che vivi
e mi meraviglio di come sai stare
vera dentro un tempo tutto artificiale
nuda tra le maschere di carnevale
luce dei miei occhi, sangue nelle arterie
selezionatrice delle cose serie
non c’è niente al mondo che mi deconcentri
non c’è cosa bella dove tu non c’entri
dicono “finiscila con questa storia
di essere romantico fino alla noia”
certo hanno ragione, è gente intelligente
ma di aver ragione non mi frega niente

Voglio avere torto mentre tu mi baci
respirare l’aria delle tue narici
come quella volta che abbiamo scoperto
che davanti a noi c’era uno spazio aperto
che insieme si può andare lontanissimo
guardami negli occhi come fossimo
complici di un piano rivoluzionario
un amore straordinario

E non esiste paesaggio più bello della tua schiena
quella strada che porta fino alla bocca tua
non esiste esperienza più mistica e più terrena
di ballare abbracciato con te al chiaro di luna

Emozioni forti come il primo giorno
che fanno sparire le cose che ho intorno
cercherò il tuo sguardo nei posti affollati
la tua libertà oltre i fili spinati
non potrai capire mai cosa scateni
quando mi apri la finestra dei tuoi seni
quel comandamento scritto sui cuscini
gli innamorati restan sempre ragazzini
io non lo so dove vanno a finire le ore
quando ci scorrono addosso e se ne vanno via
il tempo lava ferite che non può guarire
l’amore è senza rete e senza anestesia
c’è un calendario sul muro della mia officina
per ogni mese una foto futura di te
che sei ogni giorno più erotica, o mia Regina
non c’è un secondo da perdere

E impazzisco baciando la pelle della tua schiena
quella strada che porta fino alla bocca tua
non esiste esperienza più mistica e più terrena
di ballare abbracciato con te al chiaro di luna

Abbracciato con te
abbracciato con te
abbracciato con te
con te al chiaro di luna
abbracciato con te

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.