Disponibile da venerdì 14 giugno il nuovo singolo della cantante romana insieme al rapper milanese
Prendete tequila, triple sec e qualche spicchio di lime, mescolate bene e aggiungeteci una delle voci più fresche e interessanti del panorama musicale nostrano. Il risultato? “Margarita”, un drink elegante proprio come il nuovo singolo di Elodie (qui la nostra recente intervista), impreziosito dalla collaborazione con Marracash, gran visir del rap italiano. Sensualità, divertimento, reggae e pop si fondono in un cocktail di benvenuto per l’estate alle porte. Dopo aver dominato le classifiche della precedente annata con “Nero Bali“, in collaborazione con Michele Bravi e Guè Pequeno, proseguito la sua personale striscia positiva di successi con “Rambla“ insieme a Ghemon e “Pensare male“ con i The Kolors, la bella interprete romana è pronta all’investitura estiva con un pezzo che si candida tra i papabili tormentoni di questo 2019.
L’apporto di Marracash va oltre i canoni del solito featuring, perché interviene già a partire dalla seconda strofa e non viene relegato alla solita comparsata da titoli di coda nello special, per non parlare delle barre taglienti come una lama, soprattutto nel verso “la nostra storia è guerra come col Vietnam, brucia ma non crolla come Notre-Dame”. Elodie perfettamente a suo agio anche in questo sound, trovatemela un’altra cantante che proviene dal mondo del jazz così versatile e multitasking!
Ovvio, le sue notevoli potenzialità vocali potrebbero di primo acchito sembrare pure sprecate per un pezzo leggero, volutamente estivo, destinato a durare un paio di mesi, ma questo è un problema che, ormai, tocca purtroppo qualsiasi altra stagione. Sicuramente, tra i vantaggi di un tormentone c’è quello di arrivare in maniera immediata e ricevere un po’ di visibilità senza grandi sforzi, tanto per cantare cose più mature c’è sempre tempo. Ma questo è il mercato che ce lo impone, domandiamoci ogni tanto quanto tempo dedichiamo ai pezzi impegnati e quanto a quelli scanzonati, poi rapportiamo il dato in scala confrontandolo con l’attuale società, date pure un’occhiata ai numeri di Spotify e poi ne riparliamo.
In tal senso, “Margarita“ è un brano che piace senza risultare piacione, che strizza l’occhio alle mode del momento senza apparire ruffiano, che si appresta a candidarsi come tormentone senza alcuna intenzione di tormentare. Ha tutte le carte in regola per funzionare, perché si lascia ballare e canticchiare con facilità, per un pezzo destinato ad accompagnarci nelle giornate al mare o nelle gite fuoriporta… direi proprio che basta e avanza!
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Margarita | Video
Margarita | Testo
Suona il telefono
sveglia alle tre
Siri, che giorno è?
poi ti chiedo ordiniamo
che il frigo è già vuoto
e fai strada per un DJ set
io che non ho mai amato
lunghe file per entrare
non ti sembra così strano
incrociarsi in un locale?
perché tu
Con quell’aria delicata
con un fiore tra le dita
bevi un altro Margarita
poi mi dici che è finita
che da quando sei tornato
mangi solo granita
e in un fine settimana
guarda come sei cambiato
ohoh mhh ohoh
ma non eri fidanzato?
ohoh mhh ohoh
ma non eri fidanzato?
Mi sveglio sudata
incollata al parquet
Siri, dimmi perché?
Semmai ti dicessi no, sarei finto
chi ci crede più alla monogamia?
però solo sesso, un po’ come il comunismo
una cosa che funziona in teoria
Siri, zoommami la foto del buco nero
che non trovo più i due anni con la mia ex
cambia aria perché, fra’, c’hai un’aria da scemo
ora che hai scoperto che è venuta qui con me
scoppierà, ringhia come un Dobermann
mi augura la morte, ma moriva per me fino a una notte fa
la nostra storia è guerra come col Vietnam
brucia, ma non crolla come Notre-Dame
Con quell’aria delicata
con un fiore tra le dita
bevi un altro Margarita
poi mi dici che è finita
che da quando sei tornato
mangi solo granita
e in un fine settimana
guarda come sei, sei
E se non sei te, io non rispondo al cell
e ti guardo mentre vai via da me
cerco un altro te, ma non so dov’è
se ti guardo mentre vai via da me
Ehi eh abbraccio il letto ehi eh
prima abbracciavo te ieh
e mi hai mandato in tilt
da quando sono qui senza te
ehi eh abbraccio il letto ehi eh
prima abbracciavo te ieh
e mi hai mandato in tilt
da quando sono qui senza te
Con quell’aria delicata
con un fiore tra le dita
bevi un altro Margarita
poi mi dici che è finita
che da quando sei tornato
mangi solo granita
e in un fine settimana
guarda come sei cambiato
Nico Donvito
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