lunedì 25 Novembre 2024

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Hit Summer Parade, tutti i tormentoni dell’estate 2019 – Settimana 7

La nostra Hit Parade – Summer Edition

Ogni estate ha il suo tormentone eppure mai come quest’anno la situazione pare piuttosto in evoluzione e densa di papabili protagonisti. Ecco perchè noi di Recensiamo Musica abbiamo pensato ad una nostra speciale Hit Parade – Summer Edition che prenda in considerazione, di settimana in settimana, le canzoni che spopolano nella nostra estate musicale.

10 settimane per un totale di circa 80 canzoni inserite, di settimana in settimana, 8 alla volta modificando le posizioni in base al nostro gusto, al numero di passaggi radiofonici rilevati dal servizio di Airplay e alle posizioni occupate nelle classifiche di vendita e delle radio italiane. Dopo la prima settimana ecco come si evolve la situazione:

1.JAMBO – Takagi & Ketra feat. Giusy Ferreri e Omi

Squadra che vince non si cambia ed ecco che Takagi e Ketra rinnovano il loro rapporto musicale con Giusy Ferreri che questa volta si sposta in Africa per un brano giocato sull’afro beat e su di un testo dalle poche parole che fa leva soprattutto su quel “ahi ahi ahi” ipnotico.

2. OSTIA LIDO – J-Ax

Seguire una ricetta collaudata  e consolidata non sempre è un bene ma quando questa si rivela, ancora una volta vincente, va dato merito che il rischio è valso la pena. J-Ax vince la scommessa richiamando i mondi di quando stava con Fedez pur senza farne qui rimpiangere la mancanza e sfoderando l’ennesima hit dell’ombrellone.

3. CALIPSO – Charlie Charles feat. Mahmood, Sfera Ebbasta e Fabri Fibra

Si mettono insieme una serie di numeri uno senza eguali che, nelle ultime stagioni musicali (e non solo) hanno letteralmente dettato mode e gusti. Grazie a questo brano fresco ed accessibile la trap incontra il rap, il pop e la musica urbana rendendo legittimo persino l’autotune. Mahmood, con il suo timbro ipnotico, la rende un tormentone.

4. DOVE E QUANDO – Benji & Fede

Il duo di giovani ragazzi modenesi riesce ad azzeccare l’ennesima hit riuscendo nella difficile e complicata impresa di non tradire le proprie origini ed il proprio pubblico di base e, contemporaneamente, di riuscire a guardare al di fuori della propria zona di confort esplorando atmosfere diverse ed un suono più particolare rispetto all’ormai abusato reggae.

5. MAMBO SALENTINO – Boomdabash e Alessandra Amoroso

E’ un’accoppiata che si riforma dopo qualche anno e un discreto successo sulle note della più classica (ma pur sempre estiva) “A tre passi da te”. Stavolta il gruppo salentino porta la compagna d’avventure a sperimentare un territorio sonoro estremamente lontano dai propri canoni riuscendo comunque a trarne le migliori sfumature vocali per raccontare un’estate avvolgente e calda passata, ovviamente, in Salento.

6. ARROGANTE – Irama

Dopo il successone dello scorso anno con la scintillante “Nera” era scontato aspettarsi il tentativo del bis dal giovane cantautore che nell’ultimo anno ha confermato il suo successo mostrando, a più riprese, tutte le sue diverse anime musicali. Qui esplora le tinte particolari di un sound innovativo ma il ritornello rimane il suo marchio di fabbrica e di successo.

7. MARGARITA – Elodie e Marracash

Sempre più a suo agio con questo nuovo sound fresco e trascinante Elodie prosegue la sua attività sperimentale con i suoni dell’oggi musicale e con le accoppiate con i più diversi esponenti del mondo rap. Marracash porta tutta la sua maestria e abilità di mestiere e le regala una bella serie di barre con cui divertirsi e ballare sulle note di un beat che funziona alla perfezione. Hit assicurata.

8. PLAYA – Baby K

Che estate sarebbe senza Baby K? Ecco che allora una delle assolute protagoniste delle ultime stagioni calde torna a proporsi in solitaria con un brano che si dedica ad uno degli elementi più classici delle estati: la spiaggia. Il suono ed il territorio musicale non si sposta poi di molto ma la ricetta continua a funzionare.

9.UNA VOLTA ANCORA – Fred de Palma e Ana Mena

Squadra che vince non si cambia ed ecco che dopo gli ottimi risultati dell’estate 2018 Fred de Palma e Ana Mena ci riprovano anche per quest’estate 2019 toccando, probabilmente, una vetta ancor più alta nella sfida commerciale. Lei si prende, come previsto, il ritornello e porta tutto il suo suono latino e spagnolo pur cantando in italiano.

10. VIVERE TUTTE LE VITE – Elisa e Carl Brave

Sempre più indie e sempre più attenta alle collaborazioni. Elisa ha scelto per l’estate la romanità di Carl Brave che dona ad un pezzo fresco e orecchiabile della friulana ulteriori elementi di leggerezza aumentandone l’orecchiabilità e la contemporaneità nella scrittura.

11. MARADONA Y PELE’ – Thegiornalisti

La scrittura di Tommaso Paradiso si conferma anche in questo caso autentica realizzatrice di contemporaneità e attualità musicale pur non tirando fuori, in questo caso, il suo miglior tormentone dell’estate. Gli elementi tradizionali, dalle tastiere alle doppie voci, ci sono tutte e rendono il brano un classico fin da subito.

12. PENSARE MALE – The Kolors ed Elodie

Ritmi che viaggiano tra il funky ed il blues per unire alla perfezione l’energia di Stash e dei The Kolors con l’eleganza sempre incantevole di Elodie. Il mix è di quelli perfetti per i club che, però, tutto d’un tratto abbracciano il largo pubblico di chi vuole canticchiare con leggerezza una canzone da fischiettare.

13. BUONA (CATTIVA) SORTE – Tiziano Ferro

Mastro Tiziano torna sul mercato discografico (a sorpresa) d’estate interrompendo una tradizione che da diversi anni vedeva tutti i suoi lavori lanciati in autunno/inverno. L’occasione è di quelle buone per stupire del tutto e proporre un singolo che segni una ripartenza da capo. I suoni (straordinariamente prodotti) rendono giustizia ad una nuova vita del cantautore di Latina che ora deve solo sfoderare un testo dei suoi per ribadire il suo assoluto primato nel pop di oggi.

14. TEQUILA E SAN MIGUEL – Loredana Bertè

La vera “rivelazione” femminile della passata estate e di tutto l’ultimo inverno copia-incolla la ricetta musicale e discografica sperando in un nuovo successo che abbia come elementi un ritornello martellante, una scrittura “indie” ed una produzione affidata alla coppia di Takagi e Ketra. Rispetto a “Non ti dico no” il risultato è sotto le attese ma il brano rimane piacevole all’ascolto anche se superficiale.

15. LA HIT DELL’ESTATE – Shade

Anche Shade si butta nella mischia dei tormentoni estivi e lo fa proponendosi in un interessante mix tra rap e pop pur non giovandosi di alcun supporto esterno. Il ritornello si fa ricordare e, tirando in ballo i soliti party estivi, conquista la scena dell’estate italiana più tradizionale.

16. NUOVA ERA – Jovanotti

Non ci sta a lasciarsi scappare tra le mani l’attualità ed ecco che anche per sè stesso Jovanotti testa i suoni più contemporanei e più in voga. Per far tutto ciò si affida a Dardust che nell’ultimo anno di successi ne ha firmati parecchi da questo punto di vista. La verità è che, però, per Jovanotti non era certo necessario uno sforzo simile per risultare comunque credibile e al passo con i tempi.

17. MUHAMMAD ALI’ – Marco Mengoni

Il Re Matto si dedica alla figura dello storico pugile per inneggiare a chi sceglie di non arrendersi mai, di rialzarsi sempre e combattere contro tutto e tutti per la propria felicità e per i propri sogni. L’orchestrazione sostiene un brano che fa leva proprio sui suoni ricchi e pieni.

18. DOMENICA – Coez

Esce dal seminato Coez per dedicarsi ad un brano che si rivela capace di stupire l’ascoltatore e, soprattutto, la rotazione radiofonica che sceglie di supportarlo anche in questa (rischiosa) operazione. Riuscire a dimostrarsi nuovo non è mai facile, tanto meno se il successo non ne esce scalfito.

19. NOTTURNA – Enrico Nigiotti

Enrico Nigiotti torna a dedicarsi ad un brano più disinvolto e fresco toccando, forse, il proprio apice da questo punto di vista. Un inciso memorabile e perfettamente radiofonico, un suono bello pieno e leggero ed un fischio che rende il tutto facilmente memorabile rendono il pezzo perfetto per un’estate tranquilla in riva al lago. Le spiagge affollate non gli interessano.

20. 1969 – Achille Lauro

Ha abbandonato le Rolls Royce ed i miti del passato ma l’indole di Achille Lauro rimane comunque votato ad un ben preciso mondo musicale e di narrazione. Il sound torna ad assere incline ad un rock energico e ben condito dalla ritmica mentre, invece, il ritornello punta sull’orecchiabilità di pochi versi ma ben assimilabili con pochi ascolti.

21. SENZA PENSIERI – Fabio Rovazzi, Loredana Bertè e J-AX

Orecchiabile e scanzonato come sempre questa volta Fabio Rovazzi punta sul collega ed amico J-Ax che, a dirla tutta, sembra onnipresente nell’ultimo periodo. Molto più sorprendente e a fuoco risulta, invece, l’intervento di Loredana Bertè che tiene per sè il ritornello riuscendo a risultare leggera e canticchiabile.

22. SIAMO – Eros Ramazzotti

Eros fa il Ramazzotti di sempre con questo singolo che torna a giocare sui riferimenti più classici di tutta la produzione discografica del cantautore che qui pare riassumersi senza troppo brio. Immaginate una canzone di Ramazzotti prodotta secondo i dettami contemporanei del suono e avrete il risultato finale.

23. VENTO DEL SUD – Tiromancino

Federico Zampaglione e soci optano per un sound sempre fresco ma riconoscibile per raccontare la loro nuovissima estate musicale che passa per le brezze di un caldo vento del sud. La voce rimane sinuosa e delicata, l’arrangiamento fedele al habitat sonoro della band che da sempre punta sulla qualità e su di un suono reale.

24. SORRISO (MILANO DATEO) – Calcutta

Calcutta lo conosciamo e questo brano non fa che confermarne i tratti salienti senza nemmeno tentare di inserire un qualsivoglia elemento di novità. Le strofe leggere e quasi parlate con una profondità di tonalità ben riconoscibile si oppongono ad un inciso di poche parole ma in cui la voce cambia la dinamica.

25. TURBOCCO – Ghali

Ha voglia di sperimentare il nostro Ghali che è ormai sempre più lontano dal mondo trap vero e proprio. Le sue direzioni artistiche sono sempre originali e, contemporaneamente, riconoscibili riuscendo, comunque, a trovare un buon mix di sperimentazione, originalità e orecchiabilità.

26. E’ UN’ALTRA COSA – Francesco Gabbani

E’ un Francesco Gabbani ritrovato quello che viene allo scoperto con questo nuovo brano inedito che non si discosta poi troppo dalle produzione dell’ultimo album dei record. Il cantautore toscano risulta sempre ironico e riconoscibile per cercare un ritornello che funzioni in radio e che sappia farsi ricordare.

27. IPOCONDRIA – Ultimo

Racconta le paure di tutti i giorni che riguardano non solo la sua stessa vita ma anche quella di tanti altri. E’ probabilmente grazie a tutto ciò che Ultimo continua ad essere apprezzato dalle grandi masse che in lui vedono un ragazzo semplice, sincero e “quotidiano”. Musicalmente inarrestabile grazie a quel canticchiare che risulta irrinunciabile.

28. LA SOMMA – Mr. Rain e Martina Attili

La ricetta è quella che segue il classico mix tra le strofe rap ed un ritornello cantato da una bella vocalità pop femminile. Malgrado lo schema diventato ormai un classico della canzone italiana contemporanea il risultato continua ad essere gradevole e funzionale per entrambi gli artisti coinvolti. Mr.Rain continua a dimostrarsi a proprio agio in questa soluzione nazionalpopolare e Martina mette un nuovo tassello alla sua giovane carriera grazie alla sua voce delicata.

29. AMAREMARE – Dolcenera

In un inno musicale tutto dedicato alla bellezza del mare e all’obbligo morale di salvaguardarlo Dolcenera scatena tutta la sua abituale creatività compositiva. Non c’è solo l’importante tema ambientale ed il ruolo cruciale che gioca in tutto questo il consumo della plastica ma c’è anche un ritornello orecchiabile e, soprattutto, una produzione sempre attentissima e messa a fuoco con intelligenza e ricerca.

30. AVOCADO TOAST – Annalisa

Pare averci preso gusto Annalisa nello sperimentare e scoprirsi, di volta in volta, nuova, fresca ed estremamente giovane anche musicalmente. In questo nuovo singolo, forse, esagera ed arriva addirittura a sfiorare, nemmeno troppo metaforicamente, il sound tipicamente trap pur condendolo con una varietà sonora maggiore ed una voce che ha sempre la sua delicatezza.

31. LO STRETTO NECESSARIO – Levante e Carmen Consoli

Due artiste siciliane si uniscono in un canto leggero e tipicamente cantautorale per raccontare al meglio anche la propria terra oltre che la propria essenza. Il brano, leggero e magari maggiormente adatto ad una stagione intermedia, esalta le voci di entrambe ma si schiude davvero quando entra in scena la Consoli che si rivela continuamente una sorpresa di grazia e riconoscibilità.

32. POLVERE DI STELLE – Ligabue

Ligabue rispolvera tutta la sua anima rock per viaggiare con convinzione nel mercato radiofonico estivo e per accompagnare con efficacia il suo nuovo tour negli stadi italiani. D’altronde ciò che il pubblico si aspetta da lui è proprio un brano di questo genere a cui, però, manca tutta la stoffa del grande classico che Luciano, ormai, non tira fuori da qualche tempo di troppo.

33. POLYNESIA – Gazzelle

Gazzelle non rinuncia alla sua personalità e continua a metterla in mostra anche in questo nuovo singolo che, malgrado utilizzi un sound accattivante e trascinante, racconta la fine dolorosa di una storia d’amore che lascia dietro di sè tante, troppe immagini quotidiane che non fanno che far soffrire.

34. CHI VUOL ESSERE MILIONARIO? – Clementino e Fabri Fibra

Accoppiata particolare fatta tutta di rap italiano. Un rap non di nuovissima scuola ma sempre contemporaneo e invidiato. E’ Clementino a reggere le sorti di quasi tutto il brano con Fibra che si riserva ben pochi spazi giusto per rompere la dinamica di un brano che, anche in solitaria, funziona ugualmente bene.

35. ALZA LA RADIO – Nek

Continua a provarci Nek non rinunciando a quella dimensione elettro-pop che ha conquistato nelle sue ultime stagioni musicali. Il mondo, però, è andato avanti velocemente e la canzone non aiuta certamente ad imporsi non avendo dentro sè quell’elemento di unicità che le avrebbe permesso di farsi notare davvero. Orecchiabile ma non memorabile.

36. QUEL SORRISO IN VOLTO – Modà

E’ uno di quei ritorni che si rivelano fedelissimi alla tradizione che, negli anni, Kekko e compagni hanno costruito attorno al proprio nome. Non ci sono elementi di novità nè nel testo, che continua a giocare con le frasi fatte sul romanticismo di una storia a due, nè nella melodia, che riprende tutti i punti fermi della scrittura di Kekko. Corre il rischio di confondersi in un repertorio che ha avuto hit più popolari.

37. MONTENAPO – Guè Pequeno e Lazza

Il rap di Guè incontra qui anche la collaborazione 2.0 di Lazza che non fa che ribadire l’ambiente urban da cui entrambe le presenze derivano. Cercate un’estate dura a suon di rap? Questa potrebbe essere la vostra perfetta colonna sonora senza, ovviamente, richiedere qualcosa di assolutamente innovativo.

38. VISTI DALL’ALTO – Rkomi

E’ questo, forse, l’anno di svolta del buon Rkomi che dopo aver convinto anche il pubblico più mainstream grazie al duetto con Sua Maestà Elisa punta, ora, a riconfermare la sua essenza più rap pur non rinunciando ad un ritornello canticchiato e orecchiabile. La produzione di Dardust suona leggera e poco invadente contribuendo a smorzare un genere che, per il grande pubblico, continua a rimanere riservato a poche generazioni.

39. ANDALUSIA – Negrita

I Negrita portano avanti il loro storico discorso di punk-rock italiano con il loro classico stile musicale e autorale. Si racconta di un viaggio che è occasione anche per raccontare di sè stessi, della propria vita e di quella concezione di “artista” che oggi viene riservata immeritatamente a tutti.

40. PIOGGIA VIOLA – Chiara Galiazzo e J-Ax

Il ritorno della giovane veneta dopo due anni di pausa dalle scene musicali ha portato con sè una ventata di freschezza in un repertorio che, sopratutto nei suoi ultimi episodi, era andato troppo inspessendosi. A questo scopo trova spazio anche una strofa riservata a J-Ax che, qui, fa il compitino non aggiungendo nulla ad una causa che aveva assolutamente bisogno di essere sostenuta per riportare Chiara davvero in testa alle classifiche.

41. DJ DI MERDA – Lo Stato Sociale feat. Arisa e Myss Keta

Potenzialmente poteva essere uno degli assoluti protagonisti musicali di questa estate musicale ma, sorprendentemente, non ha raccolto la giusta e meritata attenzione. Perchè? Forse troppi i protagonisti inclusi, forse la voce di Lodo che apre “stona” troppo rispetto a quell’usignolo di Arisa che regala l’ennesimo ritornello contagioso. Peccato.

42. AVEC MOI – Emma Muscat e Biondo

Coppia nella vita ed ora anche nella musica. Emma Muscat approda all’italiano insieme al suo Biondo ed il risultato è un pezzo fresco, primaverile e tradizionalmente collocato all’interno delle fusioni pop-rap. Orecchiabile anche se c’è parecchia strada per rendere credibile questa bella interprete anche in italiano…

43. WELCOME TO MIAMI (SOUTH BEACH) – Max Pezzali

Il ritorno di Max Pezzali sulle scene è quanto di più simile a quanto ci aveva proposto nelle sue ultime stagioni musicali. Non arriva, purtroppo, la svolta che ad una carriera come a quella dell’ex 883 sarebbe forse servita per rilanciarsi sotto una nuova luce. Piacevole ed orecchiabile ma non sorprende e non conquista mai davvero. Banale.

44. PRIMA DI PARTIRE – Luna Carboni e Giorgio Poi

Luca Carboni riprende in mano uno dei brani facenti parte del suo ultimo progetto discografico e lo rivista con l’apporto di Giogio Poi e la produzione di Dario Faini (Dardust) al fine di renderlo ancora più “estivo” ed attuale. Il suo marchio di fabbrica rimane comunque intatto e continua a funzionare alla perfezione.

45. IL SENSO – Fiorella Mannoia

Sua Maestà Fiorella Mannoia si concede nuovamente ad un pop più contemporaneo ed attuale per questa sua estate. L’arrangiamento e la produzione spingono sull’acceleratore con i sintetizzatori mentre il testo rimane comunque impegnato a raccontare una relazione a due che non rimane sospesa ma si cala perfettamente nella dimensione dell’oggi (anche socialmente).

46. DOMANI VEDRAI – Gigi d’Alessio

Gigi ha inaugurato ufficialmente una sua nuova stagione di giovinezza. Lo vuole fare sposando produzioni fresche e contemporanee che non rifiutano affatto sintetizzatori, ritmica e tastiere. E sorprendentemente non suona nemmeno così strano ed incoerente rispetto a tanti altri suoi colleghi che quando fanno i giovani perdono ogni credibilità. Certo, l’autotune, forse, è troppo…

47. PRIMA O POI – Francesco Renga

Stagione assai difficile per Francesco Renga che dopo aver compiuto un passo falso sul palco del Festival di Sanremo ed un altro, forse ancor più importante, con la realizzazione del suo ultimo (poco ispirato) disco d’inediti si affida alla penna di Gazzelle per quest’estate. La verità è che la canzone non è nemmeno così malvagia ma tra il suo interprete ed il suo autore ci sono fin troppe differenze musicali, generazionali e umane.

48. BENVENUTI IN ITALY – Rocco Hunt

Anche Rocco Hunt si butta nella mischia con un brano non troppo ispirato e, forse, eccessivamente appiattito sul tema della causa che si accinge ad accompagnare: l’arrivo degli Europei di calcio under 21. Insomma, ora anche per i giovanissimi si cercano gli inni calcistici che, gira e rigira, sono sempre uguali a se stessi.

49. MILANO E’ DOVE MI SONO PERSA – Mietta

E’ il ritorno che non ti aspetti con la canzone che non ti aspetti. Mietta mette da parte (forse per sempre) il suo passato artistico e musicale e vira con prepotenza e convinzione verso l’attualità musicale. Ed ecco che le sue doti di interprete la aiutano a portare a casa un brano, sulla carta, difficile per il suo abituale carisma artistico ma che qui già odora di tormentone.

50. I FEEL LOVE – Giorgia

La voce regina del soul italiano si dedica a reinterpretare il classico di Donna Summer e lo fa riproponendo quelle atmosfere dance tipiche del finire degli anni ’70 con i mezzi di cui oggi dispone la produzione musicale. Un omaggio senza troppe pretese (nemmeno vocali).

51. PAROLACCE – Sergio Sylvestre

Era uno dei ritorni più attesi e contemporaneamente più rischiosi quello di Sergio Sylvestre. Lo era perchè oggi lo spazio per il soul è assai risicato nel mercato discografico attuale ed, infatti, il gigante americano si destreggia in un mondo sonoro che poco ha a che fare con quanto fatto finora. Uno stravolgimento che per ora, però, desta più dubbi che risultati.

52. TI LASCIO ANDARE – Alberto Urso

L’ultimo vincitore di Amici di Maria de Filippi sceglie il brano più “carburato” del suo primo album per la stagione estiva. Lo fa sperando di poter essere ugualmente competitivo in una stagione che solitamente mette da parte ogni tipo di profondità. Nemmeno qualche sporcatura di ritmica ed elettronica nell’arrangiamento lo salva.

53. MAI PIU’ DA SOLI – Renato Zero

Scelta strana quella di Renato Zero che estrae il primo singolo del suo nuovo progetto discografico nel corso della difficilissima stagione estiva. Lo fa dedicandosi al mondo attuale tirando fuori, come spesso negli ultimi anni, un testo che si dedica alla denuncia sociale sotto diversi aspetti. Stavolta è la volta del mondo social fatto soltanto di apparenza.

54. SAI CHE TI HO PENSATO SEMPRE – Lorenzo Licitra

Ha atteso il suo momento, lo ha fatto per raccontarsi al meglio e sotto il sigillo della verità. Il ritorno primaverile di Lorenzo Licitra ha portato con sè una bella ballata pop che parte lenta e poi prende il volo in un ritornello piacevolissimo e particolarmente canticchiabile. Il bel canto, a volte, sa essere anche leggero oltre che profondo in un testo che profuma di vita vera e vissuta.

55. 2 GOCCE DI VODKA – Tormento

Tormento ci riprova in solitaria per bissare il recente successo avuto affianco a J-Ax. Per questo suo ritorno adotta ancora atmosfere a cavallo tra il pop orecchiabile da alta rotazione ed il rap più mitigato. Funziona nella sua radiofonicità anche grazie ad una voce soffiata che si rivela essere diversa dal 90% delle vocalità di oggi.

56. TIJUANA – Emis Killa

Emis continua a marciare lungo la propria strada trovando piacevole destreggiarsi anche con il sound latino. Le strofe sono sempre abbastanza parlate e sporcate da una produzione che strizza l’occhio anche alla trap. Il ritornello, invece, cerca di trovare il perfetto verso da canticchiare sotto l’ombrellone per passare alla storia di una stagione.

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.