Rivelati i nomi e i titoli delle canzoni degli artisti che calcheranno il palco del Teatro Ariston
Imprevedibilità, questo il sostantivo femminile utilizzato più volte da Amadeus per descrivere quella che sarà la 70esima edizione del Festival di Sanremo. Gioca a carte scoperte il direttore artistico, che ha finalmente divulgato la lista completa degli artisti che parteciperanno alla gara canora prevista dal 4 all’8 febbraio 2020. I nomi sono stati svelati ieri sera nel corso dello speciale televisivo de “I soliti ignoti” legato alla Lotteria Italia, confermando in buona parte la lista dei cantanti già anticipata sulle pagine di Repubblica.
Nel cast troviamo interessanti debutti e inaspettati ritorni, a cominciare dai veterani Michele Zarrillo, Marco Masini e Irene Grandi, le gradite e consecutive rentrée di Enrico Nigiotti e Achille Lauro, gli esordienti di lusso Piero Pelù e Levante, la sorpresa Elettra Lamborghini, i rapper Anastasio, Rancore e Junior Cally, i cantautori Francesco Gabbani e Diodato, i musicisti Paolo Jannacci e Raphael Gualazzi, l’inedita coppia composta da Bugo e Morgan, i gruppi de Le Vibrazioni e i Pinguini Tattici Nucleari, gli ex partecipanti di “Amici” di Maria De Filippi Elodie, Alberto Urso, Giordana Angi, Riki e le due new entry last minute di Rita Pavone e Tosca, interpreti raffinate sia della canzone italiana che della tradizione popolare. Analizziamoli uno per per uno.
Achille Lauro – “Me ne frego”
Eclettico artista romano alla sua seconda partecipazione consecutiva dopo il nono posto dello scorso anno ottenuto con “Rolls Royce” e il successivo successo riscosso da “1969”, l’album della sua definitiva consacrazione. Per lui è tempo di conferme. Torna a Sanremo con “Me ne frego”, brano che suscita grande curiosità non solo per il titolo, ma anche per i continui riferimenti e indizi che lo stesso Achille Lauro ha riservato sui canali social riguardo il patrono d’Italia San Francesco d’Assisi. Sarà davvero “il giorno del giudizio”?
Alberto Urso – “Il sole ad est”
Ha vinto la 18esima edizione di “Amici” di Maria De Filippi, ancor prima aveva partecipato a “Ti lascio una canzone”, dieci anni dopo ritorna in Rai per prendere parte all’appuntamento più importante per la carriera di un artista: il Festival di Sanremo. “Il sole ad est” è la canzone scelta per partecipare alla gara, stesso titolo dell’album che Alberto Urso ha pubblicato lo scorso 31 ottobre, da cui sono stati estratti i precedenti singoli “E poi ti penti” e “Non sono più lo stesso”. Sarà un debutto fortunato come quello de Il Volo di cinque anni fa?
Anastasio – “Rosso di rabbia”
Altro esordio interessante per Anastasio, vincitore della dodicesima edizione di X Factor, alla sua prima partecipazione in gara dopo l’ospitata dello scorso anno, dove ha presentato l’inedito “Correre”. Si intitola “Rosso di rabbia”, invece, il brano che presenterà nel corso del 70esimo Festival di Sanremo, un pezzo che già dal titolo mette in risalto la “cazzimma” e la poetica del rapper campano, in tutta la sua ispirazione urbana e contemporanea. Riuscirà a bissare il grande successo ottenuto con il suo primo singolo “La fine del mondo”?
Bugo e Morgan – “Sincero”
Unico duetto in gara, la coppia che sulla carta non ti aspetti, vale a dire Bugo e Morgan. Debutto assoluto per il primo, considerato come uno dei pionieri dell’indie italiano, e terza partecipazione per il secondo, la prima senza i Bluvertigo. “Sincero” è il titolo del brano che mette insieme due dei cantautori più ispirati ed estemporanei del panorama musicale italiano, un pezzo composto a otto mani dagli stessi artisti con Andrea Bonomo e Simone Bertolotti. La loro affinità intellettuale farà la differenza anche sul palco dell’Ariston?
Diodato – “Fai rumore”
Non c’è due senza tre anche per Diodato che, dopo il secondo posto ottenuto tra le Nuove Proposte nel 2014 con “Babilonia” e l’ottava posizione raggiunta nel 2018 con “Adesso” in coppia con Roy Paci, torna in gara al Festival con “Fai rumore”, brano composto dallo stesso artista insieme ad Edwyn Roberts, che anticipa il suo terzo album in studio, intitolato “Che vita meravigliosa”, la cui uscita è prevista subito dopo la partecipazione sanremese, vale a dire il prossimo 14 febbraio. Tempo di definitive conferme?
Elettra Lamborghini – “Musica (e il resto scompare)”
Debutto assoluto per la popolare ereditiera emiliana Elettra Lamborghini, dalla sua parte numeri importanti ottenuti con i singoli “Pem pem” e “Mala”, oltre che con l’album d’esordio dello scorso anno “Twerking queen”. Di recente l’abbiamo vista come giudice della sesta edizione italiana di The Voice, a Sanremo fà il suo esordio con “Musica (e il resto scompare)”. Il suo nome ha già diviso il pubblico tra favorevoli e contrari, come nella migliore delle tradizioni del Festival, riuscirà ad abbattere una volta per tutte i pregiudizi?
Elodie – “Andromeda”
Secondo soggiorno in riviera per la bella interprete Elodie, reduce da un 2019 ricco di soddisfazioni. A tre anni di distanza dal buon esordio sancito da “Tutta colpa mia”, dopo le recenti hit realizzate insieme a Marracash e i The Kolors, la cantante torna a calcare il palco del Teatro Ariston con “Andromeda”, brano che porta la duplice prestigiosa firma di Dardust e di Mahmood, autori del pezzo che si è aggiudicato il titolo della kermesse lo scorso anno. Archiviate le soddisfazioni estive, per l’interprete è giunto il momento di un successo pluristagionale?
Enrico Nigiotti – “Baciami adesso”
Terza partecipazione, la seconda consecutiva, per Enrico Nigiotti, già in gara tra le Nuove Proposte nel 2015 con “Qualcosa da decidere” e lo scorso anno con “Nonno Hollywood”. Il cantautore livornese, in cerca della definitiva consacrazione dopo l’ottima proposta presentata dodici mesi fà, torna sul palco dell’Ariston con il brano intitolato “Baciami adesso”. Dopo aver partecipato sia ad “Amici” che ad “X Factor”, cantato con Gianna Nannini, aver composto pezzi per Laura Pausini ed Eros Ramazzotti, per lui si tratterà del Festival della consacrazione?
Francesco Gabbani – “Viceversa”
Nella storia di Sanremo non esistono precedenti, Francesco Gabbani è l’unico ad aver vinto la categoria Nuove Proposte e la sezione big in maniera ravvicinata, nel 2016 con “Amen” e nel 2017 con “Occidentali’s karma”. Insomma, su due partecipazioni non è mai uscito sconfitto. C’è grande curiosità attorno al brano che proporrà per questa sua terza volta in gara, dal titolo “Viceversa”, il cui testo si avvale della prestigiosa collaborazione con Pacifico. Riuscirà il cantautore toscano a mandare definitivamente in pensione la scimmia?
Giordana Angi – “Come mia madre”
Gradito ritorno per Giordana Angi, dopo la partecipazione un po’ in sordina tra le Nuove Proposte del 2012, che forse in pochi ricorderanno, e il rilancio ottenuto lo scorso anno con l’ultima edizione di “Amici“, l’artista romana torna sul palco dell’Ariston da big, in gara con “Come mia madre”, canzone composta assieme a Manuel Finotti. La cantautrice ritrova al Festival l’amico Alberto ma anche e soprattutto Tiziano Ferro, con il quale ha firmato ben tre pezzi all’interno del suo ultimo album. Dopo essere stata la donna che ha venduto di più nel 2019, sarà anche quella che si piazzerà meglio in classifica a Sanremo 2020?
Irene Grandi – “Finalmente io”
Venticinque anni di carriera e cinquant’anni di vita da poco compiuti, per Irene Grandi è tempo di un ritorno in grande stile. Quinto Sanremo per l’artista toscana, dopo aver partecipato lo scorso anno in veste di ospite di Loredana Bertè, a vent’anni di distanza dal secondo posto ottenuto con “La tua ragazza sempre”, anche questa volta il pezzo porta la firma di Vasco Rossi, oltre che di Gaetano Curreri, Andrea Righi, Roberto Casini e si intitola “Finalmente io”. Odore di rivincita doppio il millennium bug degli Avion Travel?
Junior Cally – “No grazie”
Il famoso “togli la cera, metti la cera” di Karate Kid, per Junior Cally potrebbe trasformarsi in “togli la maschera, metti la maschera”. Sì perché il rapper romano ha rivelato la propria identità giusto qualche mese fa, liberandosi di un peso che da anni lo aveva un po’ inibito, per fare un passo indietro in occasione di questo debutto sanremese. “No grazie” è il titolo della canzone con cui prenderà parte al Festival, con due album alle spalle e risultati sorprendenti a livello di vendite e streaming, riuscirà a liberarsi una volta per tutte dal peso della maschera?
Le Vibrazioni – “Dov’è”
Terza partecipazione anche per Le Vibrazioni (quarta per Sarcina che ha gareggiato da solista nel 2014), dopo la reunion e il ritrovato successo ottenuto proprio a Sanremo nel 2018 con “Così sbagliato” e il debutto di quindici anni fa con “Ovunque andrò”. Si intitola “Dov’è” la canzone che li riporta sul palco dell’Ariston, dopo una serie fortunata di bei singoli piazzati negli ultimi mesi, come “Pensami così”, “Cambia” e “L’amore mi fa male”. Saranno pronti per riprendersi quel posto nell’Olimpo della musica italiana che gli spetta di diritto?
Levante – “Tiki Bom Bom”
Esordio per Claudia Lagona, in arte Levante, cantautrice siciliana d’origine che dal 2013 in poi è riuscita ad imporsi come una delle proposte femminili più interessanti della scena musicale nazionale. Fresca della pubblicazione del suo quarto album “Magmamemoria”, debutta sul palco dell’ariston con “Tiki Bom Bom”, brano dal titolo curioso e imprevedibile, proprio come la sua stessa autrice/interprete. Riuscirà a raggiungere un consenso più trasversale senza perdere quella personalità che tanto la contraddistingue?
Marco Masini – “Il confronto”
Nona partecipazione sanremese per Marco Masini, a trent’anni di distanza dal debutto e dalla vittoria della Nuove Proposte con “Disperato”, bissata poi nel 2004 con “L’uomo volante”. Si intitola “Il confronto” il pezzo scelto dal cantautore fiorentino per raccontare e raccontarsi ancora una volta, con l’inconfondibile schiettezza che da sempre contrassegna le sue produzioni. Riuscirà ancora una volta a trovare il giusto compromesso tra tradizione e contemporaneità?
Michele Zarrillo – “Nell’estasi o nel fango”
Il veterano di questa edizione si chiama Michele Zarrillo, che raggiunge quota tredici partecipazioni, un bel curriculum che vanta la vittoria della sezione Nuove Proposte nel 1987 con “La notte dei pensieri”. Al Festival ha sempre presentato canzoni entrate di diritto nella storia della musica leggera italiana, da “Una rosa blu” a “Cinque giorni” passando per “L’elefante e la farfalla”. Quest’anno torna in gara con un pezzo intitolato “Nell’estasi o nel fango”, riuscirà a fare tredici in tutti i sensi?
Paolo Jannacci – “Voglio parlarti adesso”
Debutto assoluto sul palco dell’Ariston per Paolo Jannacci, almeno come cantante, perché al Festival c’era già stato in diverse vesti, sia come direttore d’orchestra (dirigendo anche suo papà) sia come ospite, proprio com’era accaduto lo scorso anno nella serata dei duetti con Enrico Nigiotti. “Voglio parlarti adesso” è il brano con cui prenderà parte alla 70esima edizione di Sanremo, composto assieme ad Andrea Bonomo, Emiliano e Maurizio Bassi. Animo jazz, riuscirà a trovare la sua giusta dimensione sul palco più pop d’Italia?
Piero Pelù – “Gigante”
Di fatto è un esordiente anche Piero Pelù, senz’altro il nome più altisonante e meno scontato di questa edizione, un autentico pezzo di storia della musica italiana, uno dei pochi artisti in circolazione che non aveva ancora calcato il palco dell’Ariston, una presenza che nobilita l’intera edizione. “Gigante” è il brano scelto per celebrare i suoi primi quarant’anni di carriera, un pezzo dedicato al nipotino di tre anni e alle persone che hanno voglia di rinascere. Riuscirà il rocker toscano a contagiare con la sua energia il pubblico dell’Ariston?
Pinguini Tattici Nucleari – “Ringo Starr”
Direttamente dal pianeta-indie arriva uno dei gruppi più in voga del momento: i Pinguini Tattici Nucleari, reduci dal successo del loro quarto album in studio “Fuori dall’hype”, rilasciato lo scorso aprile, e da una tournée in programma nei palazzetti, praticamente quasi tutta sold out. “Ringo Starr” è il titolo della canzone che li porta per la prima volta in riviera, cogliendo l’eredità lasciata da Lo Stato Sociale e dagli Ex-Otago. Riusciranno ad imporsi e, soprattutto, a durare nel tempo più della settimana festivaliera?
Rancore – “Eden”
Dopo aver ricoperto lo scorso anno il ruolo di “guest non accreditato” di Daniele Silvestri, questa volta i riflettori saranno puntati tutti su Rancore e sul suo enorme talento. Reduce dalla precedente annata e dall’incetta di riconoscimenti ottenuti con “Argentovivo” (Premio della Critica “Mia Martini”, Premio della Sala Stampa “Lucio Dalla” e Premio “Sergio Bardotti” per il miglior testo), il rapper romano torna in gara con “Eden”, pezzo che anticipa l’uscita del suo terzo lavoro in studio. Per lui si spalancheranno definitivamente le porte del paradiso?
Raphael Gualazzi – “Carioca”
Quarta volta all’Ariston per Raphael Gualazzi, dopo la vittoria raggiunta nel 2011 tra le Nuove Proposte con “Follia d’amore”, il quinto posto del 2013 con “Sai (ci basta un sogno)” e la medaglia d’argento del 2014 con “Liberi o no”, ottenuta in duo con The Bloody Beetroots, il pianista marchigiano torna sul palco dell’Ariston a ritmo di “Carioca”, canzone composta a sei mani con Davide Petrella e Davide Pavanello. Sarà riuscito il cantautore a trovare il giusto compromesso tra orecchiabilità e qualità?
Riki – “Lo sappiamo entrambi”
Debutto assoluto al Festival di Sanremo per Riccarco Marcuzzo, alias Riki, l’ex talento di Amici 16, nonché artista più venduto del 2017 grazie al suo EP d’esordio “Perdo le parole”. Dopo alcuni mesi di latitanza, un lungo periodo di lavoro in Sud America, il giovane milanese torna in scena con “Lo sappiamo entrambi”, brano che accompagnerà l’uscita del suo secondo album in studio, a circa due anni e mezzo di distanza dall’ultimo lavoro “Mania”. Per lui si tratterà del giusto rilancio?
Rita Pavone – “Niente (Resilienza 74)”
Voce senza tempo quella di Rita Pavone che, con i suoi 27 album e le centinaia di canzoni eseguite ben in sette lingue diverse, non ha davvero niente da dimostrare. “Niente (Resilienza 74)” è il titolo del brano scritto da suo figlio, che la porta a Sanremo per la quarta volta, l’ultima ben 48 anni fa con “Amici mai”. Al Festival non ha mai trovato particolare fortuna, classificandosi una volta tredicesima, mentre per le altre due volte non ha raggiunto la serata finale. A 74 anni è giunto il tempo del riscatto?
Tosca – “Ho amato tutto”
La sua presenza ha sorpreso tutti, personalmente mi ha addolcito il cuore. Sì perché Tosca ha sempre cantato con trasporto e sentimento, diventando una delle poche artiste ad aver perfezionato una tecnica straordinaria, senza mai sottovalutare l’aspetto comunicativo. “Ho amato tutto” è il titolo della canzone che la porta in gara per la quinta volta, dopo il debutto del 1992 con “Cosa farà Dio di me”, la vittoria del 1996 con “Vorrei incontrarti fra cent’anni” in coppia con Ron e l’ultima partecipazione del 2007 con “Il terzo fuochista”. Riuscirà nel delicato compito di coniugare nuovamente teatro e canzone?
Nico Donvito
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