venerdì 22 Novembre 2024

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Fabrizio De Andrè e PFM, al cinema con il loro concerto ritrovato

Il docufilm diretto da Walter Veltroni nelle sale cinematografiche solo il 17, il 18 e il 19 febbraio

Avrebbe compiuto ottant’anni proprio in questi giorni Fabrizio De Andrè, nato il 18 febbraio del 1940, per celebrarlo sarà disponibile nelle sale cinematografiche lo storico live registrato al Padiglione C della fiera di Genova nel lontano 1979, realizzato insieme alla PFM. Un docufilm diretto da Walter Veltroni, impreziosito dagli interventi e dai racconti di Dori Ghezzi, Franz Di Cioccio, Patrick Djivas, Franco Mussida, Flavio Premoli, David Riondino, Piero Frattari e Guido Harari, alcuni dei protagonisti di quella tournée, oltre che della vita artistica e personale del noto cantautore.

Disponibile nelle sale cinematografiche solo per tre giorni, dal 17 al 19 febbraio, “Fabrizio De André e PFM. Il concerto ritrovato”, ripercorre e ripropone un’epoca, fotografando un momento storico delicato e rivoluzionario attraverso l’inaspettato sodalizio artistico tra uno dei più grandi rappresentanti del nostro cantautorato e la rock band italiana più conosciuta al mondo. Un documento straordinario che fino ad oggi conoscevamo solo in formato audio grazie all’album Fabrizio De André in concerto – Arrangiamenti PFM”, pubblicato nello stesso anno della registrazione, uno dei dischi dal vivo più venduto della storia.

«Strana la vita, non finisce mai di riservarti sorprese – racconta Dori Ghezzi – per fortuna, come in questo caso, si tratta di una sorpresa davvero bella. Sono anch’io molto curiosa ed emozionata di rivedere quello storico concerto. Se ci penso mi sento già riproiettata in quei momenti travolgentemente belli, di 40 anni fa». Franz Di Cioccio della PFM aggiunge: «Che bello ritrovare Fabrizio sul palco con noi… vedere il film del concerto sarà come riabbracciarlo. Un grande amico che ha sempre raccontato gli uomini e le donne senza dare ‘buoni consigli’».

Il concerto ritrovato | Conferenza stampa

Un nastro che si credeva perduto per sempre, ritrovato grazie al regista Piero Frattari che lo ha salvato e conservato nel corso dei decenni. Il filmato restaurato del concerto diventa il fulcro di questo docufilm, il tutto coadiuvato dai racconti dei diretti protagonisti che rievocano l’atmosfera di quel giorno, le emozioni provate, il dietro le quinte e la magia di un’esperienza mai più replicata. Restio alle esibizioni in pubblico, queste immagini diventano un vero e proprio patrimonio per tutti gli amanti della musica di Fabrizio De André, riarrangiata sapientemente per l’occasione dalla PFM, un legame che era nato precedentemente ai tempi della registrazione in studio dell’album “La buona novella” del 1970 con alcuni membri della band in una precedente formazione.

«Il rocambolesco ritrovamento delle immagini del concerto tenuto il 3 gennaio del 1979 a Genova da Fabrizio De Andrè e dalla Premiata Formerai Marconi, meritava di essere celebrato nel giusto modo – spiega il regista Walter Veltroni – quelle cassette sono state salvate dal macero e dall’oblio. Le immagini furono girate da Piero Frattari con pochi mezzi e poche luci, in modo che Fabrizio non avvertisse la presenza, che non amava, della documentazione visiva del concerto. Poi si erano perse. Il loro ritrovamento e la loro rigenerazione, specie nello spettacolare audio 5.1, consentono a tutti di fruire della testimonianza di uno dei tour più importanti della storia della canzone italiana di quegli anni.

Il documentario l’ho pensato come un viaggio nel tempo. Verso quel giorno di gennaio della fine degli anni Settanta. Su un piccolo treno o nel teatro parrocchiale dove fecero le prove, alcuni dei protagonisti di quella esperienza ricostruiscono il clima di quei giorni e la scelta dell’incontro tra due musiche, quella della canzone d’autore e quella del rock progressivo, che si sentivano lontane, come i loro pubblici. Il viaggio, che si snoda anche attraverso le testimonianze di altri protagonisti, giunge fino all’ingresso del Padiglione C della fiera, prossimo all’abbattimento. Non ci sono altre voci se non quelle di chi c’era, quella sera. Si arriva, nel tempo e nello spazio, fino agli accordi con i quali il concerto iniziava. “Questa di Marinella è la storia vera”».

Il concerto ritrovato | Trailer

Tra le canzoni eseguite dal vivo, immortalate in questo docufilm, ritroviamo capolavori come: “La canzone di Marinella”, “Andrea”, “Il testamento di Tito”, “Un Giudice”, “Giugno ’73”, “La guerra di Piero”, “Amico fragile”, “Zirichiltaggia”, “Rimini”, “Via del campo”, “Avventura a durango”, “Bocca di rosa”, “Volta la carta” e “Il pescatore”. Prodotto da Sony Music con Except, “Fabrizio De André e PFM. Il concerto ritrovato” sarà distribuito al cinema da Nexo Digital (qui l’elenco completo delle sale) solo per tre giorni, il 17, il 18 e il 19 febbraio, l’occasione per molti appassionati di ritrovarsi ed assistere ad uno degli eventi storico-musicali più importanti dello secolo passato.

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.