giovedì 26 Dicembre 2024

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“Liberi”, l’estate dell’inedito trio Danti, Raf e Fabio Rovazzi – RECENSIONE

In radio e nei digital store dallo scorso 26 giugno il nuovo singolo del producer lombardo con Raf e Fabio Rovazzi

Un trio inedito, sulla carta incomprensibile, ma negli ultimi anni siamo stati abituati alle collaborazioni improbabili. Peccato che, questa volta, il risultato non soddisfi appieno la curiosità e le aspettative della vigilia, Liberi è un brano che non lascia il segno, sarà anche dovuto al periodo di uscita e all’ingente quantitativo di proposte, ma non acchiappa nemmeno al secondo, terzo o quarto ascolto.

Nulla da sindacare ai tre protagonisti, che individualmente rappresentano tre eccellenze nei loro rispettivi pianeti di comfort, Danti ci mette come sempre il sound, ma manca il guizzo che lo ha contraddistinto sin dai tempi dei Two Fingerz. Fabio Rovazzi e Raf aggiungono del loro, ma ne escono rispettivamente meno convincenti del solito.

In tal senso, “Liberi” non aggiunge molto di più ai loro singoli percorsi, come d’altronde anche a questa strana estate. Verrebbe da dire “come si fa, fa, faaa?”, ma per citare il famoso verso proposto dal trio Tozzi-Ruggeri-Morandi a Sanremo ’87, con lo stesso Raf presente in veste di co-autore, opterei per un “si può fare di più… senza essere eroi”.

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Liberi | Video

Liberi | Video

Due anelli formano un otto preciso
come si divide l’infinito e…
tu mi manchi come la musica house
non trovo pace nel mio caos

E’ un altro mare, è un’altra estate
è un altro viaggio, un altro volo
l’insostenibile leggerezza dell’essere solo
ho rischiato di perderti (di perderti)
in mezzo alla sabbia (alla sabbia)
ho rischiato di perdermi

Ma quanta rabbia
quanta rabbia che mi fa, fa, fa
siamo superstiti
ma dimmi tu, ma dimmi tu come si fa-a-a essere liberi?

Senza pensare al resto
cantando in auto vecchie canzoni sbagliando il testo
lascio guidare le emozioni
dimmi come si fa-a-a essere liberi?
dimmi come si fa

Ho visto troppa gente andare fuori
ma di sicuro non per fare festa
meglio vivere senza colori
se chi li vede è cieco e poi va fuori di testa
non respiro, non vi sento
con la musica da spiaggia non mi state convincendo
ma quale hit estiva, non la faccio mica
cancello tutto e tutti tengo il tempo con due dita

Passo tutta notte a guardarti
sono Dante, Instagram e l’Inferno
le tue foto sanno incendiarmi
e mi abbronzo guardando lo schermo
cuore rotto, un otto zero otto
come cani, love love down
sono a casa e in ogni posto tu sei la mia house

E’ un altro mare, è un’altra estate
è un altro viaggio, un altro volo
l’insostenibile leggerezza dell’essere solo
ho rischiato di perderti
in mezzo alla sabbia
ho rischiato di perdermi

Ma quanta rabbia
quanta rabbia che mi fa, fa, fa
siamo superstiti
ma dimmi tu, ma dimmi tu
come si fa-a-a essere liberi?

Senza pensare al resto
cantando in auto vecchie
canzoni sbagliando il testo
lascio guidare le emozioni
dimmi come si fa-a-a essere liberi?
dimmi come si fa, fa, fa

Dimmi tu, ma dimmi tu
come si fa-a-a essere liberi?
dimmi come si fa

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.