giovedì 21 Novembre 2024

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SUGGERITI

X-Factor 14: Una dozzina di nomi d’arte – Pagelle delle Last Call

E finalmente il momento tanto atteso è giunto, siamo arrivati agli ultimi dodici nomi che, dalla settimana prossima, saliranno sul palco della XFactor Arena a darsi battaglia per conquistare l’ambito trofeo di vincitore del talent made in Sky. Gli ascolti son stati fatti sempre nella solita location mentre i giudizi son stati dati in esterna. Il senso mi sfugge ma ci saran meccaniche che la ragione non capisce.

Ma bando alle ciance e giudichiamo queste esibizioni


Under Donna

Daria Huber – Delicate (Damien Rice): Daria inaugura questa sessione di selezioni con un’esibizione molto carina ed intima chitarra e voce. La bravura c’è ed anche la capacità di emozionare ed emozionarsi però non riesce a spiccare il volo, risultando già sentita e, in ultimo termine, noiosa. Voto: 6+

Martina “cmqmartina” Sironi – Tensione Evolutiva (Jovanotti): Una rivisitazione intelligente di un brano pop, ripensato in maniera elettronica, un po’ sullo stile di Cosmo, che sembra ormai il modello guida della giovane ragazza. Il pezzo però non è perfettamente adatto a questo sviluppo artistico e rischia di tranciarle le gambe, nonostante lei ne esca con grande inventiva. Bravissima ma non oggi. Voto: 5.5

Alessandra “Ale” Ciccariello – M12ano (ThaSupreme ft. Mara Sattei): Il coraggio di rivisitare un pezzo davanti ad uno dei suoi interpreti fa sempre impressione. La scelta paga, l’esibizione è piacevole, lei è sicura sul palco e riesce benissimo a sostituire l’elettronica con la musicalità del pezzo. Una bella voce, avrà un radioso futuro. Voto: 7

Alessandra “Mydrama” Martinelli – Dios Nos Libre Del Dinero (Rosalia): Un mashup del pezzo della cantante spagnola con delle strofe inedite in italiano, cantato con una voce particolare e ipnotica. Un cavallo di razza che è pronto a correre. Voto: 8-

Elisa “Casadilego” Coclite – Kitchen Sink (Twenty One Pilots): Un’esibizione sentita e sofferta al pianoforte, che fa vedere tutta l’emotività della giovane interprete che si dimostra versatile e capace di andare oltre il puro pop. Non male ma deve ancora crescere tanto. Voto: 6.5

Ai live show di XFactor accedono: CASADILEGO, CMQMARTINA, MYDRAMA


Over

Michelangelo “N.A.I.P.” Mercuri – Bandiera Bianca (Franco Battiato): Un performer a tutto tondo anche questa volta con un’esibizione sarcastica e dissacrante come i migliori Elio e Le Storie Tese e che, sempre come loro, dimostra un’enorme conoscenza musicale muovendosi tra composizione e ricomposizione del concetto stesso di forma canzone. Assurdo, ma ho paura di cosa potrebbe uscire nel corso del programma da lui. Voto: 8+

Claudio “Disarmo” Luisi – Lover You’ve should come over (Jeff Buckley): Un’esibizione assurda, delicata, piena di personalità, con controllo ma anche forza. Uno dei più grandi rimpianti dell’edizione. Voto: 7.5

Edda Maria “Eda Marì” Sessa – La musica non c’è (Coez): Ennesima performance molto delicata e che sembra danzare tra le nuvole. Ai live verrà bistrattissima perchè priva di una vera e propria originalità artistica. Ma a me lascia delle belle sensazioni. Voto: 8.5

Gabriel “Kaima” Covino – Chic (Izi): Molto classico, fin troppo, niente che non sia già stato visto più volte nè nel rappato nè nello stile. Voto: 5

Giuseppe “Vergo” Piscitello – Il Mondo Nuovo/Ora che fai (Neffa/Salmo): Un performer completo, con movimenti, balletti e passione, dispersi in un potentissimo autotune. Un Mahmood con la voce cammuffato. Non riesco molto ad apprezzare gli artefatti vocali e difatti senza autotune rende decisamente meglio. Da valutare sul lungo periodo. Voto: 5.5

Ai live show accedono: N.A.I.P., EDA MARI’, VERGO


Gruppi

Little Pieces of Marmalade – Helter Skelter (Beatles): Scorretti, metal, rock, punk, sporchi e cattivi, i LPOM non si frenano un attimo e si buttano senza pudori in un’esibizione che non sembra nemmeno uscita da un talent. Possono essere la rottura. Voto: 8.5

Yellow Monday – Kurt Cobain (Brunori Sas): Un’esibizione molto basic che non rende giustizia ad una band che aveva saputo fare di meglio. Sono precisi e puliti ma non sempre basta, non riuscendo ad entrare totalmente nel mood del pezzo Voto: 6+

Melancholia – White Rabbit (Jefferson Airplane): Praticamente perfetti e trascinanti dall’inizio alla fine capaci di farti entrare nel loro mondo e fartici restare proprio come se stessi seguendo il coniglio bianco. Particolarissimi e bravi tecnicamente. Voto: 9

Wime – Curami (CCCP): In un mood orientaleggiante con una tecnica vocale mista tra i Kymera e i The Bastard Sons Of Dioniso i Wise entrano in un mondo tutto loro oltre i confini del post punk. Una delle cose più viscerali e caotiche mai viste su quel palco. Voto: 9+

Manitoba – The Last Goodbye (The Kills): Tutto molto classico con le due voci e le strumentali che riescono ad amalgamarsi perfettamente e ad andare a tempo. Non impressiona ma funziona. Voto: 7+

Ai live show accedono MANITOBA, LITTLE PIECES OF MARMELADE e MELANCHOLIA


Under Uomo

Leonardo “Leo” Meconi – Superstition (Stevie Wonder) e Piazza Grande (Lucio Dalla): Due pezzi per il giovane bolognese, uno in inglese e l’altro in italiano. L’attitude non è male, dimostra forse una vera e propria mancanza di identità artistica che però si può sviluppare facilmente. Voto: 7-

Francesco “Blue Phelix” Franco – Midnight (inedito): Un inedito interessante con alcune sfumature da One Republic, che potrebbe essere spendibilissimo nel mercato discografico. Lui però un pochino acerbo. Voto: 7.5

Giuseppe “Roccuzzo” – La notte (Arisa): Per tutti era il vincitore annunciato, per me è un tipo di canto e di performance che sarebbe andato bene nel 2012 a dirla tutta. Ormai la musica chiede altro e anche chi si affidava ad uno stile di cantato ed interpretazione simile (Mengoni) ha modernizzato la propria proposta cambiando generi ed adattando la vocalità. Peccato. Voto: 5-

Franco “Blind” Rujan – Fatti Miei (inedito): Un po’ Capo Plaza, un po’ reggaeton, è una ventata di aria fresca per XFactor, ma non è detto funzioni troppo. Voto: 6.5

Filippo “Santi” – 92B (inedito): Un po’ cantante indie, un po’ ragazzo di strada, non ha una vera e propria personalità, mischiando Brunori alle proposte più moderne. Ma il pezzo è piacevole. Voto: 6

Ai live show accedono BLUE PHELIX, BLIND e SANTI