Recensione del quarto album d’inediti del duo
Difficili da etichettare. Difficili, a volte, anche da comprendere. Eppure felici di essere difficili. Lo hanno ripetuto in più di un’occasione i ragazza de La Rappresentante di Lista che questa loro complessità hanno pensato di offrirla soprattutto per mezzo della loro musica. Il risultato è My mamma, un album con dieci tracce che arricchiscono il percorso discografico di Veronica e Dario ma, soprattutto, continuano a raccontare una visione sulle cose, sulla vita, sull’esistente.
Le canzoni |
Il manifesto è offerto sicuramente da quella Amare (di cui qui la nostra recensione) portata sul palco del Festival di Sanremo 2021 per il debutto alla kermesse dopo dieci anni di attività, canzoni scritte e palchi calcati. Manifesto di un progetto che vuole celebrare l’esistenza partendo dal sentimento che muove il mondo. Eppure ‘Amare’ è, oltre a manifesto, anche compromesso: punto d’incontro tra il messaggio originario di Veronica e Dario e l’immediatezza del linguaggio (anche musicale) di Dario ‘Dardust’ Faini che, per la prima volta, ha curato una produzione del duo. Se la voce spicca per i suoi colori avvolgenti, il testo si rivela di semplice accesso come anche la melodia di un inciso accattivante (ed eppur ricchissimo di elementi). Dopo anni di lavoro, forse, è questo il brano che testimonia che il grande passo in avanti per un artista è rendere accessibile se stesso senza snaturarsi.
In realtà, la parte restante di questo ‘My mamma’ testimonia tutta la complessità che si cela dietro un disco, una canzone scritta perchè sentita e un testo concepito perchè frutto di una riflessione profonda su di una tematica. Lo si avverte per l’autentica sorpresa di Oh ma oh pa, che esplora il territorio di un ritornello sostenuto sonoramente in contrapposizione a delle strofe delicatissime, e per la successiva ed altrettanto inaspettata Alieno, che dimostra che “la faccia tosta ce l’ho” calandosi da subito nell’ambientazione elettronica distorcendo i suoni e creando un inciso ipnotico.
La componente sperimentale rimane centrale soprattutto a livello di produzione dove i suoni risultano essere sempre curatissimi, ricercati e pieni. Lo mostra con efficacia Fragile, dove si concretizza una distorsione ipnotica sia a livello di suoni che della voce di Dario che qui prende la scena. Più rassicurante, invece, suona Religiosamente che vocalmente riadotta timbriche soavi ma ritmicamente si concede il lusso di guardare a nuove desinenze tirando fuori un altro grandissimo inciso che non si potrà fare a meno di cantare. L’attenzione alla componente ritmica e a suoni poco convenzionali rimane, comunque, ben viva anche per Sarà (“sarà che non mi piace il gioco del potere ma tutto questo mio mondo è a un passo dal crollare”) e per V.G.G.G. (Very Good Glenn Gould), dove si rifiuta l’idea di vedersi impedita la libertà di pensiero.
Il trittico di brani finale, però, è la gemma suprema di un album ricco anche se ben misurato. La delicatissima Paesaggi stranieri mette da parte la sperimentazione e adotta il linguaggio di una classica ballata per far risplendere la vocalità di Veronica e per tratteggiare i contorni di una storia d’amore. Parte con il parlato, invece, Resistere che, pur distendendosi in oltre 5 minuti, ha la capacità di tenere l’ascoltatore concentrato su di una narrazione testuale che si basa tutta su di un flusso di coscienza che culmina con l’assioma “voglio provare ad esistere, la mia natura è resistere e non mi importa di perdere: quello che mi serve adesso è vivere”. La chiusura avviene con Mai mamma che con il coraggio del dire, nel vero senso del termine, da spazio a un brano senza regole che fa da manifesto al “fare musica”.
In conclusione |
Non è facile trovare il compromesso tra personalità e comunicazione, tra ricerca ed immediatezza, tra complessità e resa semplificata. Con questo My mamma l’impresa de La Rappresentante di Lista può dirsi, però, riuscita in pieno. Ne esce un disco completo, ricco di colori, di tanta musica suonata e frutto di un ragionamento realmente affrontato. Fare musica dovrebbe richiedere sempre un pensiero alla genesi del movimento creativo. Spesso questo pensiero c’è ma quasi mai è profondo e complesso. Quello de La Rappresentante di Lista orgogliosamente lo è. E non si può che goderne.
Migliori tracce | Resistere – Amare – Paesaggi stranieri – Religiosamente
Voto complessivo | 8.3/10
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My mamma | Tracklist e stelline
- Religiosamente ★★★★★★★★½☆
[Veronica Lucchesi, Dario Mangiaracina, Pacifico – Veronica Lucchesi, Dario Mangiaracina] - Oh ma oh pa ★★★★★★★★☆☆
[Veronica Lucchesi, Dario Mangiaracina] - Alieno ★★★★★★★½☆☆
[Veronica Lucchesi, Dario Mangiaracina – Veronica Lucchesi, Dario Mangiaracina, Roberto Cammarata] - Fragile ★★★★★★★½☆☆
[Veronica Lucchesi, Dario Mangiaracina – Veronica Lucchesi, Dario Mangiaracina, Roberto Cammarata] - Sarà ★★★★★★★★☆☆
[Veronica Lucchesi, Dario Mangiaracina – Veronica Lucchesi, Dario Mangiaracina, Fabio Gargiulo] - Amare ★★★★★★★★½☆
[Veronica Lucchesi, Dario Mangiaracina – Veronica Lucchesi, Dario Mangiaracina, Roberto Cammarata, Dario Faini] - V.G.G.G. (Very Good Glenn Gould) ★★★★★★★½☆☆
[Veronica Lucchesi, Dario Mangiaracina] - Paesaggi stranieri ★★★★★★★★½☆
[Veronica Lucchesi, Dario Mangiaracina] - Resistere ★★★★★★★★★★
[Veronica Lucchesi, Dario Mangiaracina] - Mai mamma ★★★★★★★★½☆
[Veronica Lucchesi, Dario Mangiaracina – Veronica Lucchesi, Dario Mangiaracina, Roberto Cammarata]
Ilario Luisetto
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