venerdì 22 Novembre 2024

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Maneskin favoriti all’Eurovision: “Un po’ ci stiamo credendo”

La band romana rivela in conferenza stampa il proprio stato d’animo a poche ore dalla finalissima della kermesse europea

Dopo aver trionfato al Festival di Sanremo, la musica dei Maneskin sta funzionando anche a livello internazionale. “Zitti e buoni” è il brano dell’Eurovision Song Contest 2021 più ascoltato al mondo. Incredibile ma vero, l’Italia parte questa volta da super favorita, come riporta l’attendibile fonte dell’EurovisionWorld, che monitora in tempo reale le quote rivelate dai vari bookmaker europei.

Domani sera a partire dalle 20.40, in diretta su Rai Uno, andrà in scena l’ultimo atto di questa 65esima edizione della nota manifestazione canora, che torna dopo l’assenza dello scorso anno causata dal Covid. In occasione dell’incontro stampa organizzato dalla Rai questa mattina, abbiamo raccolto alcune interessanti dichiarazioni alla vigilia di questo importante appuntamento.

Inaugura la conferenza il direttore di rete Stefano Coletta: «L’Eurovision non è soltanto un’esperienza televisiva, attraverso le bellissime performance abbiamo l’opportunità di cogliere tutto quello che c’è al di fuori del nostro Paese. La sua è una funzione quasi antropologica, oltre che musicale. I Maneskin porteranno un carico espressivo molto contemporaneo. Grazie a loro mostreremo di sicuro qualcosa di nuovo, saremo guardati con occhi diversi».

A fargli eco è il vicedirettore Claudio Fasulo, che aggiunge: «Onestamente credo che il Festival di Sanremo e l’Eurovision Song Contest siano un po’ dei cugini. Di questa competizione internazionale mi piace molto il clima di festa. L’atmosfera che si respira in arena è il dodicesimo uomo in campo, forse questo all’Ariston si vive di meno, perché da noi c’è una competizione più intensa».

La parola passa ai due nuovi commentatori, cominciando da Gabriele Corsi: «L’Eurovision è la Champions League della musica, questa per noi è una grande responsabilità. Si tratta di un’edizione con un grande valore simbolico, non a caso l’hastag ufficiale #OpenUp suggerisce questo spirito di riapertura. Attraverso la musica sono passate le grandi rivoluzioni, quest’anno ci sarà tanta energia e un ottimo livello artistico».

«Mi sento molto emozionato, in questo Eurofestival ci sono delle canzoni pazzesche, non ho mai ascoltato così tanto talento tutto insieme – aggiunge l’altro commentatore Cristiano Malgioglio – tiferò per i Maneskin, perchè loro hanno una grande sensualità nonostante facciano un genere aggressivo come il rock. Da noi ci si aspetta sempre grandi melodie, ma grazie a Dio abbiamo anche personaggi che mostrano qualcosa di nuovo, proprio come ha fatto di recente Mahmood. La nostra musica è la più bella del mondo».

Le parole in conferenza stampa dei Maneskin

«Siamo veramente emozionati e contenti, il pensiero fisso è sulla nostra performance, il resto lo lasciamo agli altri. Certo, arrivati a questo un po’ ci stiamo credendo, ma la voglia di far bene è il nostro perno. Questo è palco vero, siamo onorati dei complimenti. Speriamo di far parlare la nostra musica. Tornare a percepire energia da parte del pubblico dal vivo, per noi è motivo di grande entusiasmo».

Per quanto riguarda la loro preparazione, precisano: «Per Sanremo abbiamo avuto più tempo, e poi suonavamo con un’orchestra, la maggior parte delle prove era insieme ai musicisti. Per l’Eurovision ci siamo concentrati sugli aspetti più tecnici della nostra performance, non vediamo l’ora di salire sul palco e di mostrare il frutto del nostro lavoro».

«Non siamo soliti fare grandi ragionamenti, abbiamo deciso di partecipare al Festival con “Zitti e buoni” per portare un pezzo che fosse controcorrente, per dimostrare che c’è vita oltre la solita musica. In ottica europea, siamo molto contenti di aver mantenuto il testo in italiano, per noi è un valore aggiunto, qualcosa che ci caratterizza e ci distingue ulteriormente».

E sul significato di condivisione e di ripartenza espresso quest’anno dall’Eurovision, concludono: «Questo evento è molto importante per trasmettere un messaggio di un nuovo inizio per tutta l’Europa, un’enorme gioia per tutti i partecipanti, ma anche per le persone da casa. Tanta unione e felicità. Per questo non sentiamo la competizione con gli altri, piuttosto lo consideriamo un vero e proprio lavoro di squadra». 

I Maneskin sono carichi, la loro implacabile fame di successo (come da loro stessi rivelato nel corso della nostra ultima intervista) darà filo da torcere al resto dei partecipanti. Quello che è certo è che ce la giocheremo ancora una volta fino alla fine, sperando di poter replicare la vittoria calcistica degli azzurri a Berlino nel 2006, proprio come si è lasciato sfuggire Damiano a fine conferenza, con l’entusiasmo che contraddistingue i veri sognatori.

La virale performance live dei Maneskin

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.