La nostra rubrica dedicata agli emergenti che ci scrivono
Nel nostro appuntamento settimanale dedicato alla nuova musica italiana con Risponde Recensiamo diamo spazio a tutte le proposte che ogni settimana ci arrivano dagli artisti emergenti nostrani. Con il supporto della piattaforma internazionale di ‘Groover’ diamo modo ogni settimana ai giovani talenti che ci scrivono di ricevere un nostro feedback, di poterci contattare direttamente e di veder pubblicati nei nostri canali i loro brani (qui trovate spiegato esattamente come funziona).
Se anche tu vuoi proporci il tuo progetto e vuoi che sia pubblicato su ‘Risponde Recensiamo’ l’unico modo per farlo è cliccare sul banner qui sotto, inviarci il brano ed attendere, entro 7 giorni, il nostro feedback e la pubblicazione:
DIEZEO – Torn (Remix)
Prende la hit “Torn” di Natalie Imbruglia e la rivisita totalmente con un remix che esalta la componente elettronica del suono e mantiene la grazia della voce per giocare su di una contrapposizione chiara e gradevole fin da subito. Una buona rivisitazione.
JAEMES DEAN – Il guerriero
Un pezzo che si colloca con sufficiente aderenza al modello del rap-pop dei nostri giorni. La voce è buona e dispone di un buon flow che gli permette di scandire adeguatamente tutte le parole di un testo che a tratti ha degli spunti interessanti. Manca un ritornello davvero “pop” che sappia distinguersi anche dinamicamente ma nel complesso è un buon episodio di musica d’oggi.
MARTIN LUGT – Distanti
Il racconto della distanza passa attraverso una traccia tutta strumentale in cui la musica rievoca nell’ascoltatore il proprio potere di comunicare anche se sprovvista di parole. Il racconto viene portato avanti da una strumentale che evolve nel tempo e si colora di sfumature sempre nuove e diverse risultando efficace.
PIERRE – La belle aube
Intro strumentale che sfiora i 45 secondi e che, poi, viene riempita da una voce particolarmente flebile che quasi risulta essere una non-protagonista della canzone. La scrittura ricerca in più punti dei piccoli stop che fanno dello sviluppo melodico un continuo sali e scendi.
SIMULATED YOUTH – Ghost in the machine
L’elettronica viene usata nel pieno delle sue possibilità per realizzare un brano psichedelico che gioca con il suono sia strumentale che della distorsione della voce. Il tutto diventa, forse, fuorviante sotto certi punti di vista ma se preso proprio come un esercizio di stile sonoro l’effetto non può che essere apprezzato.
Ilario Luisetto
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