Raccontiamo l’amore con una canzone
Fin da quando siamo piccoli i nostri genitori ci insegnano che se diciamo le bugie ci viene il naso lungo come succedeva a Pinocchio. Poi però non riusciamo proprio ad ammettere che siamo stati noi a centrare l’ennesimo vaso di fiori con il pallone e allora rompiamo il silenzio e sfidiamo il destino: “Non sono stata io!”. Alla fine ci guardiamo il naso e controlliamo subito se per caso notiamo cambiamenti. Che male c’è? È uguale a prima!
È quando diventiamo più grandi che capiamo la differenza tra le bugie e le bugie bianche, quelle dette a fin di bene, le bugie che servono per evitare uno scontro fra titani, per non sollevare polveroni che più che polveroni potrebbero diventare uragani. Una bugia bianca vuole solo fare del bene. Ma le bugie peggiori, quelle che fanno più male e che lasciano cicatrici indelebili, sono quelle che diciamo a noi stessi.
Parla di bugie e di amore il pezzo di oggi di Ligabue. Torniamo a fine 2013 e torniamo tra le tracce di “Mondovisione”. “Il volume delle tue bugie” è un pezzo che non è mai passato in radio e che non è mai uscito come singolo, ma che racchiude un sentimento forte, un racconto d’amore sotto una luce diversa. Un pezzo che sono riuscita ad urlare solo ad un concerto, uno di quelli che restano un po’ in disparte ma che sanno raccontare quel qualcosa che spesso viene accantonato.
Ci sono canzoni che sembrano guardarci dentro, mettendo nero su bianco quello che da tempo provavamo a capire e trovando parole che noi mai più avremmo immaginato. Questo è un pezzo di quelli.
E continui a dire al mondo
Che ogni uomo vale un altro
E arrotondi per difetto
Ma ci fai un altro salto
I tuoi salti nel tuo vuoto
Dici tu meglio di niente
Troppo sola troppe volte
Troppe volte troppa gente
Nella mia camera quando alzo lo sguardo sulla mensola vedo una scritta che dice “Always try harder”, che avevo comprato ad un mercatino a Santa Monica. Ogni tanto però mi scordo di seguire il suo consiglio e perdo le speranze. Come quando andavo a sciare e sciavo benissimo, poi sono caduta una volta, poi due, poi tre e alla fine ho smesso di sciare perché se provo solo a infilarmi gli scarponi mi tremano le gambe. Qui parliamo di amore e non di sci ma più o meno è la stessa cosa. Arrotondiamo per difetto perché pensiamo di non meritarci quel qualcosa in più, dato che nella nostra vita nessuno mai ci ha regalato niente, specialmente in amore. Facciamo salti nel vuoto fingendo di stare bene da soli perché quando siamo soli possiamo stare con chi vogliamo. Bugia.
E continui a dire al mondo
Che le cose sono chiare
Ce la fanno solo i duri
Che chi spera si fa male
E tu oramai sei dura dentro
Molto più di quel che basta
Non ti possono far niente
Niente amore niente guasti
Per noi l’amore è una battaglia che combattiamo con l’armatura per proteggerci dai sentimenti che partono come proiettili impazziti. Le bugie sono un mantello dell’invisibilità che ci fa sparire per un attimo, ma è solo un’illusione. Diciamo al mondo che non abbiamo più bisogno di amare e di essere amati perché le ferite che ci portiamo dietro bruciano ancora e non riusciremmo più a sopportare altro dolore. Abbiamo deciso di non amare più, di chiudere il capitolo: niente amore, niente guasti. Bugia.
E se ti succede ancora
Di guardare in faccia il mare
Giri in fretta gli occhi e il cuore
Che hai ben altro a cui pensare
Confessiamo il nostro distacco con orgoglio, schivando San Valentino, film romantici e regali di Natale di coppia. Poi una domenica pomeriggio succede qualcosa che non avevamo calcolato: vediamo il mare. Il mare, quel posto che abbiamo sempre cercato di evitare perché farebbe sciogliere anche il cuore di pietra più duro. Ci ritroviamo faccia a faccia con qualcuno che ce lo ricorda, il mare. Qualcuno che ha trovato una crepa nella nostra corazza e sta cercando di entrare. Ma noi non ci facciamo ingannare dal rumore delle onde, dal rosso del tramonto e da qualche bicchiere di vino. Noi no, non ci facciamo fregare ancora una volta dall’amore, abbiamo cose molto più importanti alle quali pensare. Bugia.
Quelle pagine bruciate
I capitoli strappati
È una vecchia compagnia
Il volume delle tue bugie
Così, pagina dopo pagina, il volume delle nostre bugie aumenta. Pagine della nostra storia strappate e bruciate in un camino di montagna perché occhio non vede, cuore non duole. Se bastasse così poco per non far soffrire il cuore! Ma le nostre bugie non sono scritte su un foglio, sono dentro di noi. Si fanno sentire più che mai quando rimaniamo fermi a pensare a tutte quelle volte in cui il mare lo avevamo davanti ma noi abbiamo preferito scappare. Ma cos’è la vita senza l’amore? È vero, è un grande casino che ci fa stare sulle montagne russe e un giorno siamo in discesa libera, un giorno in salita e un altro giorno sul giro della morte. Ma senza l’amore non fisseremmo il cellulare per vedere apparire il suo nome sullo schermo, non potremmo più vivere quel momento prima di un bacio, non esisterebbe l’oroscopo e, soprattutto, non sentiremmo più nessun fuoco che ci brucia dentro.
Il volume delle nostre bugie ormai è un libro che ci dobbiamo mettere nello zaino ogni volta che usciamo di casa e più andiamo avanti più diventa pesante perché non facciamo altro che aggiungerne. Arriverà un giorno in cui decideremo di lasciarlo a casa, lo rinchiuderemo in un armadio polveroso e lo lasceremo lì. Non avremo tempo e spazio per portarlo con noi perché, finalmente, dovremo andare al mare.
C’è sempre una canzone (d’amore) | Playlist
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