sabato 23 Novembre 2024

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Caro Babbo Natale, quest’anno vorrei…

Caro Babbo Natale,

s’iniziava così giusto? Ormai l’età avanza anche per me e temo di non ricordare più esattamente tutte le formule di rito che assicurano che, alla fine del lungo processo, tutto vada a buon fine. Comunque, dicevo…

Caro Babbo Natale,

scusa per il grossissimo ritardo accumulato quest’anno per l’invio della mia tradizionale letterina fitta fitta di richieste ma, come forse avrai avuto modo di vedere dalla tua casupola in Scandinavia leggendo, come sempre fedelmente, sempre e solo Recensiamo Musica, quest’ultimi sono stati giorni assai densi di avvenimenti. Claudio Baglioni ne ha combinate di ogni colore in Riviera mettendo su un cast che costerà alla Rai il doppio del personale per il prossimo Festival si se considerano anche tutti gli infermieri e i portantini che dovranno scarrozzare gli artisti da un reparto all’altro per una settimana. Ehm si, intendevo, ovviamente, gli studi televisivi e radiofonici per le varie esibizioni/interviste. Poi c’è stato l’ultimo concerto di Elio e le storie tese, che poi ultimo non era, stai tranquillo fai in tempo a vederteli con calma la prossima primavera che per te è un periodo più tranquillo. E poi, ovviamente, l’annuncio del ritorno di The Voice of Italy (con in giuria Albano) e l’ennesimo cambio del sistema di certificazione da parte di FIMI che, insieme, hanno reso l’invasione di cavallette quasi una barzelletta.

Detto ciò, Babbo caro, sperando tu sia sempre munito di renne e non ti sia convertito all’era tecnologica vorrei, se posso, rivolgerti qualche richiesta per l’anno nuovo. Ovviamente so che tu farai del tuo meglio per esaudire ogni mio desiderio soprattutto considerando il fatto che quest’anno sono stato davvero buono: ho evitato le cattive azioni, ho preso a “lavorare” con me tanti giovani ragazzi salvandoli dalla disoccupazione giovanile, ho evitato d’insultare qualche saccente personalità d’ufficio meritevole di una bella strigliata e ho dato giustappunto solo qualche piccolissima critica a qualcuno a cui proprio non potevo risparmiarla.

Passiamo, quindi, alle cose concrete anche perchè c’ho altre cose da scrivere e non posso stare a perdere troppo tempo con queste bazzecole formali. (Si fa per dire ovviamente, tu lo sai che sei sempre il mio chiodo fisso). Da qualche anno a questa parte il primo pensiero era sempre dedicato al mio caro vecchio Festival di Sanremo ma quest’anno, a quanto pare, penso ci sarà poco su cui raccomandarsi quindi userò le mie intenzioni per azioni per te meno impegnative. D’altronde lo so che sei solo un Babbo e non un Santo. Sempre con rispetto parlando. Se di Sanremo proprio vogliamo parlare concentriamoci già per il prossimo: vedi di mandare lontano Baglioni e di controbilanciare questo mio immenso dolore affidando la kermesse a qualcuno di così tanto nazional-popolare da esser capace di riportare in gara persino Fabio Rovazzi. Beh, no vabbè, magari anche un po’ meno eh. Non prendermi proprio alla lettera.

Oltre a Baglioni porta con te in esilio per qualche mese pure Tiziano Ferro J-Ax e Fedez: i secondi congelali pure e fanne “Palle di Natale” il primo, mi duole augurare l’infelicità altrui ma devo farlo, torna a renderlo solo, triste e sconsolato: non ne posso più di vederlo così allegro, spumeggiante e concentrato in collaborazioni e produzioni sonore per me insopportabili. Restituiscimi, invece, quanto prima Elisa, Alessandra Amoroso Marco Mengoni: non posso aspettare ancora ma, se tu mi prometti che i loro ritorni saranno qualcosa di rivoluzionario e lontano da qualsiasi schema ultra-consumato dalla musica di oggi giorno, posso pure aspettare ancora un po’. A tal proposito, so che hai in programma il nuovo album di Laura Pausini che stufa dell’albero di Natale non vede l’ora che arrivi Carnevale. Ecco, tu sai già tutto: vedi di tenerla saldamente lontana dalla tentazione inenarrabile (e inascoltabile oltretutto) di cantare cose simili ad Innamorata. Te ne prego.

Ma mi raccomando, illumina anche tutti gli altri ritorni che per i prossimi mesi ci aspettano: dall’internazionalità di Emma al nuovo abito (senza eleganza) di Elodie, dall’esordio di un album di Arisa lontano da Sanremo alla nuova pelle di Lorenzo Fragola, dal nuovo lavoro di Valerio Scanu con Peppe Vessicchio al mondo cantautorale di Pierdavide Carone. Ovviamente cerca di convincere Riki a resistere alla tentazione di fare un disco primaverile perchè dopo quello estivo e quello invernale ci manca solo quello pur non rivelandosi, per ora, necessario.

Consola i poveri esclusi dal Festival e spiega loro che, alla fine dei conti, si tratta di un bene: quest’anno venderanno molto di più da fuori l’Ariston rispetto che dentro. Almeno fa vincere Ermal Meta e Fabrizio Moro perchè altri non ce ne stanno. Dai un bacio alla mia cara Loredana Bertè e dille che è sempre “bellissima”. Da, invece, una bella zappa sui piedi a Gianna Nannini, Jovanotti Biagio Antonacci perchè i loro ultimi album m’hanno già stufato rovinandomi queste ultime settimane. Ringrazia invece i miei cari Negramaro che hanno pensato (almeno loro) a consolarmi.

Portami musica, tanta tantissima musica. Bella, avvolgente e di qualità. Fai quel che puoi logicamente ma vedi d’impegnarti un po’ di più di quanto hai fatto nel 2017! Vedi anche, tu che sei il re del Natale e dell’inverno tutto, d’ispirare un po’ di tristezza e malinconia in giro: sai com’è l’estate prima o poi finisce e se non ho più nulla di strappalacrime d’ascoltare (come mi sta accadendo ora) m’innervosisco assai. Ispira, ovviamente, anche ricerca, novità e profondità e, se puoi, vedi di sbloccare una qualche situazione che tu sai essermi particolarmente a cuore ormai da più di un lustro.

Guida con intelligenza e fermezza chi la musica sarà incaricato di farla, produrla e promuoverla e, quindi, Maria de Filippi. E ovviamente anche tutti gli altri (che vengono dopo di lei). Mi raccomando, non abbandonare i miei amici cantautori che quest’anno mi hanno regalato tante soddisfazioni per cui vedi di dar loro lo spazio che meritano: magari dì alla Befana o a qualche tuo collega Santo che celebreremo nei prossimi mesi di stimolare il regalare la musica di brave penne come quelle di Roberto CasalinoDaniele Magro, Giuseppe Anastasi, Amara, Federica Abbate e tanti altri che meritano di farsi conoscere anche come artisti.

Infine, ti prego Babbo caro, proteggi ed illumina sempre questa nostra “famiglia” virtuale affinchè possa continuare sulla strada della passione, del rispetto del lavoro proprio ed altrui, sulla chiara definizione di un principio guida ispirato all’amore disinteressato per la musica qualunque essa sia. Soldi e fama non c’interessano, c’accontentiamo dell’affetto di chi ci legge e di chi, in questi mesi, tanto ci ha aiutato a crescere con consigli e preziosi investimenti di tempo e coraggio di dire qualche “si” in mezzo alla ben più ampia possibilità di continuare a dire “no”.

Amen. Eh cioè, volevo dire… Grazie!

All’anno prossimo!

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.