venerdì 22 Novembre 2024

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Achille Lauro si gioca la carta eurovisiva con uno “Stripper” – RECENSIONE

Recensione del singolo che andrà in scena all’Eurovision Song Contest

Dopo aver incuriosito, spiazzato e conquistato l’Italia a suon di performance e travestimenti sorprendenti Achille Lauro ha scelto di provare a ripetersi anche a livello europeo sfruttando il potenziale di una canzone rappresentativa come “Stripper“. Il singolo, disponibile nelle piattaforme dallo scorso mese di marzo, dopo essere stato presentato a Una voce per San Marino‘, approderà sul palco dell’Eurovision Song Contest di Torino proprio in rappresentanza della piccola Repubblica dalla bandiera bianco-celeste.

“Stripper” è esattamente la canzone maggiormente rappresentativa del repertorio degli ultimi anni di un artista come Achille Lauro. In sè il brano ha tutte le caratteristiche del suo scrivere e del suo interpretare. Ma, contemporaneamente, risulta ugualmente appartenente al mondo dell’artista romano per quanto riguarda il potenziale comunicativo e rappresentativo della sua persona. Sulle note di quello che ha tutte le carte in regola per diventare un inno, Lauro saprà indiscutibilmente mettere in scena anche sé stesso oltre che la canzone. Un modo per rendere il brano quasi un mezzo per comunicare di più, un mondo artistico intero.

Scritta, come sempre, da un nutrito gruppo di autori (oltre ad Achille Lauro sono presenti anche Davide Petrella, Federico De Marinis, Gregorio Calculli, Frenetik&Orang3, Gow Tribe, Simon Pietro Manzari, Mattia Cutolo, Marco Lancs e Francesco Lancs) ‘Stripper’ suona come un brano pop/rock con tutte le sfumature tipiche delle produzioni del cantautore romano. Oltre ad un incedere come sempre strisciante, Lauro inserisce nel suo cantato la solita carica erotica ed insieme energica per dare alla canzone la forza necessaria per inspessirsi malgrado un testo che, oltre a qualche spot messo qua e là, lascia poco di sé.

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.