Addio a Celso Valli, il Maestro gentile della musica leggera italiana

Il mondo della discografia piange la scomparsa di Celso Valli, produttore di Mina, Vasco Rossi, Giorgia, Andrea Bocelli, Eros Ramazzotti, Laura Pausini e tanti altri
Ci ha lasciati oggi, lunedì 28 luglio 2025, Celso Valli: uno dei produttori musicali più influenti e prolifici della scena nazionale. Si è spento a 75 anni uno dei più grandi produttori, arrangiatori e compositori della musica italiana: da Mina a Laura Pausini, da Vasco Rossi a Claudio Baglioni, ha firmato colonne sonore della nostra memoria.
La notizia è stata diffusa da Eros Ramazzotti, che sui social ha scritto: «Celso, un altro gigante che ci lascia. Mi mancherai Maestro». Un addio che commuove tutto il mondo della musica, perché Valli è stato davvero il regista silenzioso di alcuni dei brani più iconici della nostra tradizione pop.
Il Maestro dei grandi nomi della musica italiana
Nato a Bologna il 14 maggio 1950, Celso Valli si era avvicinato alla musica fin da giovanissimo, diplomandosi al Conservatorio Giovanni Battista Martini. Dopo gli esordi nel jazz e nel rock progressivo, fu tra i protagonisti della scena italo disco, ma a consacrarlo fu il ruolo di arrangiatore e produttore. Negli anni ’70 lavorò con Drupi, Gianni Bella, Mango, Mina, e nel 1978 firmò la produzione di “Ricominciamo“, rilanciando la carriera di Adriano Pappalardo.
Negli anni ’80 la sua carriera decolla: collabora con Gianni Morandi, Marcella Bella, Raf, Fiorella Mannoia, Miguel Bosé, Matia Bazar. Nel 1984 inizia il sodalizio con Eros Ramazzotti, realizzando successi come “Adesso tu”, “Musica è”, “Se bastasse una canzone”, “Cose della vita”, “Un’emozione per sempre”. Poco dopo è la volta di Vasco Rossi, con cui lavora su brani epocali come “Senza parole”, “Sally” e “Un senso”.
Nel corso della sua carriera, Valli ha collaborato anche con Laura Pausini, Renato Zero, Andrea Bocelli, Giorgia, Jovanotti, Biagio Antonacci, Alessandra Amoroso e molti altri. È stato premiato con dischi d’oro, di platino, il Latin Grammy Award per “Primavera anticipada” dell’ugola di Solarolo e il Leone d’Oro alla carriera. Sua la produzione del disco italiano più venduto di sempre: “La vita è adesso” di Claudio Baglioni.
Il legame con il Festival di Sanremo
Celso Valli è stato per decenni una presenza fissa anche al Festival di Sanremo, dove ha diretto l’orchestra per tantissimi artisti e contribuito a vittorie memorabili, tra cui si annoverano: “Il mare calmo della sera” per Andrea Bocelli (Nuove Proposte nel 1994) e “Come saprei” per Giorgia (1995),
Tra le direzioni ricordiamo: “La fotografia” per Enzo Jannacci (Premio della Critica nel 1991), “E dimmi che non vuoi morire” per Patty Pravo (Premio della critica nel 1997), “Alberi” per Ornella Vanoni ed Enzo Gragnaniello (1999), “La tua ragazza sempre” per Irene Grandi (2000).
Diverse le presenze fuori gara, come l’ospitata del 2005 con Vasco sulle note di “Un senso”. L’ultima apparizione all’Ariston risale al 2023, in un medley emozionante con Ultimo ed Eros Ramazzotti.
Un innovatore schivo e instancabile
Nonostante una carriera straordinaria, Celso Valli ha sempre mantenuto un profilo basso. «Non sono un trombone, ma uno attento all’innovazione», amava dire di sé. Anche negli ultimi anni non ha mai smesso di creare: nel 2021 aveva collaborato ancora con Vasco per l’album “Siamo qui“.
Con la scomparsa di Celso Valli, la musica italiana perde una figura chiave, capace di restare dietro le quinte pur plasmando il suono di intere generazioni. Un maestro vero, che ha trasformato le emozioni in arrangiamenti indimenticabili.