lunedì 16 Settembre 2024

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Addio a Sergio Mendes, leggenda della musica brasiliana celebre per la sua “Mas que nada”

Scomparso a Los Angeles all’età di 83 anni, nel corso della sua lunga carriera il musicista carioca aveva collaborato, tra gli altri, con i Black Eyed Peas e con Jovanotti

Il mondo della musica latina perde una delle sue figure più iconiche e amate: Sergio Mendes, illustre compositore, pianista e arrangiatore brasiliano, si è spento il 5 settembre ella sua casa di Los Angeles a causa di complicazioni legate al Covid. La notizia è stata data dalla famiglia attraverso un comunicato in cui si spiega che la salute del musicista era peggiorata considerevolmente dopo aver contratto la malattia respiratoria. Aveva 83 anni.

“Se ne è andato in pace. Al suo fianco c’erano la moglie e partner musicale per 54 anni, Gracinha Leporace Mendes, e i loro figli”, si apprende nella nota. L’artista, celebre per il suo stile unico che ha saputo fondere jazz, bossa nova, samba e pop, è stato un ambasciatore della musica brasiliana nel mondo per oltre cinque decenni e lascia così un vuoto incolmabile nella musica mondiale.

Sergio Mendes lascia un’eredità di ben 35 album. In Italia lo ricordiamo per la rivisitazione del 2006, a quarant’anni dalla prima uscita, della celebre “Mas que nada” realizzata con i Black Eyed Peas, oppure per la collaborazione con Jovanotti del 2009 nel singolo “Punto”, sesto estratto all’album “Safari”.

Il compositore carioca non è stato solo un maestro della musica brasiliana, ma anche un ambasciatore culturale che ha saputo trasformare le note e i ritmi della sua terra in una lingua universale. La sua influenza si è fatta sentire anche nel pop, nel jazz e nella world music. Il suo lavoro ha ispirato generazioni di musicisti e continuerà ad essere una fonte inesauribile di ispirazione per artisti di tutto il mondo.

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.