venerdì 22 Novembre 2024

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AleSol: “in Swipe UP racconto l’amore ai tempi di Instagram” – INTERVISTA

A tu per tu con la giovane artista partenopea, reduce dal successo estivo di “Un’autostrada per il sole”

Si intitola “Swipe Up” il nuovo singolo di Alessia Pelliccia, in arte AleSol, giovane artista che avevamo avuto modo di conoscere negli scorsi mesi con il tormentone estivo “Un’autostrada per il sole” (qui la nostra precedente intervista). Il brano, in rotazione radiofonica a partire dal 19 ottobre, è stato scritto dalla stessa ugola partenopea classe ’98 assieme al suo ormai rodato team composto da Francesco Morettini e Luca Angelosanti.

Ben ritrovata Alessia, “Swipe Up” è il nome del tuo nuovo singolo, che sapore ha per te questo pezzo?

«“Swipe up” è un pezzo che racconta l’amore ai tempi di Instagram! È un brano fresco ed esplosivo, come si può notare anche nel video caratterizzato da colori allegri e vivaci.  Come “Un’autostrada per il sole”, anche questo brano per me rappresenta l’amore per la vita e per le cose belle che ci circondano!».

L’amore ai tempi di Instagram, secondo te, quanta influenza hanno i social network sui rapporti interpersonali?

«Sicuramente viviamo in un mondo nel quale i social sono diventati argomento portante della nostra vita, li definisco utili sotto certi punti di vista ma non si deve mai prenderli sottogamba… molto meglio vivere la vita reale che ci circonda!».

Nella nostra scorsa chiacchierata hai descritto il tuo precedente singolo “Un’autostrada verso il sole” come la metafora della tua vita. Come definiresti questo nuovo pezzo?

«Come ti avevo raccontato, “Un’autostrada per il sole” è la metafora di un’autostrada per la vita, per i sogni, per l’amore. In “Swipe up”, invece, descrivo l’amore come un miraggio, difficile da raggiungere ma non impossibile, se si persegue con la passione». 

Una collaborazione con Luca Angelosanti e Francesco Morettini che si rinnova, anche in questo caso sono riusciti a cucirti addosso un brano su misura?

«Li definisco davvero dei “grandi” perchè riescono sempre a cucirmi addosso un vestito strepitoso “per ogni occasione”. In questo brano ho collaborato nella scrittura del testo e ne sono molto contenta: la sento molto più mia».

Qual è il tuo personale rapporto con i social?

«Utilizzo molto i social, soprattutto perchè mi piace rispondere alle persone che commentano le mie canzoni e adoro condividere le loro storie: mi rende molto soddisfatta veder felici gli altri rende felice me!».

“Un’autostrada per il sole” e “Swipe up” anticipano l’uscita del tuo album d’esordio, come procede la lavorazione?

«Stiamo lavorando anche su altri brani ognuno avrà uno stile ed un significato diverso che mi rappresenterà al meglio!».

Credi di aver raggiunto una tua identità artistica o, più semplicemente, ne sei ancora alla ricerca?

«Credo di aver raggiunto una mia identità artistica: in ogni canzone è possibile vedere delle sfaccettature diverse di AleSol. Credo però che si maturi sempre più col tempo, quindi sicuramente qualcosa cambierà!».

Un bilancio su questi primi mesi di attività discografica?

«Siamo ancora in fase di lavorazione, ma ho un bel team e confido molto nel loro lavoro: sono stati anni intensi con grandi difficoltà, ma ci si impegna a fare sempre di più».

Nella precedente intervista mi hai raccontato di quanto sia importante avere alle spalle una famiglia che ti supporta pur lasciandoti libera di prendere le tue decisioni. Cosa pensano del percorso che stai intraprendendo?

«Mi ritengo molto fortunata ad avere una famiglia splendida come la mia, che mi sostiene in tutto quello che faccio! Sono molto contenti e proprio come me confidano in quello che sto facendo senza farmi mai gettare la spugna: non esiste tesoro più bello della famiglia».

Per concludere, un aspetto positivo e uno negativo del fare musica oggi?

«Fare musica significa “crederci”, significa avere passione e cercare di avvicinare anche gli altri alla musica, mandare sempre un messaggio positivo, qualunque sia il genere che si scelga. L’aspetto negativo, forse, è proprio in questo: non sempre tutti si impegnano a lanciare messaggi di positività!».

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.