giovedì 21 Novembre 2024

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Alessandra Amoroso chiama, San Siro risponde – Recensione concerto

Il resoconto del concerto dell’artista salentina, che segna il suo ritorno dal vivo dopo il prolungato stop forzato causato dalla pandemia

Il tempio della musica italiana ha ospitato il duecentesimo spettacolo dal vivo di Alessandra Amoroso, un vero e proprio evento impreziosito dalla presenza di quarantasette elementi d’orchestra diretti dal maestro Pino Perris, otto musicisti della sua band e ben novanta ballerini, con la direzione coreografica affidata all’esperienza di Veronica Peparini.

Insomma, è proprio vero che “Tutto accade a San Siro”, soprattutto quando le emozioni vengono sprigionate senza restrizioni e ti permettono di cantare a squarciagola, a cielo aperto. Il pubblico non manca di certo all’appuntamento, sono ben 41.600 i biglietti strappati, anche se il calore della sua “big family” raddoppia come minimo la cifra e intensifica l’abbraccio.

Centonovantanove concerti alle spalle, la cantante salentina ha messo in piedi un concerto-evento volto a celebrare un percorso senza eguali, incentrando l’intera narrazione su di sé, senza il bisogno di trasformare il live in una sorta di “Amoroso and Friends”. Il risultato è uno spettacolo corale, colorato, coinvolgente e pieno di vita.

In scaletta non possono mancare le canzoni che hanno contribuito a rendere longevo questo suo successo: da “Immobile” a “Stupida”, passando per “Amore puro”, “Difendimi per sempre”, “Estranei a partire da ieri”, Sul ciglio senza far rumore”, Trova un modo”, “Forza e coraggio”, “Comunque andare” e “Vivere a colori”.

Spazio anche per numerose tracce estratte dal suo ultimo album “Tutto accade”, a cominciare dalla title-track per poi proseguire con “AleAleAle”, “Tutte le volte”, “Il bisogno che ho di te”, “Che sapore ha”, “Un senso ed un compenso”, “Canzone inutile”, “Una strada per l’allegria”, Tutte le cose che io so”, “Il mio tempo”“Piuma” e “Sorriso grande”.

Non poteva mancare all’appello anche l’inedito singolo estivo “Camera 209” e le collaborazioni realizzate con i Boomdabash, graditissimi ospiti della serata, che infiammano San Siro sulle note di “A tre passi da te”, “Mambo salentino” e “Karaoke”. Un concerto che racchiude né più e né meno che la storia dell’ugola di Galatina, scandita nelle sue molteplici tappe canore.

Dalla vittoria dell’ottava edizione di “Amici” di Maria De Filippi, ne ha fatta di strada e di acqua sotto i ponti ne è decisamente passata. “La notte ti porta consiglio” canta Alessandra Amoroso tra le righe del testo di “Senza nuvole”, uno dei suoi più apprezzati cavalli di battaglia. In questo caso, invece, la notte di San Siro ha portato con sé tante buone e nuove vibrazioni.

Alessandra Amoroso a San Siro | Scaletta

  1. AleAleAle
  2. Tutte le volte
  3. Il bisogno che ho di te
  4. Avrò cura di tutto
  5. La stessa
  6. Che sapore ha
  7. Un senso ed un compenso
  8. Canzone inutile
  9. Buongiorno
  10. Una strada per l’allegria
  11. Trova un modo
  12. Amore puro / Difendimi per sempre
  13. Segreto / Stella incantevole
  14. Stupida / È vero che vuoi restare
  15. Sul ciglio senza far rumore
  16. Estranei a partire da ieri / Senza nuvole
  17. Tutte le cose che io so
  18. Il nostro tempo
  19. Immobile
  20. Forza e coraggio
  21. Tutto accade
  22. A tre passi da te
  23. Mambo salentino
  24. Karaoke
  25. Simmetria dei desideri / Il mio stato di felicità
  26. Vivere a colori
  27. Comunque andare
  28. Piuma
  29. Camera 209
  30. Sorriso grande

Alessandra Amoroso San Siro

© foto di Andrea Veroni

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.