Giorno per giorno, le curiosità, i compleanni dei personaggi più amati e le uscite da non dimenticare
Almanacco musicale del 31 marzo
1945 – Nasce ad Asmara la cantante Lara Saint Paul
1973 – Lucio Battisti è in vetta alla hit parade con “Il mio canto libero”**
1978 – Nasce a Roma il cantante Daniele Vit
1986 – Renato Zero rilascia l’album “Soggetti smarriti”
1992 – “Come un Turandot” di Irene Fargo debutta in classifica
1999 – Pino Daniele pubblica il disco “Medina”
2006 – Luisa Corna lancia il suo primo album “Acqua futura”
2006 – I Finley incidono il singolo “Tutto è possibile”
2010 – Emma è prima in classifica con “Calore”
2011 – Niccolò Agliardi rilascia il disco “Non vale tutto”
2012 – Marco Carta lancia “Mi hai guardato per caso”
2015 – Lorenzo Fragola incide il suo primo album “1995”
2016 – Ci lascia il paroliere Giorgio Calabrese*
2017 – Paola Turci pubblica l’album “Il secondo cuore”
*Il personaggio del giorno: Giorgio Calabrese
A due anni di distanza dalla scomparsa di Giorgio Calabrese, ricordiamo uno dei parolieri più prolifici dello scenario discografico italiano, attivo sin dalla seconda parte degli anni ’50. Tra le canzoni composte nell’arco della sua carriera, ricordiamo: “Ciao ti dirò” per Adriano Celentano e Giorgio Gaber, “Arrivederci” e “Il nostro concerto” per Umberto Bindi, “Sempre la stessa storia” per Luigi Tenco, “Domani è un altro giorno” e “Sto male” per Ornella Vanoni, “Senza parole” per Gino Pali, “E se domani” e “La pioggia di marzo” per Mina, “Il mondo è grigio, il mondo è blu” per Nicola Di Bari, “L’istrione” e “Ti lasci andare” per Charles Aznavour, “L’ultimo tram” per Milva e “Meglio così” per Johnny Dorelli.
**La canzone del giorno: Il mio canto libero
“…In un mondo che
non ci vuole più
il mio canto libero sei tu
E l’immensità
si apre intorno a noi
al di là del limite degli occhi tuoi
Nasce il sentimento
nasce in mezzo al pianto
e s’innalza altissimo e va
e vola sulle accuse della gente
a tutti i suoi retaggi indifferente
sorretto da un anelito d’amore
di vero amore
In un mondo che – Pietre un giorno case
prigioniero è – ricoperte dalle rose selvatiche
respiriamo liberi io e te – rivivono ci chiamano
E la verità – Boschi abbandonati
si offre nuda a noi e – perciò sopravvissuti vergini
e limpida è l’immagine – si aprono
ormai – ci abbracciano
Nuove sensazioni
giovani emozioni
si esprimono purissime
in noi
La veste dei fantasmi del passato
cadendo lascia il quadro immacolato
e s’alza un vento tiepido d’amore
di vero amore
E riscopro te
dolce compagna che
non sai domandare ma sai
che ovunque andrai
al fianco tuo mi avrai
se tu lo vuoi
Pietre un giorno case
ricoperte dalle rose selvatiche
rivivono
ci chiamano
Boschi abbandonati
e perciò sopravvissuti vergini
si aprono
ci abbracciano
In un mondo che
prigioniero è
respiriamo liberi
io e te
E la verità
si offre nuda a noi
e limpida è l’immagine
ormai
Nuove sensazioni
giovani emozioni
si esprimono purissime
in noi
La veste dei fantasmi del passato
cadendo lascia il quadro immacolato
e s’alza un vento tiepido d’amore
di vero amoree riscopro te..”
Nico Donvito
Ultimi post di Nico Donvito (vedi tutti)
- Jovine e Tartaglia: “La voglia di scrivere insieme c’era da tempo” – INTERVISTA DOPPIA - Luglio 30, 2022
- Gaiè: “Senza l’amor proprio non si va da nessuna parte” – INTERVISTA - Luglio 30, 2022
- Sgrò: “La contaminazione è alla base di tutto” – INTERVISTA - Luglio 29, 2022
- Whiteshark: “L’originalità è l’elemento che più ci rende orgogliosi” – INTERVISTA - Luglio 28, 2022
- Gabriel Grillotti: “Siamo tutti figli di questo universo” – INTERVISTA - Luglio 28, 2022