Le pagelle a tutte le esibizioni della finale e ai percorsi dei talenti di quest’edizione
La finale della ventesima edizione vede come vincitrice la ballerina Giulia Stabile e come secondo il cantante Sangiovanni. La finale è totalmente al di sotto delle aspettative, molto strana per gli standard del programma di Maria De Filippi. La final 2 viene annunciata molto alla svelta, lasciando poco spazio agli eliminati. Le esibizioni nuove sono poche e si contano sulle dita di una mano. Andiamo a vedere le pagelle con anche un veloce recap dell’edizione e dei suoi protagonisti tra cantanti e giudici.
Deddy – Non fa per me (Holden): La canzone è talmente adatta a lui che sembra sua. Una ballad romanticona e sdolcinata che è tipica del suo stile e su cui lui riesce perfettamente a cucirsi uno spazio. Intenso e raffinato e melodico, vogliamo avere questo ricordo di lui. Voto: 7.5
Sangiovanni – Tanti auguri (Raffaella Carrà): Nel trash più o meno consapevole lui ci sguazza felice come una paperella di gomma. La famosa canzone frizzantina di Raffaella Carrà diventa un pezzo quasi funky dalle venature giovanili. Non male ma si poteva fare di più. Voto: 6+
Aka7even – Hypnotized (Purple Disco Machine): Una performance con il pianoforte e con tanto di barre inedite. Aka 7even risulta convincente e pieno di brio e riesce a portarsela a casa senza troppi rimpianti e con la giusta classe. Voto: 8
Sangiovanni – Ho in mente te (Equipe 84): Un’esibizione stonicchiata di un grande classico che qui, però, Sangiovanni rende quasi da bar karaoke. Poco più che sufficiente. Voto: 6+
Sangiovanni – L’isola che non c’è (Edoardo Bennato): Un Sangiovanni sognante e disilluso per l’interpretazione di una delle canzoni più abusate nei talent televisivi italiani. Interpretazione molto teatrale, quasi da musical. Bravo. Voto: 7.5
Sangiovanni: Everybody Hurts (R.E.M.): Un’esibizione che parte da un nastro sulla bocca e si dipana su un tappeto delicato e carezzevole di musica. Voto: 6.5
Sangiovanni: Baciami Ancora (Jovanotti): Per quest’ultima performance Sangio torna ad usare le sue cosiddette barre che non possono che essere dedicate a Giulia. Niente di eccezionale, scorrevole ma è una conclusione molto sottotono. Voto: 6+
Sangiovanni: Il favorito del canto dal giorno 1 ha avuto un percorso altalenante. Fortissimo quando si parlava dei suoi pezzi con delle vere e proprie hit diventate iconiche nel programma, mentre sulle cover capace di dimostrare tutti i suoi lati deboli e la sua poca intonazione. Voto: 6.5
Aka 7even: Un giusto equilibrio tra intonazione e successo. Anche lui ha dei pezzi decisamente iconici come Yellow e Mi Manchi ed in più gode della capacità di suonare discretamente il piano. Non sempre a fuoco e, a volte, con delle defaillance stilistiche ma comunque un ottimo percorso. Voto: 7.5
Deddy: Il più intonato e caratteristico soggetto da talent che viene amato dalle ragazzine. Il suo assomigliare troppo ad Ultimo nello stile e nel modo di cantare è una grandissima pecca a cui non si riesce del tutto a mettere una pezza neppure con le sue canzoni, alcune veramente molto carine. Voto: 6+
Tancredi: Un inizio a dir poco pessimo con esibizioni al limite quasi del parodistico e movenze al di sopra delle righe, recupera pian piano col tempo acquisendo credibilità nel funky e nel groove e facendo un percorso centratissimo. Voto: 7-
Raffaele: Una musicalità particolare ed una vocalità interessante per il ritmo calabrese di Raffaele. Ancora acerbo nello stile e nelle dinamiche e per certi versi ispirato a Mahmood, è in realtà scoppiettante ed esuberante con un sound mediterraneo e tropicale. Ottima sorpresa. Voto: 7
Enula: La voce (femminile e non) più bella dell’intera edizione. Sfruttata malissimo da dei professori che non hanno mai creduto veramente in lei e da delle dinamiche che non l’hanno premiata. Ha sempre realizzato i suoi compiti senza sbavature. Voto: 8
Leonardo Lamacchia: Mai sorprendente, mai incredibile, sempre nella media. A volte è risultato un po’ troppo classico nel suo percorso faticando a sorprendere in un’edizione che, invece, ha puntato tutto sulla sorpresa. Non brilla e non guizza ma ci ha regalato alcune esibizioni interessanti. Cercava la riscossa dopo un Sanremo che non l’aveva consacrato ma forse è capitato nell’annata sbagliata… Voto: 5
Ibla: Interessante nel suo mondo musicale ma perennemente intrappolata in canzoni che con lei c’entravano come i cavoli a merenda. Peccato, perchè se seguita con attenzione nelle sue proposte era un’interessante chica latina. Voto: 5.5
Esa: Un percorso ricco di difficoltà con il giovane ragazzo dalla storia difficile mai valorizzato per quello che è veramente. Uscito troppo prematuramente al serale si fatica a ricordarlo come uno dei volti più iconici di questa annata. Voto: 6+
Gaia: Entrata ed uscita dal programma in un lampo. Non ha fatto nemmeno in tempo ad avere un percorso definito ma era abbastanza chiaro come fosse ancora acerba e non del tutto in grado di reggere un percorso come questo. Voto: s.v.
I professori: Squadra che vince non si cambia e per questo ci si aspetta la riconferma in blocco per la prossima edizione. I prof si confermano elementi di spicco con le solite scenette di Rudy Zerbi e le solite sclerate della Pettinelli. Arisa un elemento folle, una mina vagante, una sorprendente ed eclettica giudice da cui non sai mai cosa aspettarti. Voto: 8
La giuria: Pessima, inadeguata, inappropriata e totalmente incapace di dare giudizi nel merito. Probabilmente la peggior giuria della storia del talent e dell’intera televisione. Da rivedere assolutamente. Voto: 4
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