martedì 12 Novembre 2024

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Anna Tatangelo, c’è un tempo per rinascere e potersi ritrovare

In radio con il nuovo singolo “Chiedere scusa“, fotografia di una recuperata armonia artistica

Vi è mai capitato di dover (o voler) ripartire da zero? Di svegliarvi una mattina e di comprendere di aver rimandato per troppo tempo delle decisioni importanti, situazioni complesse che hanno preso la stessa piega di un cruciverba senza schema né soluzione? La vita è un trafficato raccordo nel quale coinvolgono un’infinità di strade, le nostre scelte sono corsie che percorriamo tutti ad una velocità differente con un gioco di pedali. Così, dopo una lunga e sentita sosta all’autogrill durata circa tre anni, Anna Tatangelo rimette in moto la sua carriera musicale e riparte nuovamente da se stessa, perfettamente in orario.

Composto da Matteo Buzzanca, prodotto da Placido Salomone e Mattia Panierini, Chiedere scusa è un brano uptempo dalle venature elettropop che si apre in un inciso melodico, in sintonia con il dolce animo dell’interprete ciociara che, nel corso dei suoi sedici anni di onorata attività, ha regalato al pubblico indimenticabili e struggenti ballate, che per anni le hanno valso la nomea di “tardona della musica leggera italiana”, quasi come se esistesse un’orologio biologico per cantare certi tipi di canzoni. In questo brano, Anna si mostra per quello che è, non per quello che ci si aspetta che sia, fregandosene delle etichette e di certe inqualificabili critiche gratuite che l’hanno accompagnata lungo il suo percorso, strettamente legate più alla sua vita privata che al suo reale mestiere. Giudizi frettolosi e inconcludenti che l’hanno portata ad un’inevitabile strategia difensiva, a chiudersi emotivamente a riccio in una gabbia, proprio come raffigurato nella copertina del suo ultimo album (“Libera”). Oggi, la Tatangelo appare davvero libera da ogni tipo di pregiudizio, ha ritrovato se stessa ed è pronta a rimettersi in pista per riprendersi ciò che le spetta di diritto: un posto nel circuito musicale nostrano.

Il coraggio di cantare se stessi, nell’attuale scenario discografico, non è un qualcosa di così scontato, gli artisti hanno quasi paura a mostrarsi per quelli che sono realmente, i pezzi autobiografici scarseggiano, anzi sono letteralmente in via di estinzione, come se si temesse di annoiare il pubblico con il proprio vissuto. O, forse, come se non si avesse davvero qualcosa da raccontare al pubblico. Personalmente, trovo più interessante scoprire lati personali ed inediti di un cantante attraverso la musica, piuttosto che dalle stories di Instagram, sarò all’antica ma lo trovo molto più romantico.

A sedici anni dal suo esordio avvenuto sul palco dell’Ariston di Sanremo, con la vittoria della categoria Nuove Proposte a soli quindici anni, Anna Tatangelo torna in sintonia con se stessa e lo fa un brano che, al di là del successo che riuscirà a racimolare, rappresenta l’inizio di un nuovo percorso, l’anteprima del suo settimo progetto discografico previsto per il prossimo settembre. In attesa di scoprire quale direzione prenderà la sua carriera, godiamoci questa sana presa di coscienza, un’accelerata di consapevolezza e una sterzata di spontaneità.

Chiedere scusa | Video

Chiedere scusa | Testo

Per restare qui
ho trattenuto il fiato
quanto basta per nascondere il respiro
per restare qui
ho rimandato tutto
ho vestito ogni giorno il suo contrario
ma quando lasci tutto alle spalle
la strada si fa strada da sé

C’è un tempo per resistere
e un tempo per lasciare
per dirsi che è impossibile
e per ricominciare
la luce resta accesa
se ad ogni errore smetti
di chiedere scusa

Per andare via
ho camminato a lungo
verso posti che nemmeno conoscevo
per andare via
ho messo insieme il tempo
le paure e le persone in cui credevo
e adesso che so stare da sola
Se cambio, cambio solo per me

C’è un tempo per resistere
e un tempo per lasciare
per dirsi che è impossibile
e per ricominciare
la luce resta accesa
se ad ogni errore smetti
di chiedere

Scusa se non hai più posto
per tutti i giorni con le braccia chiuse
quelli quando il cuore è rotto
e intanto aspetti che finiscano
scusa se non ha più senso
aspettare che finiscano
aspettare che finiscano

C’è un tempo per resistere
e un tempo per lasciare
per dirsi che è impossibile
e per ricominciare
la luce resta accesa
se ad ogni errore smetti
di chiedere scusa

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.