giovedì 5 Dicembre 2024

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Annalisa traccia una linea partendo da “Bellissima” – RECENSIONE

Annalisa torna con un singolo deciso ed autorevole

Nel corso degli anni il repertorio di Annalisa ha acquisito un aspetto sempre più variopinto ed eclettico, e questo pur non rappresentando un limite in senso stretto ha forse negli anni complicato la definizione dell’identità artistica percepita dal pubblico. Fra ballate e pezzi estivi, acustica ed elettronica, la cantautrice savonese si è spesa molto abbracciando molte sfere del mondo musicale, senza snobbare collaborazioni con artisti apparentemente distanti.

Questa veste fluida, pur essendo stata spesso proficua in termini di vendite, ha forse agito contro una vera distinzione ed autonomia dal resto del mondo del pop, soprattutto quello femminile, spesso identificato come categoria a sé e piuttosto distante da quello degli uomini. L’ultimo periodo discografico, tuttavia, sembra esser testimone di una maturità musicale acquisita e di una consapevolezza che, oltre ad aver portato a successi e a una maggiore riconoscibilità, ha aiutato a sviluppare il suo estro e la sua concezione di musica, rendendo probabilmente il tutto molto più apprezzabile.

Dal mese di settembre Annalisa è fuori con un nuovo singolo, “Bellissima“, scritto da Paolo Antonacci e Davide Simonetta oltre che da lei stessa. Segue la hit estiva “Tropicana” (qui la nostra recensione) e rappresenta la prima pietra di un progetto musicale ancora in pectore.

Analisi del brano |

Bellissima” si presenta come un brano uptempo allo stato puro, contraddistinto da un ritmo martellante che coinvolge l’ascoltatore dal primo all’ultimo secondo. La scansione dei versi è perfettamente cadenzata e si appoggia su una base elettronica con chiare sfumature dance che ospita un registro vocale meno elegante e più sanguigno del solito, che non si fa problemi ad allungare versi con vocali isolate, come succede nel bridge. Nel ritornello, Annalisa aggiunge ai sentiti “Dove vai?” e “Te ne vai” un vibrato che sa di eco, spezzando la sospetta linearità della canzone e mettendo così in risalto i passaggi più significativi.

Il testo, schietto e senza linee retoriche, parla della delusione di una donna che, pur sentendosi “Bellissima“, non riceve le attenzioni di un uomo, e che deve così gestire le sorti del rapporto in contemporanea con i drammi e le confusioni che la tormentano. Il linguaggio mira a raccontare un’esperienza in prima persona senza filtri, e proprio le parole del brano permettono di dare un’impronta malinconica a una canzone musicalmente festosa e spensierata.

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