domenica 6 Ottobre 2024

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Beato tra le donne: ritratto di Ornella Vanoni

Omaggio alle voci femminili e alle signore della canzone, autentiche icone di fascino e bellezza che hanno scritto pagine di storia. A cura di Marco Fioravanti

La domenica è l’unico giorno il cui nome è di genere femminile, per questo motivo non potevamo che dedicarlo alle donne che hanno fatto grande la nostra canzone, celebrandone il talento, il coraggio e l’unicità.

In ogni puntata di “Beato tra le Donne”, Marco Fioravanti ci accompagna alla scoperta e riscoperta delle più grandi protagoniste della scena musicale italiana e non. Attraverso un racconto appassionato e ricco di dettagli, si ripercorrono le carriere straordinarie di queste voci femminili che hanno segnato la storia della musica. L’appuntamento di oggi è dedicato a Ornella Vanoni.

Ornella Vanoni, novant’anni e non saperlo…

Oggi 22 settembre 2024 una signora della canzone italiana, Ornella Vanoni, compie 90 anni. Ed è ancora professionalmente molto attiva ed i suoi dischi in classifica… incredibile!

Nata artisticamente alla fine degli anni ’50, avrebbe potuto, come altre colleghe, di essere travolta dalle tendenze musicali degli anni 70. L’affiatamento con diversi cantautori ed un gusto artistico unico le hanno invece permesso di proseguire fino ad oggi. È  diventata negli ultimi anni addirittura un personaggio televisivo, pronta alla battuta e richiesta in diverse trasmissioni, l’ultima in ordine di tempo è come ospite fisso in “Che tempo che fa” di Fabio Fazio.

Una voce come quella di Ornella la si ricorda e la distingue tra tutte le altre ed anche la maniera di interpretare le canzoni è assolutamente unica e distintiva del personaggio “Vanoni”. E’ diventata proprio per questa sua unicità molto imitata dai grandi nomi dello spettacolo, come Loretta Goggi, Isabella Biagini e ultima nella lista Virginia Raffaele, con un mitico ed indimenticabile duetto a Sanremo nel 2019.

Iniziò al Piccolo Teatro di Milano con Strehler come attrice, proseguendo poi come “cantante della mala”, interpretando dei brani che si ispiravano alle ballate che raccontavano fatti di cronaca nera, scritte da Dario Fo, Fausto Amodei, Gino Negri e Fiorenzo Carpi. Da lì partì anche la carriera canora di Ornella, che approdò al grande successo nel 1960 con “Senza fine” di Gino Paoli, con il quale visse anche una tormentata storia d’amore, come del resto fu quella con Giorgio Strehler.

Sposatasi nel 1960 con Lucio Ardenzi, impresario teatrale, alla nascita del figlio Cristiano nel 1962 il matrimonio era già terminato. La carriera di attrice venne messa in secondo piano, puntando tutto sull’attività di cantante. Molte trasmissioni televisive, tournée, Festival di Sanremo, Canzonissima, Festival di Napoli, che vinse nel 1964 in coppia con Modugno con “Tu si ‘na cosa grande”.

Tanti successi poi si susseguono negli anni, “Che cosa c’è”, “Io ti darò di più”, “La musica è finita”, “Tristezza”, “Casa bianca”, “Una ragione di più”. 

Finiscono gli anni ’60 e qualcosa cambia nella carriera di Ornella. Non ama più partecipare e aderire ad una certa logica di gara canora, come Canzonissima e Sanremo. L’ultima volta di quella parte di carriera fu “Eternità” nel 1970 alla kermesse sanremese, in coppia con i Camaleonti, che si rivelò uno dei suoi più grandi successi.

La voce di Ornella Vanoni, sensuale ed evocativa, si presta da quel momento in brani di grande spessore autorale ed allo stesso tempo di grande successo. “L’appuntamento”, “Domani è un altro giorno”, “Il tempo di impazzire”, “Stupidi”, sono diventate pietre miliari della musica leggera italiana.

Come altre artiste italiane, Bertè e Mannoia, anche Ornella Vanoni fu ispirata dal Brasile. Nel 1976 vide la luce l’album “La voglia, la pazzia, l’incoscienza, l’allegria”, collaborando con Chico Buarque, Vinicius De Moraes, Toquinho e Antonio Carlos Jobim, sotto la supervisione di Sergio Bardotti. Ancora oggi è considerato uno degli album italiani migliori di sempre.

Negli anni successivi le collaborazioni poi vanno da Gepy & Gepy, New Trolls, Mario Lavezzi, Ivano Fossati, Maurizio Fabrizio, arrivando infine alla mitica tournée con Gino Paoli del 1985 che li riunì dopo tanti anni, inanellando una serie di sold-out indimenticabili, seguita da un disco live vendutissimo.

Nel 1989, dopo tanti anni di assenza, torna a Sanremo, con “Io come farò” scritta da Paoli e ritornerà negli anni per altre due volte, nel 1999 con “Alberi” in coppia con Enzo Gragnaniello e nel 2018 con “Imparare ad amarsi” insieme a Bungaro e Pacifico.

Nel 2021, all’età di 87 anni, pubblica a sorpresa un disco di inediti, unica cantante al mondo alla sua età ad aver inciso un album con nuove canzoni. Il disco si chiama “Unica”, quarantesimo album in studio della Vanoni, con brani Francesco Gabbani, Carmen Consoli, Renato Zero, Pacifico, Ilacqua, Giuliano Sangiorgi e della stessa Ornella, a cui seguirà un docufilm girato durante la registrazione del disco, chiamato “Senza fine” di Elisa Fuksas.

Nella prossime settimane verrà pubblicato l’ultimo disco di Ornella Vanoni, “Diverse”, una raccolta di vecchi brani rivisitati da producer e dj del momento, per dare nuova linfa a canzoni del suo repertorio passato. Non solo grandi successi, ma anche brani di nicchia dei suoi tanti album che vivranno una seconda giovinezza grazie a questa originale operazione.

La carriera di attrice della Vanoni fu più saltuaria che quella di cantante, ma i premi più importanti li vinse proprio con il teatro. Le molte collaborazioni durante la sua lunghissima carriera furono con personaggi di altissimo livello, come Giorgio Strehler, Giorgio Albertazzi, Ugo Tognazzi, Garinei e Giovannini, Walter Chiari, Gigi Proietti. L’ultimo film è del 2021 “7 donne e un mistero”, di Anselmo Genovese, remake del film francese “8 femmes”.

Insieme con Mina e Milva creava la triade delle signore della canzone negli anni ’60, come anche la sua nomea di grande interprete della canzone d’autore italiana. In alcuni brani anche lei si è cimentata nella scrittura, come per il testo di “Vai valentina”, “Musica, musica”, “Questa notte c’è”. 

Ornella Vanoni, la donna che visse … tante volte!

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Marco Fioravanti

Marco Fioravanti, la musica nel sangue, da sempre e per sempre. Laureato in Culture Moderne Comparate e in Scienze dell'educazione, scrivere è una bella abitudine che non ho mai perso. Collaboro con Fare Music, magazine online, parlando di musica, cultura e spettacolo. Il palcoscenico l'ho vissuto anche in prima persona, partecipando a musical e a spettacoli di vario genere (Notre dame de Paris, Jesus Christ Superstar), come conduttore ed autore di programmi radiofonici e televisivi (Beato tra le donne su Radio in Blu e Me and the city su TRS Tv Channel). Frasi preferite: "La vita, amico, è l'arte dell'incontro" di Vinícius de Moraes e "Mi sembra di ricordare che ci batteva il cuore" di Virna Lisi.