giovedì 24 Ottobre 2024

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Addio a Milva, un talento che merita di diventare leggenda

Il mondo della musica piange la scomparsa della Pantera di Goro, un pezzo di storia della nostra cultura

Italiana conosciuta in tutto il mondo. Questo e molto altro ancora è e resterà per sempre Milva, all’anagrafe Ilva Maria Biolcati, un esempio di talento e di professionalità, un’artista che non si è mai risparmiata fino al giorno del suo ritiro dalle scene datato 2012. Soprannominata la pantera di Goro, nel corso della sua longeva carriera ha venduto 80 milioni di dischi, incidendo 173 album. E’ la donna a vantare il maggior numero di partecipazioni al Festival di Sanremo, ben quindici, primato che detiene insieme ad Al Bano Carrisi, Toto Cutugno e Peppino Di Capri.

Lungo il suo percorso, ha sviluppato le proprie capacità interpretative grazie alla recitazione, approfondendo gli studi teatrali con l’ausilio di maestri del calibro di Giorgio Strehler e Gino Bramieri. Per lei si sono mosse le penne dei più prestigiosi autori e compositori, da Franco Battiato ad Enzo Jannacci, passando per Ennio Morricone, Mogol, Giancarlo Bigazzi, Ron, Valerio Negrini, Astor Piazzolla, Roby Facchinetti, Alda Merini e Giorgio Faletti che ha firmato The show must go on, brano in concorso a Sanremo 2007, la sua ultima partecipazione alla nota kermesse che l’aveva lanciata nel lontano ’61.

Amata in giro per il mondo, Milva ha ricevuto onorificenze in tre diverse nazioni. La prima in Francia nel 1995 come “Ufficiale dell’Orde des Arts et des Lettres”. La seconda in Germania nel 2006 con la “Croce al merito di I classe della Repubblica Federale”. La terza come “Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana” nel 2007. Innumerevoli le canzoni che hanno nobilitato il suo repertorio, da La filanda ad Alexander Plaz“. Nel mezzo, ovviamente, anche Il mare nel cassetto, Tango italiano”, Canzone, Nessuno di voi, Mediterraneo, Da troppo tempo, E ti amo veramente“, “Sono felice” e “Uomini addosso“.

Voce da contralto molto duttile, capacità tecniche formidabili, in oltre cinquant’anni di onorata carriera, Milva ha riscosso consensi e successi a livello internazionale. Si è affermata, duole dirlo, forse più all’estero che in patria. Doveroso l’omaggio del mondo dello spettacolo e della sua Italia, nel giorno in cui si spegne una delle stelle più splendenti del firmamento culturale nazionale. Le sue interpretazioni continueranno ad accompagnare e, si spera, ispirare le nuove generazioni. Grande merito ad un’artista straordinaria, per il suo appassionato e personale contributo pregevole e sofisticato.
Ciao Milva, il tuo talento e il tuo esempio meritano di diventare leggenda.

Milva

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.