venerdì 22 Novembre 2024

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Carmen Consoli, vent’anni di “Stato di necessità”

Album Amarcord: i dischi più belli da riascoltare

Tra dischi che festeggiano quest’anno il ventennale dalla loro prima pubblicazione spicca “Stato di necessità”, il quarto album in studio di Carmen Consoli, rilasciato il 22 febbraio 2000 a ridosso della sua terza, e fino ad oggi ultima, partecipazione al Festival di Sanremo con “In bianco e nero”, tra i brani di punta di questo lavoro.

Meritano particolare menzione gli altri due singoli estratti, vale a dire “Parole di burro” e “L’ultimo bacio”, proprio quest’ultimo è considerato uno degli capolavori di maggior successo della cantantessa, anche grazie alla visibilità e all’esposizione ottenuta con l’omonima pellicola di Gabriele Muccino, divenuta un vero e proprio cult cinematografico.

Complessivamente si tratta dell’album in studio più venduto dell’artista catanese, con oltre 300.000 copie, numeri che la consacrano nell’Olimpo della musica leggera italiana. Rispetto ai tre precedenti progetti in studio “Due parole” del 1996, “Confusa e felice” del 1997 e “Mediamente isterica” del 1998, questo è un disco decisamente più lavorato, meno istintivo.

Lo sonorità rock che hanno contraddistinto la sua cifra nel corso dei primi anni di attività, lasciano spazio alla melodia e una maggiore attenzione stilistica alle parole, con sonorità più morbide, meno accattivanti, ma sempre molto incisive. La title-track “Stato di necessità”, “L’epilogo” e “Orfeo” sono tre degni rappresentanti di un’evoluzione destinata a proseguire nel tempo, senza mai tradire la propria identità.

L’orchestra, in particolar modo il suono degli archi, rappresenta la vera innovazione rispetto alle precedenti produzioni, il giusto tappeto sonoro per mettere ulteriormente in risalto i versi e i pensieri di Carmen Consoli, un talento di razza che arriva finalmente alle orecchie del grande pubblico, con il disco giusto al momento giusto.

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Stato di necessità | Tracklist e stelline

  1. Bambina impertinente
    (Carmen Consoli, Massimo Roccaforte)
  2. Stato di necessità
    (Carmen Consoli)
  3. Parole di burro
    (Carmen Consoli)
  4. Novembre ’99 (L’isola del tesoro)
    (Carmen Consoli)
  5. In bianco e nero
    (Carmen Consoli)
  6. L’ultimo bacio
    (Carmen Consoli)
  7. Il sultano (della Kianca)
    (Carmen Consoli)
  8. Amado señor
    (Carmen Consoli)
  9. L’epilogo
    (Carmen Consoli)
  10. Orfeo
    (Carmen Consoli)
  11. Equilibrio precario
    (Carmen Consoli, Massimo Roccaforte)
  12. Non volermi male
    (Carmen Consoli)
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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.