L’amore con una canzone
Le giornate autunnali sono le mie preferite, quando il sole scalda ancora, il cielo è azzurro e poi d’improvviso si tinge di rosa. Ho la fortuna di ritornare a casa nei weekend e casa mia è in montagna, dove puoi aprire la finestra e affacciarti sul fiume, oppure contare le stelle sdraiandoti nel prato accanto al tuo garage. In questo periodo, poi, poter avere un posto dove rifugiarsi e dove poter respirare a pieni polmoni, è una fortuna. Allora io ne faccio tesoro e ne approfitto per liberare la testa dai pensieri e dalla routine della settimana, mi metto le scarpe e inizio a camminare.
È proprio durante una di queste mie passeggiate che ho pensato alla canzone d’amore di oggi. Dicono che in media una persona nella vita percorra a piedi circa 120.000 km, pari a tre volte il giro della terra. Ho pensato che da soli si cammina bene, ma ogni tanto serve anche qualcuno che cammini insieme a te, qualcuno con il quale faresti “A piedi il mondo”. Così ho pensato a Gio Evan, artista poliedrico, poeta, scrittore e cantautore, che ci racconta le sfide della vita e quelle dell’amore nel singolo uscito nel 2018 e contenuto nel penultimo doppio album “Biglietto di solo ritorno”.
“Ti regalerò una mia fototessera, per la tua collezione all’Amelie, ma tu lo sai che a volte ti penso sempre? E perdo di vista il mondo ma non te”.
Gio Evan ci porta subito in un tempo e in un luogo parallelo. In un mondo in cui ha più valenza una storia su Instagram che dura ventiquattr’ore e poi viene scordata da tutti, lui parla di fototessere e quelle rimangono, anzi, si possono anche collezionare. L’amore dovrebbe essere così: una foto, un ricordo, un’emozione, che possiamo trattenere dentro di noi e lottare perché non si cancelli mai. Nella fretta di tutti i giorni possiamo scordarci di tante cose, ma alcune restano scolpite e sono quelle che ci fanno vibrare l’anima. “Lo aspettavi un amore inaspettato? Andiamo a farci un giro in cielo in pedalò”.
Poi arriva la fototessera che serviva per dare quel tocco di magia alla nostra collezione. Un sorriso che ci stravolge e ci sconvolge. Mentre siamo impegnati a tirare le somme dei nostri errori, qualcuno che ci prende e ci porta dove noi non avremmo mai immaginato, dove dagli errori si può solo imparare, basta crederci perché se ci crediamo, tutto si avvera.
“Prendi il mio cuore per esempio, prima che tu arrivassi manco c’era, adesso da ripetizioni alla bufera” Vi è mai capitato di guardarvi indietro e pensare a quanto vi sentiate diversi rispetto a qualche tempo fa? A me, sempre. Perché si cambia e si cambia anche grazie a chi, ora, sta camminando con noi. Una persona che ci fa vedere il mondo con occhi diversi, che ha portato nella nostra vita una ventata d’aria fresca. E non è detto che non fosse già presente ma magari non abbiamo mai avuto l’occasione di camminare l’uno accanto all’altro o, semplicemente, serviva solo che ci pulissimo gli occhiali dalla nebbia.
“Ma quanti treni abbiamo perso, quanti treni? Ma io il mondo con te me lo farei a piedi”. Che poi, se nella vita avessimo preso davvero tutti i treni che avremmo dovuto prendere, probabilmente non avremmo mai incontrato chi ora incrocia il suo passo con il nostro. Non avremmo mai visto panorami mozzafiato, non avremmo mai sentito la fatica di una salita ma nemmeno la libertà che si respira durante una discesa. E ci lasciamo così ancora sorprendere da chi ci regala una sciarpetta in agosto, perché per noi che siamo abituati a dare tanto, ricevere anche solo un gesto o un segnale, ci lascia a bocca aperta come un bambino che guarda per la prima volta i fuochi d’artificio. L’amore che si rinnova e ci sorprende sempre, con un biglietto, un fiore, una canzone.
Dicono che tutto vola via, sì, ma non abbiamo tempo di pensare al fatto che potrebbe finire tutto, quando abbiamo un mondo intero da vedere con la persona che amiamo. E io vorrei andare a Marrakech, in Portogallo, alle Hawaii, a Istanbul o anche nei boschi intorno a casa mia. Perché quando c’è l’amore, quando basta guardarsi negli occhi e capirsi al volo, non importa che ci sia un Frecciarossa, un jet privato o una moto d’acqua. Bastano solo un paio di scarpe, una macchina fotografica ed un passo che, finalmente, possa incrociarsi con il nostro. Infondo potrebbe essere solo il primo km di altri 119.999 km da percorrere insieme.
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