giovedì 21 Novembre 2024

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Century Radio, cento anni di radio e non solo

Un secolo di voci, musica e storie che hanno fatto grande la radio, tra passato e attualità, davanti e dietro il microfono. A cura di Pio Russo

Benvenuti a “Century Radio”, la rubrica dedicata ai cento anni della radio. In questo spazio esploreremo l’affascinante mondo della radiofonia, non solo attraverso ciò che ascoltiamo, ma anche svelando cosa accade quando i microfoni si spengono.

Pio Russo racconta l’evoluzione e l’involuzione di un mezzo che ha segnato intere generazioni, portando musica, voci e storie nelle case di tutto il mondo. Dal fascino delle prime trasmissioni fino all’era del digitale, in un viaggio tra passato, presente e futuro della radiofonia.

Century Radio, cento anni di radio e non solo

Siamo alla vigilia del giorno dei giorni per noi amanti della radio. Domani, 6 ottobre, il nostro mezzo preferito compie infatti cento anni, portati magnificamente. Ma il 2024 è anche legato alle celebrazioni di alcuni dei personaggi che della radio hanno fatto la storia.

I 150 anni dalla nascita di Guglielmo Marconi: l’inventore italiano, nato a Bologna il 25 Aprile 1874, è considerato il padre della radio, ma procediamo con ordine. Il 2 Luglio 1897, con il certificato numero 12039, Guglielmo Marconi brevetta la radio. A questo punto, si scatena l’ira di Nikola Tesla inventore serbo, naturalizzato americano, che, nello stesso anno, riuscì a ricevere segnali senza fili trasmessi dal laboratorio di Houston Street da New York a West Point, con una distanza di 30 miglia.

Ma non dimentichiamo Thomas Edison. Siamo nel 1887, quando l’inventore sviluppa un sistema di segnalazioni a distanza situato lungo la ferrovia di Lehigh Valley (tra il New Jersey e la Pennsylvania). Il 29 dicembre 1891, il genio statunitense ha depositato il suo brevetto della radio (all’epoca definita semplicemente “trasmissione elettrica di segnali”).

Non possiamo dare conto di tutte le battaglie legali che ne seguirono, perchè ci vorrebbero anni, ma possiamo riassumere il tutto così: nel 1991 la High Court del Regno Unito ha dichiarato Marconi il vero padre della radio e nel 1943 la Corte Suprema degli Stati Uniti ha invece assegnato questo titolo a Tesla (con validità solo nel territorio americano). Comunque la si pensi, i tre scienziati hanno contribuito all’invenzione ed evoluzione del mezzo.

Mike Bongiorno, nato il 26 maggio del 1924 a New York, ha esordito come conduttore radiofonico Nel 1946 condusse il programma Voci e Volti dall’Italia per la radio del quotidiano Il Progresso italo – americano e, contemporaneamente, iniziò a fare servizi, dagli Stati Uniti per la Rai. Successivamente, ha lavorato per l’emittente Voice of America (che diffondeva la propaganda militare alleata), e per WHOM Radio di New York in lingua italiana di Generoso Pope. Nel 1952 Mike torna in Italia come inviato di WOV, seconda stazione radiofonica italoamericana di New York, anche per realizzare alcuni documentari con intenti per divulgare fatti e avvenimenti della ricostruzione del Paese. Vittorio Veltroni, funzionario della Rai (e padre di Walter), chiama Mike per offrirgli un contratto di collaborazione per il Radiogiornale. Allo scopo di eliminare il suo accento americano, lo invita a prendere lezioni di dizione da Maria Luisa Boncompagni.

Mike Bongiorno è il primo in Italia a intervistare il presidente degli Stati Uniti d’America Eisenhower, e nella 1955 – 1956, presenta alla radio il programma a quiz Il motivo in maschera, con l’orchestra diretta da Lelio Luttazzi, tra il 1967 e il 1970, Mike condurrà la trasmissione radiofonica preserale Ferma la musica.

Corrado, nato a Roma il 2 Agosto del 1924 Dopo la liberazione di Roma avvenuta il 4 giugno 1944 il presentatore entra alla radio alleata in Italia, gestita dallo Psychological Warfare Branch. Dopo un bando di assunzione, emesso dall’EIAR (che prese poi il nome di Rai ) per giovani aspiranti giornalisti, ottenne il primo contratto. Dotato di buona cultura e ottima dizione, venne scelto come annunciatore. Abbiamo già detto di come fu annunciatore della fine della guerra e della vittoria della Repubblica nel referendum del 2 Giugno 1946
La grande notorietà arrivò con La Corrida, condotta sui canali radio della RAI dal 1968 al 1977 della quale ci occuperemo prossimamente.

Sono tanti i personaggi che, dopo il successo radiofonico, sono passati alla televisione, ma meritano, sicuramente, un articolo a parte. Ma non dimentichiamo che il video non uccide le radio star, ma è grazie alla radio che in tanti sono diventati stelle.

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Pio Russo

Radiofonico a 360 gradi e 24 ore su 24, nel senso che, quando non sono in onda, l'ascolto anche quando dormo. Parlo, scrivo e mangio... sempre in FM!