giovedì 21 Novembre 2024

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“Cerotti”, l’intenso sfogo poetico dei Tiromancino – RECENSIONE

Recensione dell’ultimo singolo scritto da Federico Zampaglione con Gazzelle

‘Cerotti’ è il titolo del singolo dei Tiromancino disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme digitali da venerdì 8 gennaio per Virgin Records/Universal Music Italy. Il brano è stato scritto da Federico Zampaglione a quattro mani insieme al collega Gazzelle e prodotto dal leader del gruppo insieme a Jason Rooney. ‘Cerotti‘ farà parte della colonna sonora del film ‘Morrison‘, l’ultima fatica cinematografica di Zampaglione tratta dal romanzo scritto insieme a Giacomo Gensini nel 2017 dal titolo ‘Dove tutto è a metà‘ (edito da Mondadori).

Questo nuovo singolo arriva a quattro mesi di distanza dall’ultimo Finché ti va, apprezzassimo da pubblico e critica e capace di rimanere per 17 settimane stabile tra i brani più programmati dalle radio italiane. Nell’estate del 2019 era stato invece pubblicato il pezzo ‘Vento del sud‘, inedito che ha riportato i Tiromancino alla Virgin Records dopo l’esperienza in Sony Music.

Il brano, che inizia con l’evocativa frase “la notte sanguina tra le mani, tu rimani”, ci riporta un Federico Zampaglione nuovamente ispirato, capace qui di dosare sapientemente le sue parole mescolandole con quelle di Gazzelle e puntando forte su una poetica malinconica mai banale. Il testo è un concentrato di immagini dal forte impatto visivo, con la notte a fare da sfondo all’atmosfera. Si parla di una storia in cui il protagonista si trova “incastrato” a metà, tra l’impossibilità di proseguire e l’inevitabile volontà di guardarsi indietro, in un eterno purgatorio che, fra paradiso ed inferno, sembra impossibile da oltrepassare.

Immagini a volte liete e volte dolorose che i due artisti dipingono in maniera convincente, alternando presente e passato, in una continua lotta ai sentimenti più profondi. Il punto focale del testo è la frase finale: “le notti sono solo cerotti sopra l’anima”. Notti capaci non solo di far pensare dunque ma, come cerotti, anche di curare i turbamenti di anime fragili e mai in pace. Quando tutto sembra svanire dunque, non resta che abbandonarsi alla notte e quello che questa porta con sé, fra ricordi e ripensamenti.

Anche con questo brano, Federico Zampaglione e band, si confermano pronti a prendersi uno spazio importante tra le radio italiane. Questo avviene grazie alla capacità di mescolare un arrangiamento pop 2.0, retto da una chitarra acustica e suoni molto “alla Gazzelle”, con un testo di livello assoluto in cui la nostalgia delle immagini ricercate fa da sfondo ad una storia intensa e struggente.

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Cerotti | Testo

La notte sanguina tra le mani
Tu rimani
Fai le valigie vai via domani
E tu mi dici no
Non si può tornare indietro
E io ci credo
E quando stavi male quanto ho corso, ooh
Le quattro di mattina il fiato corto
Non ci volo più su questa città
Le strade le case e i tuoi dischi nella macchina
Non ci vivi più in questa città
Le notti sono solo cerotti sopra l’anima
Mentre mi perdo tra le tue mani
Tu scompari
La stanza è piena di belle frasi
E tu mi dici no
Non si può tornare indietro
E non ci credo
Ma quando stavi male quanto ho corso, ooh
Le quattro di mattina e il cuore rotto
Non ci volo più su questa città
Le strade, le case e i tuoi dischi nella macchina
Non ci vivi più in questa città
Le notti sono solo cerotti sopra l’anima
Forse adesso siamo soltanto due briciole sul divano
Mentre mi butti via lontano
Butti via anche un po’ di te
Non ci volo più su questa città
Le strade, le case e i tuoi dischi nella macchina
Non ci vivi più in questa città
Le notti sono solo cerotti sopra l’anima
Le notti sono solo cerotti sopra l’anima
Le notti sono solo cerotti sopra l’anima