Disponibile a partire dal prossimo 14 febbraio il terzo progetto discografico del cantautore classe ’81
Un’esortazione a farsi sentire, talvolta anche manifestando il proprio dissenso per un mondo che urla in continuazione, questa canzone ci invita al dialogo e al confronto. In concomitanza con la partecipazione festivaliera, il prossimo 14 febbraio uscirà per Carosello Records il terzo album in studio di Diodato, intitolato “Che vita meravigliosa“, proprio come l’omonimo singolo attualmente in rotazione radiofonica, colonna sonora dell’ultimo film di Ferzan Özpetek intitolato “La dea fortuna”, un manifesto romantico e sensuale nei confronti della nostra esistenza e di tutto ciò che scorre davanti ai nostri occhi.
L’artista dimostra con questo lavoro il ruolo centrale che ha saputo ritagliarsi come uno degli avanguardisti del nuovo pop d’autore, passo dopo passo, canzone dopo canzone, senza lasciarsi contaminare da ciò che lo circonda, bensì influenzare e ispirare dal punto di vista creativo. Un mondo di emozioni e suggestioni che traspare anche attraverso la copertina realizzata da Paolo De Francesco, un’opera surreale e descrittiva che richiama per tematiche il contenuto di ogni singola traccia del disco.
Per certi versi un’evoluzione, per altri una consacrazione, Diodato si conferma il grande artista che conosciamo, ricercatore accanito sia del suono che delle parole, capace di trasformare un flusso di coscienza in una piacevole retrospettiva, un po’ come accade quando ti capita di guardare una trasposizione cinematografica di un libro, in questo caso fedele in ogni sua singola intenzione. Tra le tracce in scaletta, spiccano due vecchie conoscenze, i due singoli pubblicati lo scorso anno, ovvero “Non ti amo più“ e “Il commerciante“.
Tra gli inediti colpisce “Fino a farci scomparire”, che racconta la fine di una storia ponendo l’accento su quello che resta, come a voler cristallizzare e valorizzare ciò che sopravvive. Personale e interessante la lettura di “La lascio a voi questa domenica”, canzone che si ispira ad una storia vera: «Stavo tornando a Milano in treno – racconta Diodato – eravamo in ritardo perché una persona si era tolta la vita. Il pezzo racconta le reazioni delle persone in quel vagone, il pensiero e le dichiarazioni di individui che hanno dato vita ad un circo impazzito di qualunquismo, quasi come se a nessuno importasse realmente dell’accaduto».
L’ascolto si chiude con una delle perle dell’intero progetto, vale a dire “Quello che mi manca di te”, che regala un finale corale e orchestrale di forte impatto, per uno spaccato di vita intimo e sentitamente autobiografico. In tal senso, “Che vita meravigliosa“ è un disco suggestivo, volutamente intimo e dalle nobili intenzioni, che non lascia davvero nulla al caso.
Che vita meravigliosa | Tracklist
- Che vita meravigliosa
- Fino a farci scomparire
- La lascio a voi questa domenica
- Fai rumore
- Alveari
- Ciao, ci vediamo
- Non ti amo più
- Solo
- Il commerciante
- E allora faccio così
- Quello che mi manca di te
© foto di Giuseppe Gradella
Nico Donvito
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