giovedì 10 Ottobre 2024

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Con “Vivere a colori” Alessandra Amoroso diventa grande – RECENSIONE

Recensione del nuovo album della cantante salentina

Vivere a colori è il nuovo album di inediti di Alessandra Amoroso che dopo l’avventura in America Latina è tornata a dedicarsi alla sua big family italiana. Un disco attesissimo dai molti fan dopo oltre due anni dal precedente lavoro (Amore puro) che fu prodotto da Tiziano Ferro. Questa volta la salentina ha voluto stupire tutti abbandonando la sua tipica omogeneità di autori e produttori adottando un team più che mai vario e sfaccettato per dar vita ad un lavoro discografico del tutto innovativo per lei. 

 Stupendo fino a qui, primo singolo-regalo (il brano è stato distribuito gratuitamente attraverso i social network), e La vita in un anno sono i brani che aprono la tracklist e anche quelli che costruiscono una continuità con il passato discografico della salentina. Il primo pezzo ripropone (finalmente) la coppia aurorale di Federica Camba eDaniele Coro, che ad Alessandra devono il successo fin dall’inizio (e viceversa dato che Immobile lanciò entrambi nel lontano 2009), e lo fa magnificamente con un crescendo vocale e musicale da togliere il fiato. Il secondo brano è quello firmato da Tiziano Ferro, ancora presente, ma solo in questo pezzo, dopo la massiccia presenza nell’ultimo album, che dimostra ancora una volta la sua penna più nostalgica che questa volta bene si sposa alle musiche dell’esordiente Michael Tenisci.

Ma il bello arriva dopo! Aria di novità, suoni moderni e innovativi per il repertorio di Alessandra che fino ad ora aveva interpretato brani che, per quanto interessanti fossero, conservavano una precisa direzione stilistica nella stragrande maggioranza dei casi. Elisa è la fautrice degli esempi più evidenti di questa svolta: Vivere a colori e Comunque andare propongono un sound fresco, estivo, energico e addirittura ballabile che se ben sfruttato può  fruttare molto in radio nei mesi caldi. Se la title track è veramente una botta di energia e positività in quel ritornello dalle poche parole ma denso di significato per una come l’Amoroso che vive con il sorriso sulle labbra, Comunque andare porta la firma anche della stessa Alessandra che torna a metterci del suo dopo l’esperimento del precedente album (Da casa mia fu scritta da lei insieme a Tiziano Ferro).

Tra le 14 tracce altre 3 portano la firma di Camba-Coro oltre al singolo di lancio. E per una volta tanto lasciatemelo dire questo duo aurorale si merita davvero una standing ovetion in quanto si conferma, anche in questo caso, una certezza per l’Amoroso che meglio di chiunque altro si sposa con le loro canzoni tutt’altro che di seconda fascia come qualcuno ha sostenuto! Dopo Stupendo fino a qui firmano anche L’unica cosa da fare, che in un’atmosfera intima canta la sfiducia nell’amore, Appartenente, autentico gioiellino strappa lacrime per tutti quelli che vivono una storia finita, e Non sarà mai, che propone un sound soul-black che non fa rimpiangere la mancanza di un brano gospel in inglese (la vera dimensione prediletta della Amoroso) in questo disco.

Roberto Casalino torna a scrivere per Alessandra dopo che nel 2009 aveva scritto X ora x un po’ nell’album d’esordio e nel 2014 il duetto con Francesco Renga (L’amore altrove). Da lui vengono Sul ciglio senza far rumore, altra perla dell’autore delle hit degli ultimi anni (Ferreri e a Mengoni devono a lui la carriera), e Se il mondo ha il nostro volto, entrambe firmate con Dario Faini. Ecco, lui dovrebbe scrivere di più per l’Amoroso se questi sono i risultati!

Tra gli altri ci sono Daniele Magro per due ballate pop come Avrò cura di tutto Fidati ancora di me entrambe offrono all’Amoroso la possibilità di far sentire nuove sfumature. Esperimento curioso quello di Nel tuo disordine firmata da Federico Zampaglione dei Tiromancino che ricrea quelle atmosfere del piano bar o della Mina per-ritiro che mescolava pop e blues. Mi porti via da me ricalca la stessa dimensione stilistica per parlare di un amore che logora e consuma. Chiude il disco l’energia de Il mio stato di felicità con tanto di risata liberatoria per lasciare ben impressa nell’ascoltatore l’idea che Alessandra Amoroso è cambiata ed è pronta a sorridere anche nella musica oltre che nella vita.

Questo Vivere a colori è davvero l’album della conoscrazione stilistica di una delle maggiori interpreti della musica italiana che in questi anni ha sempre mantenuto livelli altissimi nelle vendite dominando ogni classifica. Con questo album la melodica Alessandra esce allo scoperto e comincia a mostrarsi anche nella sua veste più pura e spensierata grazie ad ottimi brani che valorizzano la sua voce. Alessandra è diventata donna e la sua musica è diventata “grande” con lei facendo il salto di qualità che da ormai sette anni ci si auspicava.

Migliori tracce: Vivere a colori – Appartenente – Sul ciglio senza far rumore – Comunque andare

Voto conplessivo: 8,7/10

Qui la video-recensione di “Vivere a colori”

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.