domenica 22 Dicembre 2024

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Cri+Sara Fou: “La musica ci sceglie ogni giorno” – INTERVISTA

A tu per tu con il duo musicale composto dal chitarrista Cristian Soldi e dalla cantante Sara Bronzoni

Li abbiamo già conosciuti in occasione di una precedente pubblicazione, loro sono Cristian Soldi e Sara Bronzoni, in arte Cri+Sara Fou (qui la nostra precedente intervista), duo artistico attualmente in rotazione radiofonica con il singolo “Federica”, disponibile dallo scorso primo gennaio. Il brano, realizzato in collaborazione con Il Cane, anticipa l’uscita del loro nuovo EP intitolato L’altrui,  a circa un anno e mezzo di distanza dalla pubblicazione del loro album d’esordio “Non siamo mai stati”.

Ciao ragazzi, bentrovati. Partiamo dal vostro nuovo singolo “Federica”, cosa racconta?

Cristian«Descrive nel mio immaginario, il passato e presente di Federica, quello che ha vissuto e che vive. Il riassunto di parecchie chiacchierate  tra me e lei».

Com’è avvenuto l’incontro e com’è nata la collaborazione con Il Cane?

Sara«Eravamo in un momento creativo abbastanza fiorente e abbiamo deciso di arrangiare un brano già esistente, in attesa di registrare i nuovi pezzi, che rispecchiasse un po’ le nostre caratteristiche stilistiche e di gusto. Cristian conosceva Matteo (Aka Il Cane), e nel mostrargli l’idea è nata la collaborazione che lo vede compositore e arrangiatore insieme a noi del lavoro futuro».

Musicalmente parlando, che tipo di sonorità avete voluto abbracciare?

Cristian/Sara«Noi ci collochiamo più o meno volontariamente in un cantautorato con sonorità delicate e liriche forti, e per questo nuovo disco non abbiamo abbandonato il concetto musicale che ci lega. Il tutto è “solamente” arrangiato in una chiave più moderna».

Cosa aggiungono al racconto le immagini del videoclip diretto da Cristian Soldi?

Cristian«L’idea era quella dell’avanzare del tempo, un piano sequenza  con noi che camminiamo come lo scorrere del tempo, intervallato da nostre immagini per dare più groove al video».

Che ruolo gioca la musica nel vostro quotidiano?

Cristian/Sara«La musica ci sceglie ogni giorno, e noi non possiamo fare altro che lasciarci ammaliare, lavorare con lei e per lei nel modo più serio possibile. È il nostro lavoro, una dolce condanna e una magnifica conquista».

Essendo due persone con caratteri diversi, qual sono i vostri principali punti di incontro e quali quelli di scontro?

Cristian/Sara«Beh, tendenzialmente andiamo d’accordo, ma chiaramente due caratteri forti con visioni spesso diverse devono trovare il giusto equilibrio per poter coesistere e far parte dello stesso insieme. Se capita di discutere di lavoro, è comunque prevalentemente per il bene dell’obbiettivo comune e tendiamo a voler risolvere sempre le cose».

C’è un momento che reputate particolarmente di svolta per la vostra formazione e per il vostro percorso?

Cristian«Per me ce ne sono diversi, il primo è stato con l’ingresso al Violoncello e al Basso di Daniela Caschetto, sicuramente un gran svolta per il nostro sound , visto che prima i live li facevamo in due. Il secondo quello di Katija Di Giulio al Violino, altro arricchimento umano e live, mentre per la batteria ci siamo prima affidati a Jordi Tagliaferri, e poi, visto la collaborazione, a Matteo “Il Cane” Dainese».

Sara«Senza dubbio il nostro incontro. Il primo disco doveva essere di chitarra solista, perciò una volta stravolto il concept di base abbiamo involontariamente determinato senz’altro il vero punto di inizio del tutto».

Dopo aver collaborato con Il Cane, ci sono altri artisti con cui vi piacerebbe lavorare? 

Cristian«Ce ne sono sempre parecchi, mi piacerebbe fare un brano con Gianluca Grignani, penso che lui sia il Rock in italia e sicuramente una schitarrata con Britti».

Sara«Beh di artisti con cui vorremmo collaborare ce ne sono tanti. Nel panorama nazionale, tra gli altri, personalmente mi piacerebbe molto lavorare con Pierpaolo Capovilla, Carmen Consoli, Max Gazzè».

“Federica” anticipa l’uscita del vostro nuovo EP intitolato “L’altrui”, che tipo di progetto dobbiamo aspettarci?

Cristian«Sicuramente diverso dal precedente, per certi versi più genuino e più vicino alla formula canzone, cosa che ho scoperto da poco e mi diverte molto».

Sara«Un progetto e un prodotto omogeneo ma risultante del pensiero artistico di più persone contemporaneamente. Un sound più ritmico, ma non banale».

Per concludere, dove e a chi desiderate arrivare attraverso la vostra musica?

Cristian«Arrivare ovunque, la musica è una cosa importante».

Sara«Farsi ascoltare, da quante più persone possibili. Chiaramente l’obbiettivo di chi fa musica è condividere il più possibile il proprio “credo” artistico, sarebbe riduttivo porre un unico obbiettivo di arrivo».

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.