giovedì 5 Dicembre 2024

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Cristina D’Avena: “Sanremo 2019? Mi servirà per capire tante cose” – INTERVISTA

A tu per tu con la regina delle sigle dei cartoni animati, a poche ore dalla sua performance al Festival

Radiosa, così si definisce e appare in tutta la sua bellezza Cristina D’Avena, alla vigilia del suo ritorno sul palco dell’Ariston di Sanremo 2019, a tre anni di distanza dalla superospitata che le ha aperto le porte per un nuovo consolidato e successo. L’ugola dei ricordi più belli della nostra infanzia sarà presente nella quarta serata, in scena venerdì 8 febbraio, abbinata alla giovane coppia rivelazione di questa 69esima edizione del Festival della canzone italiana, vale a dire Shade e Federica Carta (qui la nostra recente intervista), in gara con il brano “Senza farlo apposta”.

Dire che sono felice è poco, sono felicissimo di ritrovarti qui a Sanremo. Come stai?

«Bene, emozionata, radiosa e felice, molto felice».

Ancora in veste di ospite, ma quest’anno per la prima volta in gara, accompagnando Federica Carta e Shade nella serata dei duetti. Com’è nata l’idea di questa nuova collaborazione?

«Li ho conosciuti perché sono stati a loro volta miei ospiti nel disco “Duets forever”, Vito ha interpretato “Doraemon” e Federica “Papà Gambalunga”. In quell’occasione ho scoperto due persone piacevoli con i quali è nato una sorta di feeling. Quando mi hanno chiamata per propormi di cantare con loro “Senza farlo apposta” mi sono emozionata, non avrei mai potuto immaginare che potessero pensare a me. Per me è la prima volta che canto una canzone pop su un palco così importante con due artisti in gara, c’ho riflettuto un attimo e oggi sono davvero felicissima di essere qui».

Infatti, non per trasmetterti ansia, hai anche una bella responsabilità, perché c’è un televoto e delle giurie che esprimeranno il loro insindacabile parere. Ma, dall’altra parte, c’è anche l’esperienza un’artista che quest’anno compie 37 anni di carriera…

«Spero davvero che il pubblico apprezzi il mio contributo, che le persone che mi amano da sempre possano essere concordi con quello che sto facendo, perché è un qualcosa di diverso ma che faccio con tantissimo amore. Nei miei live mi esibisco spesso con cover di cantanti che amo, con un registro decisamente pop. Mi diverto, mi piace e mi solletica un po’ l’idea di cantare anche canzoni differenti dal mio repertorio, proprio come ho fatto con “Duets”. Questa mia partecipazione a Sanremo è un’esperienza che mi servirà per capire tante cose».

Hai guardato il Festival da casa?

«Certamente, comodamente da casa (sorride, ndr), mi sono divertita, ho ascoltato tutti i brani, con particolare attenzione quelli interpretati dai colleghi che hanno cantato con me nei miei due ultimi album. Mi sono davvero emozionata a guardali in tv…».

Sono ben sedici gli artisti selezionati da Claudio Baglioni e dalla sua commissione, sia quest’anno che nella passata edizione, che hai ospitato in “Duets” e “Duets forever”. Potresti organizzare il Festival l’anno prossimo…

«Beh, in effetti (ride, ndr), dai sto scherzando!».

Tra gli artisti che hanno collaborato con te, abbiamo visto in grande spolvero Loredana Bertè. Ti ha emozionato? 

«Guarda, non vedo l’ora di abbracciarla. Vederla sorridente e così semplicemente perfetta mi ha davvero fatto piacere, perché lei è una persona meravigliosa, una donna straordinaria, di cuore. Quando ha cantato con me “Occhi di gatto” mi ha fatto una dedica che custodisco gelosamente, parole bellissime che mi hanno fatto piangere. Lei è un’artista che ho sempre seguito e che anche questa volta ho apprezzato parecchio, così come mi sono piaciuti tutti gli altri, da Nek a Il Volo, passando per Arisa e Patty Pravo, poi come ospiti ci saranno anche Ermal Meta e Fabrizio Moro, anche Elisa. Insomma, tanti compagni di viaggio con cui è nata una grande sintonia, magari non un’amicizia perché non abbiamo occasione di poterci frequentare, almeno con tutti, ma ci sentiamo spesso. Tra noi è nato veramente un bellissimo rapporto, per questo motivo mi sono emozionata a vederli cantare sul palco dell’Ariston».

Questo 2019 inizia nel migliore dei modi, un po’ come era iniziato il 2016. Un triennio per te veramente fantastico, quali sono i tuoi buoni propositi per il futuro?

«Sicuramente tanta musica. “Duets” e “Duets forever” continueranno a suonare perché sono album che non hanno età e si possono ascoltare per tutta la vita. Io mi sento pronta, ci sono tante novità top secret, di cui non si può ancora dire nulla, restate collegati perché ci saranno veramente tante cose interessanti. Il mio augurio è che la musica sia sempre più importante, perché ne abbiamo un po’ tutti bisogno».

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.