martedì 5 Novembre 2024

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Daniel Sentacruz Ensemble: “La nostra necessità? Divertirci a fare musica” – INTERVISTA

A tu per tu con lo storico gruppo vocale di “Soleado”, al ritorno discografico con il singolo “Mara e il mare”

Tempo di nuova musica per i Daniel Sentacruz Ensemble, storica band che vanta numerosi successi negli anni ’70, tra tutti “Soleado”, canzone che ha fatto il giro del mondo fino ad arrivare a vendere oltre cento milioni di dischi e ad essere cantata da artisti del calibro di Placido Domingo, Andrea Bocelli, Bing Crosby, Mireille Mathieu, Charles Aznavour, Demis Roussos e Celine Dion. Scritto da Enzo Leomporro degli Audio 2, Giovanni Russo e Domenico della Vecchia per l’etichetta Studio Lead“Mara e il mare” è il titolo dell’inedito scelto per rappresentare il loro ritorno discografico, nella nuova formazione a tre composta da Rossana Barbieri, Mara Cubeddu e Gianni Minuti Muffolini.

Partiamo da “Mara e il mare”, che sapore ha per voi questo brano?

«Sicuramente farci e far rivivere quello che era una nostra necessità, divertirci a fare musica».

Un pezzo firmato da Enzo Leomporro degli Audio 2, Giovanni Russo e Domenico della Vecchia. Cosa racconta?

«Beh, questo è un brano che non ha la velleità di voler dire qualcosa, è un piccolissimo “film” di una ragazzina, come ce ne sono a milioni in Italia, che vuole semplicemente godere di quello che una giornata al mare può dare, gioia, piacere, divertimento… e in questi tempi ce ne vuole!!!».

A livello musicale, quali sonorità avete voluto abbracciare?

«Abbiamo cercato e sperando di esserci riusciti, di far coniugare un sapore vintage a sonorità moderne, quindi far rivivere a che c’era “ai tempi” e chi può scoprire oggi quelle atmosfere».

Cosa avete voluto trasmettere attraverso le immagini del videoclip diretto da Bruno Tibaldi?

«Come dicevamo prima usando aggettivi… allegria, come diceva il grande Mike Bongiorno, spensieratezza, e “Sapore di Mara”…».

“Soleado” ha ottenuto un successo planetario, quale credete siano state le caratteristiche che hanno contribuito a rendere questo pezzo un evergreen?

«Quando queste magie ci travolgono, trovare spiegazioni è difficilissimo, crediamo che il “segreto” sia come dicono i Grandi della musica, “nella musica esistono belle note ed esistono le note blu”  forse  quelle di “Soleado” appartengono a quest’ultime…».

Vi sentite rappresentati dall’attuale scenario discografico e dalla musica di oggi?

«Sai, facendo parte sia di chi la musica la fa ma anche di quelli che la musica la sentono, con un orecchio attento e curioso a quello che oggi si produce. Peccato che i nostri giovani non possano contare più su uno “strumento” importantissimo, la discografia».

Con quale spirito vi riaffacciate al mercato dopo anni di silenzio e cosa vi ha spinto a realizzare questa reunion?

«Sicuramente con allegria e in modo particolare cercando di far passare qualche minuto spensierato, magari andando al mare e perchè no, incontrando una ragazzina che guarda caso si chiama… Mara!!!».

Per concludere, cosa avete imparato dalla musica in tutti questi anni di attività?

«I suoni vengono ascoltati dalle orecchie, le immagini dagli occhi, ma la musica entra ed esce dal cuore!».

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.