Il resoconto del concerto del concerto di Danti e Vacca che si è svolto ieri, domenica 24 novembre, ai Magazzini Generali di Milano
Danti e Vacca approdano finalmente ai Magazzini Generali. Come gli stessi artisti ci avevano anticipato settimane fa nella nostra intervista, la data di ieri, domenica 24 novembre, è stata ambiziosa, variegata e piena di ospiti.
Il tempo passa ma la passione e le emozioni no. Tante rime, divertimento e un palco infuocato hanno portato ad una celebrazione delle loro carriere e un onesto amore per quello che si fa, si è fatto e si farà.
Danti torna al mondo dei live dopo ben quasi otto anni di assenza. Tranne sporadiche avventure, il rapper mancava dalla scena dei concerti da davvero parecchio tempo e l’attesa di rivederlo in azione era tanta. Unire questa emozione all’occasione di assistere dal vivo a questa reunion già storica con Vacca, ha reso questa esperienza veramente imperdibile per chi ama il rap e la musica indipendente.
La scaletta del concerto ha visto l’unione dei pezzi cult realizzati negli anni del primo EP “6:10”, passando poi per i classici personali di entrambi gli artisti e ovviamente le canzoni del nuovo progetto “6:20”.
Un pubblico veramente ampio di età, diviso tra fedelissimi sempre presenti e nuovi arrivati, è stato coinvolto, attivo e ha sicuramente aiutato la riuscita di un concerto, come già scritto, molto ambizioso. A differenza di molti live, dove gli artisti ospiti sembrano quasi un pretesto per vendere più biglietti, le guest stars presenti al concerto hanno tutte contribuito alla riuscita dello spettacolo, sperimentando e portando ad esempio pezzi delle proprie carriere rivisitati in vista dell’occasione, cantando sopra beat diversi e dando modo a Vacca e Danti di contribuire loro stessi alla traccia. L’amicizia e il rispetto per i due padroni di casa è stata ben visibile e apprezzata, in tantissimi casi la presenza dell’ospite è stata utilizzata anche per cantare brani degli stessi artisti, occasioni uniche, irripetibili e che per citare gli stessi: “che non trovi su Spotify”.
Abbiamo quindi avuto un Marco Masini in formissima, con l’iconica “Vaffanculo” su un beat di Tupac. Un Inoki lanciatissimo e con parecchio fuoco al mic con cui scaldare ulteriormente un pubblico già caldo. Shade e i suoi freestyle con tanto di omaggio finale a Danti, Vacca e Inoki. Tre personalità che hanno scritto la storia del rap in Italia.
Poi, ancora, Grido con la sua incontenibile energia porta un riuscitissimo live dell’immortale “Superblunt”. Nina Zilli e la sua presenza scenica formidabile. E ancora Alborosie, Dani Faiv, il Maestro Enrico Cremonesi e per finire lo zio del rap d’Italia, J-Ax.
La coppia Danti-Vacca continua quindi a funzionare. La chimica tra i due si nota, tra scambi di battute e di rime, la loro complicità meriterebbe ulteriori live e ulteriore spazio nella scena musicale italiana.
Al momento non si sa se quello che abbiamo visto ieri sera ai Magazzini Generali sarà un evento unico in toto. Quello che sarebbe bello però, è che si creassero più momenti e occasioni come questa nella scena. Dove la voglia di cantare, giocare e fare casino viene celebrata e realizzata benissimo. Con passione, qualità e talento.
Evviva quindi Danti e Vacca. Evviva la musica, l’hip-hop e l’amicizia. La toccante “L’arte sta morendo” ci parla di un mondo dove le emozioni e la musica vengono standardizzate. Esperienze come questa ci danno modo di far parte di una piccola resistenza e di viverci dei momenti irripetibili. Forse l’arte non è ancora morta.
Mattia Cantarutti
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