venerdì 22 Novembre 2024

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Davidof e Scrima: “Ci accomunano le sonorità e il romanticismo” – INTERVISTA DOPPIA

A tu per tu con i due cantautori indie pop della scena romana, fuori con il singolo “Molo74

Si intitola “Molo74” il brano proposto per l’estate 2020 da Pietro Sturniolo e Federico Scrima, meglio noti con gli pseudonimi di Davidof e Scrima. Un pezzo fresco e orecchiabile che mette in risalto le caratteristiche di entrambi gli artisti della scuderia Hokuto Empire. In occasione di questa uscita congiunta, abbiamo raggiunto i due cantautori via Skype per approfondire la loro conoscenza.

Ciao Pietro e ciao Federico, benvenuti. Partiamo da “Molo74”, com’è avvenuto il vostro incontro e com’è nato questo pezzo?

Davidof: «Federico mi ha chiesto di lavorare insieme, io ho accettato subito con piacere visto che facciamo parte anche della stessa etichetta. Il brano è stato scritto sotto quarantena, abbiamo sviluppato un’idea base insieme ai nostri rispettivi produttori, Alberto Cani e Alessandro Forte, quest’ultimo si è occupato della resa finale del pezzo».

Scrima: «C’era già da tempo l’idea di realizzare una collaborazione, anche spinti dal nostro manager Francesco Facchinetti, abbiamo deciso di lavorare insieme perché, secondo me, è sempre bello collaborare con persone amiche che fanno parte della stessa scuderia, in più abitiamo entrambi a Roma, apparteniamo alla stessa scena diciamo».

Quali sono i vostri punti di contatto a livello di scrittura?

Davidof: «Le sonorità ci hanno avvicinato sin da subito, oltre alla vena di romanticismo che ci accomuna nei testi. E’ sempre un po’ difficile parlare d’amore senza essere scontati, la chiave sta nel trovare le parole giuste».

Scrima: «Diciamo che i nostri i nostri ascolti sono molto simili, nella scena indie attuale e di qualche anno fa stimiamo un po’ gli stessi artisti, ad esempio Tommaso Paradiso e i TheGiornalisti».

E’ un brano che esce in un’estate che non è di certo uguale alle altre. Personalmente, come ve la immaginate?

Davidof: «Con più restrizioni e meno contatti fisici, questo sicuramente non è bello perché associo l’estate al divertimento e alla libertà. Infatti, il testo della canzone parla della voglia di ritornare a vivere la bella stagione proprio che ci faceva una volta».

Scrima: «Sicuramente mancheranno tante cose, anche le più piccole, come l’abbraccio o il passarsi la birra ghiacciata tra amici. Naturalmente si deve stare attenti, ma credo che le persone in generale lo siano. Per quanto mi riguarda, questa è già la seconda estate di seguito che resto in studio a lavorare al disco, quindi, per me cambierà poco».

Per concludere, qual è il vostro pensiero sulle collaborazioni e sulle contaminazioni musicali? Meglio rimanere all’interno della stessa “famiglia” o uscire dal seminato? 

Davidof: «Beh, sicuramente non si può restare sempre nella propria zona di comfort, è bello sperimentale, è bello mettersi in gioco. Qualora ci fosse la l’opportunità, personalmente mi aprirei a collaborazioni con artisti che possiedono un altro tipo di sound».

Scrima: «Per me vale lo stesso, ascolto veramente qualsiasi cosa, dalla trap a pezzi più urban, passando per il rap, il pop, il rock e un po’ di tutto. Secondo me la collaborazione è sempre positiva, in più trovo molto interessante mescolare mondi e suoni diversi».

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.