giovedì 5 Dicembre 2024

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E se fosse Laura Pausini il colpo grosso per il Festival di Sanremo 2023?

Se Amadeus volesse puntare in alto la cantante sarebbe il colpaccio del secolo

Il 2023 sarà la quarta delle cinque edizioni di Amadeus alla guida del Festival di Sanremo. Dopo tre annate sensazionali sia dal punto di vista degli ascolti che dei riscontri discografici il conduttore nato a Ravenna avrà l’arduo compito di confermarsi e, soprattutto, di continuare a stupire il pubblico. In questi che sono i mesi utili per la definizione del cast al direttore artistico e alla commissione del Festival servirà riuscire a portare a casa qualche colpaccio degno di nota.

L’edizione del 2022 in questo senso ha fatto scuola. Amadeus è riuscito ad assicurarsi in un colpo solo un nome illustre come quello di Elisa, di ritorno in gara dopo 20 anni, ma anche quelli di Emma, assente da 10 anni, e di Blanco e Rkomi, due autentici campioni delle vendite dell’ultima stagione discografica. Il 2023, dunque, non potrà essere da meno per non rischiare di perdere il confronto con se stessi.

Nelle ultime settimane si è spesso chiacchierato di un debutto in gara di Tiziano Ferro (qui la notizia). La presenza del cantautore di Latina ad oggi, tuttavia, appare di difficile realizzazione. Amadeus dovrà, quindi, cercare un altro colpaccio per il suo quarto mandato all’Ariston. Facendo viaggiare la fantasia viene alla mente un altro nome eccellente che potrebbe fare al caso di Amadeus qualora si volesse ambire al massimo possibile: Laura Pausini.

Il perchè delle possibilità |

La cantante di Solarolo è già stata in gara al Festival di Sanremo per ben due edizioni: nel 1993 debuttò con la celebre “La solitudine” trionfando tra le Nuove Proposte e nel 1994 fu tra i big con “Strani amori” classificandosi al terzo posto. In seguito, la voce femminile italiana più famosa al mondo negli ultimi anni è tornata a più riprese sul palco del Teatro Ariston in veste di superospite. Non si può, dunque, di certo dire che Laura non conosca quel palco e la sua importanza.

Il 2023 sarà, poi, l’anno che festeggerà il trentennale della carriera di Laura Pausini partita proprio dal Festival di Sanremo. Quale migliore occasione, dunque, per accettare un come-back in gara e testimoniare fattivamente quella gratitudine da sempre espressa dalla cantante nei confronti del Festival e dell’Italia?

Le ultime notizie musicali che riguardano Laura Pausini raccontano di uno slittamento dell’album d’inediti atteso per la fine del 2022 al 2023: un indizio che potrebbe confermare la tentazione di un rilascio tardo-invernale o primaverile. Oltre a ciò, è doveroso sottolineare come la voce romagnola abbia più volte dichiarato di aspettarsi un’evoluzione contemporanea dalla propria musica per il nuovo progetto discografico. Quale palcoscenico migliore del Teatro Ariston, dunque, per presentare al pubblico una netta virata artistica garantendosi un’ampia platea? I Festival degli ultimi anni hanno dimostrato d’altronde di essere in grado di restituire agli artisti quei numeri (soprattutto sul versante digitale) che cantanti dalla lunga carriera difficilmente riescono a raggiungere con release standard al giorno d’oggi. Anche un’artista affermata come la cantante romagnola ha necessariamente bisogno di confrontarsi anche con queste evoluzioni del mercato mostrandosi pronta a cogliere le nuove sfide.

E’ bene, tuttavia, specificare che la venuta sanremese di Laura Pausini è tutt’altro che scontata o di semplice realizzazione. Il nostro non è un rumors fondato ma nemmeno una speranza illusoria. Tutto è possibile come si suol dire anche se quando si parla di nomi così importanti e consolidati della nostra discografia ogni cosa sembra nettamente più difficile del normale.

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.