giovedì 21 Novembre 2024

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Easy Funk: “Le emozioni che sono fulcro della nostra arte” – INTERVISTA

A tu per tu con il gruppo musicale pugliese, fuori con il nuovo singolo intitolato “Sognare è gratis

E’ in rotazione radiofonica dallo scorso 10 gennaio “Sognare è gratis”, il nuovo singolo degli Easy Funk, band musicale originaria di Mola di Bari composta da: Zekka, Meta, Gia Young, Leontino Gobest e, come accaduto anche per questo brano, arricchita dalla presenza di  Savina Vitobello, in arte Sabreetha. Dopo averli incontrati in occasione del lancio del brano “Quello che vorrei” (qui la nostra precedente intervista), approfondiamo nuovamente la conoscenza del gruppo musicale pugliese.

Ciao ragazzi, bentrovati. Partiamo da “Sognare è gratis”, cosa avete voluto raccontare attraverso questo nuovo singolo?

«Ciao, “Sognare é gratis” di Easy Funk è un invito a credere nei propri sogni visto che proprio da essi possono nascere nuove possibilità e nuovi obbiettivi, particolarmente quando i ritmi della vita risultano sfrenati in un mondo in cui tutto sembra avere un prezzo».

Credere nelle proprie potenzialità e coltivare i nostri sogni, in un’epoca così frenetica come questa è ancora possibile?

«Certo, bisogna sempre ricercare la forza di crederci e coltivare le proprie passioni, perché da esse nascono i sogni e grazie ai sogni possiamo crescere interiormente, che è quel che più conta soprattutto in quest’epoca».

Dal punto di vista sonoro, invece, che tipo di sonorità avete voluto abbracciare?

«Le nostre sonorità generalmente spaziano tra funk, elettronica e retrowave. Così anche in questo brano».

Cosa avete voluto trasmettere attraverso le immagini del videoclip diretto da Leoluca Iacoviello?

«L’intenzione del videoclip di “Sognare é gratis” di Easy Funk diretto da Leoluca Iacoviello è di far comprendere allo spettatore che i sogni sono più forti della rigidità alla quale la quotidianità a volte ci sottopone. Il video dunque si apre con una classica ambientazione lavorativa nella quale subito si percepisce la routine quotidiana. Proseguendo, nei protagonisti prende sempre più piede quella irrefrenabile voglia di dar sfogo al proprio istinto e – perché no – attuare una piccola ribellione pur di esternare i propri desideri. Finché in occasione dell’assenza del capo, riescono a manifestare il proprio volere improvvisando un’euforica festa. Ma il capo torna e in un attimo i quattro tornano con i piedi per terra».

Che ruolo gioca la musica nel vostro quotidiano?

«La musica per noi di Easy Funk ricopre un ruolo fondamentale nella vita di tutti i giorni perchè aiuta ad affrontare le difficoltà e riesce a farci esprimere al meglio le emozioni che sono fulcro della nostra arte».

Essendo quattro persone con caratteri diversi, quali sono i vostri principali punti di incontro e quali quelli di scontro?

«I principali punti di incontro per il nostro gruppo oltre la musica stessa è la voglia di raggiungere gli obbiettivi assieme visto che il progetto Easy Funk nasce appunto dalla nostra voglia di condividere. Alcuni punti più che di scontro, di confronto, potrebbero essere i momenti in cui siamo in studio e ognuno dice la sua riguardo l’esecuzione del lavoro».

Avete un featuring dei vostri sogni? Un artista con cui vi piacerebbe collaborare in futuro?

«Se parliamo di sogni veri visto che appunto “Sognare è gratis” un feauturing che ci piacerebbe fare è con i Duft Punk».

State lavorando a nuova musica? Quali sono i vostri prossimi progetti in cantiere per il 2020?

«Sì, in questo periodo siamo a lavoro su nuovi brani e per quanto riguarda il 2020 ci sono diverse sorprese che sveleremo tra non molto».

Per concludere, c’è un insegnamento in particolare che sentite di aver appreso dalla musica?

«La musica per quanto ci riguarda ci insegna la vita, il cadere e il rialzarsi, l’amore e la passione, le delusioni e le vittorie».

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.