Einar si tinge d’estate e si riappropria della sua età in “Un’altra volta te” – RECENSIONE
La nuova proposta estiva del giovane cantante italo-cubano, tratta dall’album d’esordio “Parole nuove”
Viviamo un momento storico musicalmente strano, in cui le certezze che ci portiamo dietro da decenni vengono quotidianamente messe in discussione, accantonate e lasciate da parte. Eppure fino a poco tempo fa bastava proporre una bella canzone orecchiabile per convincere gli addetti ai lavori di potersi meritare una chance per arrivare al grande pubblico, mentre oggi non è più così, si ricerca l’originalità in maniera compulsiva, al punto da tagliare totalmente con il passato, cavalcando le solite due mode del momento (per i più distratti mi riferisco all’indie e alla trap) e tutto il resto non esiste o, se esiste, chi se ne frega.

Un sistema che ti scarica al primo cenno di difficoltà, che non ti dà la possibilità di crescere, di migliorarti, di trovare la giusta dimensione nel mondo. Se oggi abbiamo grandi artisti come Jovanotti o Cesare Cremonini è perché è stata data loro la possibilità di sbagliare, di imparare, di cadere e di rialzarsi. Lasciate perdere Ultimo, lui è un alieno, ha sviluppato precocemente la sua vocazione e trovato la sua vera identità in età adolescenziale, dopo un lungo lavoro di ricerca fatto precedentemente al lancio del suo primo album, ma rappresenta l’eccezione che conferma la regola. un caso a sé, più unico che raro. A vent’anni un emergente ha il sacrosanto diritto di non essere pienamente a fuoco, altrimenti a quale tipo di evoluzione assisteremmo?
Poi, nello specifico, Einar potrà pure piacere o meno, ma è l’ennesimo giovane talento che viene bruciato anzitempo, senza che lui ne abbia realmente la minima colpa. Tornando al brano, “Un’altra volta te” è una buona proposta estiva, tra le più convincenti in circolazione, perché onesta e non legata ad una poetica o a un sound tipico del momento, requisito che da sempre ha contraddistinto le canzoni che in passato sono riuscite a superare sia la prova costume che quella del tempo. Oggi, purtroppo, non ci sono più regole né leggi, comunque fai sbagli, vige il principio del “ndo cojo cojo”, fatto di skip, ascolti distratti e di tanti, troppi, inutili e crudeli “avanti un altro”.
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Un’altra volta te | Video
Un’altra volta te | Testo
A volte guardo i selfie che ti fai
è come andare a premere rewind
e non riesco ad evitare ma so che non è uguale
come una volta
ho sentito dire come stai
molto meglio per i fatti tuoi
e allora il mondo gira storto
forse tutto vero o ci prendiamo in giro noi
non stiamo a casa neanche il lunedì
solito aperitivo il giovedì
un altro giorno per sentirci
in mezzo agli altri un po’ più liberi
e quanto cazzo siamo stupidi
il venerdì a bere insieme a chi
non può capire che ti cerco ancora qui
Tra le onde del mare
ti vorrei rivedere
per poi rincominciare
senza farci più male
una stella che torna
che di notte mi sveglia
che non mi lascia andare
che mi fa ancora odiare
amare, un’altra volta te
un’altra estate un’altra volta te
odiare, amare, un’altra volta te
Non mi interessa che vestito hai
se questa sera ti divertirai
noi due come sconosciuti
agli antipodi del mondo senza più sguardi
ci nascondiamo in altri cuori e poi
lo sento che la pelle non è tua
e allora il mondo gira storto
forse ci evitiamo
o ci prendiamo in giro noi
non stiamo a casa neanche il lunedì
solito aperitivo il giovedì
un altro giorno per sentirci
in mezzo agli altri un po’ più liberi
e quanto cazzo siamo stupidi
il venerdì a bere insieme a chi
non può capire che ti cerco ancora qui
Tra le onde del mare
ti vorrei rivedere
per poi rincominciare
senza farci più male
una stella che torna
che di notte mi sveglia
che non mi lascia andare
che mi fa ancora odiare
amare, un’altra volta te
un’altra estate un’altra volta te
odiare, amare, un’altra volta te
Più ci pensi e più ti accorgi
che solo lei sa capirti
e allora il mondo gira storto un’altra volta
Tra le onde del mare
ti vorrei rivedere
per poi rincominciare
senza farci più male
una stella che torna
che di notte mi sveglia
che non mi lascia andare
che mi fa ancora odiare
amare, un’altra volta te
un’altra estate un’altra volta te
odiare, amare, un’altra volta te