giovedì 21 Novembre 2024

ULTIMI ARTICOLI

SUGGERITI

Elisa arricchisce il suo racconto in “Diari aperti – Segreti svelati” – RECENSIONE

Recensione della nuova edizione dell’album della cantante

Dopo un anno di grandissimi successi e positivi riscontri sia sul piano delle vendite che su quello della rotazione radiofonica e dei live Elisa torna sul mercato e lo fa con una versione arricchita ed estesa di un illuminato album come Diari aperti (di cui qui la nostra recensione originale) si è dimostrato essere. Ecco che, allora, arriva Diari aperti – Segreti svelati che aggiunge tre brani inediti in italiano, diversi duetti sui brani precedentemente pubblicati e alcune piccole chicche in inglese che Elisa ha tenuto in disparte finora per non contaminare un disco scritto volutamente e totalmente nella sua lingua madre.

Già edite ma mai pubblicate su di un vero supporto fisico sono le versioni in duetto di Se piovesse il tuo nome Vivere tutte le vite che sono risultati essere dei grandissimi successi nell’ultimo anno e che qui vengono proposte rispettivamente in collaborazione con Calcutta Carl Brave. Il primo acuisce l’atmosfera “indie” di un brano che la cantautrice friulana era riuscita a svezzare rendendolo parte del proprio vissuto musicale tramite la sua vocalità ed un arrangiamento orchestrale che qui, invece, si colora di suoni più artificiali ed elettronici in piena sintonia con la dimensione del provino, di una take e via. Più fresca e frivola, invece, viene resa la seconda con il supporto dell’artista romano che quest’estate ci ha tenuto compagnia con questo brano orecchiabile e trascinante che nella sua versione a due voci acquista anche di un maggior senso. Anche l’esperienza con Rkomi viene qui ripresa ma l’hit Blu viene rielaborata (cambiandone anche parte del testo) rendendola più intima e sussurrata per una Blu Part II che, comunque, non perde la caratteristica portante della sua orecchiabilità.

I due duetti inediti sono quelli sulle note di Anche fragile Promettimi che vengono riviste in compagnia delle voci di Brunori Sas Carmen Consoli che, in entrambi i casi, aggiungono ulteriore magia e raffinatezza al brano. Nel primo caso la vocalità ruvida di Brunori permette alla friulana di instaurare una sorte di dialogo a due in una canzone che parla del noi, che invita al piangere o al ridere insieme, al ritrovarsi per non abbandonarsi mai.

Gli inediti inseriti per quest’occasione coprono il ventaglio delle diverse proposte che Elisa offre in questo disco: c’è quella più scanzonata e fresca di Diari aperti, che gioca su di un arrangiamento che ha la chitarra acustica come sua indiscussa protagonista, e quella più intima e delicata di In piedi, che si dedica all’importante tema della figura della donna da non vedere come un oggetto di possesso ma come un dono prezioso da esaltare ricordando che “una donna è come un uomo”. La “cantantessa”, invece, si pone sullo stesso piano di Elisa parlando e cantando un brano soave da madre che pensa al proprio figlio e gli augura una vita felice non fuggendo dal dovere di dargli degli insegnamenti. Una vera magia di voci e di emozione.

La parte anglosassone del progetto prende vita a partire da Thirst, versione inglese di ‘Se piovesse il tuo nome’ che vanta il testo firmato unicamente da LP, e da Feeling this way, adattamento di ‘Con te mi sento così’ che come spesso accade per la scrittura della Toffoli rende maggiormente nella sua versione estera che in quella italiana. Una produzione essenziale, acustica e “casalinga” accompagna, poi, tutti gli altri brani in lingua inglese che, inizialmente, erano stati inseriti nell’EP digitale ‘Secret diaries’. C’è la bella My America, che parte con il pianoforte ma poi trova un beat interessante a metà tra la ritmica e l’elettronica, c’è la “chitarrosa” I don’t do neverminds, la trascinante A parallel world, la breve You don’t love me like I do, che gioca tutte le proprie carte sul terreno della delicatezza che la voce è in grado di suscitare, e c’è la pop-rock Soul, che corrisponde al miglior episodio di questa tranche in inglese e che riporta con la memoria agli esordi della carriera musicale di Elisa.

Nel complesso questa chiusura del cerchio per questo nuovo progetto si rivela un’operazione non soltanto commerciale fine a capitalizzare il successo riscontrato portando l’album alla cifra “tonda” del doppio disco di platino ma anche la più coerente e perfetta conclusione di un percorso che necessitava di trovare compimento. Nel disco trovano spazio brani diventati vere e proprie hit, soluzioni pop in salsa indie-contemporanea ma anche vere e proprie gemme d’intimità senza tempo che la voce e la penna della friulana hanno saputo rendere già dei classici del suo repertorio contando su di un naturale talento che da oltre vent’anni accompagna senza sosta alcuna la sua produzione sempre ispirata, attuale e spendibile.

Migliori tracce | Anche fragile (con Brunori Sas) / Promettimi (con Carmen Consoli)

Voto complessivo | 8.2/10

Tracklist |

Disco 1:

2. Se piovesse il tuo nome con Calcutta
[Calcutta, Dario Faini, Vanni Casagrande]

4. Anche fragile con Brunori Sas

[Elisa]

5. Promettimi con Carmen Consoli
[Elisa]

9. Vivere tutte le vita con Carl Brave

[Elisa, Federica Abbate, Cheope, Mattia Castagna]

12. In piedi

[Elisa, Gianluca Ballarin]

13. Blu Part II con Rkomi
[Elisa, Rkomi, Allesandro Raina, Fabio Garzia]

14. Diari aperti
[Elisa]

Disco 2:

  1. Soul
    [Elisa, John Shanks]
  2. Thirst
    [LP, Calcutta, Dario Faini, Vanni Casagrande]
  3. Feeling this way
    [Elisa]
  4. You don’t love me like I do
    [Elisa]
  5. I don’t do neverminds
    [Elisa]
  6. My America
    [Elisa]
  7. A parallel world
    [Elisa]

Acquista qui l’album |

The following two tabs change content below.

Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.