giovedì 21 Novembre 2024

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Elisa scompiglia le carte con una “Seta” impalpabile – RECENSIONE

Recensione del singolo che apre una nuova era discografica tra sperimentazione e collaborazioni

Prima di approdare (clamorosamente) al Festival di Sanremo con una veste sublime degna della grande star della musica italiana che da oltre 20 anni risulta essere, Elisa ha scelto di stupire ancora una volta giovandosi un brano spiazzante come l’ultimo singolo Seta. Disponibile dal 26 novembre scorso, il singolo apripista della nuova era discografica della cantante friulana è quanto di più inaspettato si potesse pensare di trovarsi ad ascoltare. Eppure è anche quanto di più rappresentativo del nuovo progetto ci possa essere.

Se per il nuovo doppio album d’inediti, Ritorno al futuro / Back to the future, Elisa ha parlato di collaborazione, sperimentazione e varietà, “Seta” ne risulta essere il più appropriato biglietto da visita. Scritto insieme a Davide Petrella e prodotto da Dario Faini, il brano è quanto di più contaminato e “diverso” che l’ultima produzione della voce di ‘Luce’ abbia proposto al pubblico.

Su di un tappeto disegnato da sintetizzatori e tastiere elettroniche, la voce di Elisa si distingue per purezza raccontando, con un testo a tratti impalpabile e fuori dai canoni narrativi, di un amore lontano dai cliché. Una timbrica che gioca sulle sue sfumature più acute accompagna l’incedere della canzone che si chiude tra rime strette che rendono incalzante la scrittura e, anche su questa base, fanno di “Seta” un episodio lontano dall’immaginario musicale dell’Elisa più nota al largo pubblico.

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.